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Homecronache socialiSalvini, la politica della ruspa e il nulla cosmico

Salvini, la politica della ruspa e il nulla cosmico

Concetti facili e veloci, una serie di attacchi spregiudicati che fanno infervorare l’elettore, mentre l’audience va alle stelle. Tutto sommato, mancano solo i concetti politici

Di Carlo Perigli

salviniChe Salvini nelle ultime settimane abbia sviluppato una smodata passione per la ruspa, ormai è un fatto consolidato. La ruspa come strumento di distruzione, di annientamento, prima solo dei campi nomadi, ora anche dei centri sociali, fino alla messa al bando dei partiti comunisti, come proposto ieri da due consiglieri del Comune di Milano. Uno strumento perfetto per l’elettorato salvinista, quell’ormai consolidato fascioleghismo che mette da parte l’odio verso i meridionali – “erano cori da stadio” – per allargare il bacino e guardare oltre: ai clandestini, ai rifugiati, ai nomadi, a tutte quelle categorie deboli verso le quali puntare il dito è facile e sopratutto non comporta problemi di sorta.

Salvini piace perché supera il parlare alla pancia e urla direttamente agli istinti più bassi. È mediatico, ruspa su questo, ruspa su quello, soluzioni facili, comprensibili, che passano da un salotto all’altro con velocità e disinvoltura. Lo share sale, le aziende si litigano gli spazi pubblicitari e i programmi fanno i salti mortali per metterlo nelle condizioni di fare il suo show. Cosa c’è di meglio di due giovani nomadi che ammettono in maniera spregiudicata e menefreghista quanto sia bello rubare? Mentre il filmato va, Salvini in studio gongola, si prepara e alla fine sfodera il suo repertorio, nell’entusiasmo generale.

Dai campi nomadi ai centri sociali, un modo per esprimersi nel dibattito sulla legge contro la tortura, senza entrare più di tanto nel merito della questione. «Visto che c’è pure la ‘tortura psicologica’, ora uno spacciatore, uno stupratore, un delinquente che vorranno rompere le palle al poliziotto e al carabiniere li metteranno nei casiniIo sto coi poliziotti e i carabinieri e non con quelli che vanno in piazza a far casino». L’elettore salvinista esulta, tra il poliziotto buono e il delinquente che vuole metterlo nei casini non ha dubbi. Ma il tema è un altro, al centro ci sono gli orrori della Diaz, finalmente chiamati col loro nome dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo e la necessità di tutelare il cittadino dagli abusi. Non importa, anzi, non va bene, perché implicherebbe un ragionamento, una parola che gli istinti più bassi non hanno mai digerito. La ruspa non fa troppe manovre, va dritta contro l’obiettivo, ma ha due grossi difetti: distrugge solo le strutture deboli, mai quelle forti, ma soprattutto non costruisce, non propone soluzioni politiche alle problematiche sociali, economiche, abitative e lavorative. È tutto un “noi” contro “loro”, un nemico sempre diverso, sempre più debole, facilmente attaccabile. Ma se veramente questa ruspa passasse, realizzando nei fatti gli slogan di Salvini scommettiamo che qualcuno rimarrebbe senza più niente da dire?

2 COMMENTI

  1. Torno da una manifestazione straordinaria, circa 2500 persone reali, in terra franciacortina, ovest bresciano per intenderci, terra leghista. Qui fra Cazzago, Rovato, Berlingo e Travagliato, il territorio è un groviera di cave e discariche. Alla Macogna, una località incuneata fra questi comuni la Provincia di Brescia ha emesso l’autorizzazione all’esercizio di un impianto di discarica di rifiuti inerti, dopo l’ok della Regione sulla compatibilità ambientale. Teniamo presente che il territorio è già funestato dall’autostrada BreBeMi, dai lavori per il Tav e da un raccordo autostradale. La popolazione si oppone a questa discarica e rivendica il Parco della Macogna, un’idea per finirla una volta per tutte con cave e discariche a pochi metri dall’acquedotto comunale. E’ vero che gli organizzatori si sono opposti alla presenza di qualsiasi bandiera e non hanno voluto nemmeno quelle NoTav, ma siamo solo agli inizi… Son rimasti sconvolti dalle adesioni, si aspettavano al massimo un migliaio di persone … invece i 9 chilometri del percorso in mezzo ai campi sono stati partecipatissimi!
    Ricordo per chi pensasse solo ai famosi vini di questa terra che in Franciacorta si muore di tumori al PCB, solo a Castegnato e a Passirano 727 morti in 30 anni. Oltre che di tumori al fegato, si registrano percentuali anomale di melanomi, linfomi non Hodgkin, tumori alla mammella. Qui i comuni che hanno ceduto alle lusinghe della discarica – la ditta ha promesso una pista ciclabile – erano a conduzione PDL-LEGA, uno dei due è ora commissariato. I leghisti avevano promesso in campagna elettorale di opporsi a nuove cave e nuove discariche, hanno invece tradito i loro elettori e durante la conferenza dei servizi tenutasi in Provincia nel 2013 hanno dato parere favorevole alla discarica di materiali inerti. Ecco chi sono questi personaggi: io lo so, i lettori di Popoff lo sanno, ma oggi ho pensato che anche tutto il popolo della Franciacorta, lontanissimo da concetti come lotta di classe – sfruttamento – capitale, comincia a farsi delle domande e chissà che un giorno non capisca, come è successo in Val di Susa che non bastano manifestazioni come quella di oggi, con palloncini colorati, biciclette e ambiente “bon enfant” per aver ragione del capitale … perché per ora le forze di polizia ci hanno accompagnato in modo tranquillo anche se era inquietante la presenza di un drone, magari alla prossima useranno il manganello e allora lo spirito semplice di questi paesani che oggi sul carro ascoltavano musica come “La febbre del sabato sera” cambierà, si incazzeranno e la fiammella della rivolta brillerà anche su questa terra al grido di “Macogna vergogna!”.

  2. Qui stiamo impicciati e il sistema politico italiano va assolutamente deamericanizzato, perchè per me la Lega è la brutta copia del partito repubblicano americano del Texas e infatti tutte quelle leggi contro gli immigrati e i mendicanti non è farina del loro sacco, ma copiano dagli americani del Kansascity :)))))))……Lo stesso dicasi per la sinistra parlamentare che è la brutta copia del partito democratico newyorkese che sono tutti troskisti e non vedono l’ora di chiudere i governi nazionali per cedere tutti i poteri all’ONU…….il M5S è ambiguo e non mi fido più e pure loro copiano dagli americani……ma da quelli californiani quindi…………Rimangono i partitelli di sinistra extraparlamentare che però ormai non sanno più parlare il linguaggio del popolo forse perchè si sono imborghesiti e quindi per me sono invotabili….e infatti alla tessera elettorale gli ho dato fuoco……stiamo impicciati, ci vorrebbe un miracolo.

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