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Vigili al Rialto. Raggi sgombera il movimento per l’acqua

Legalità contro giustizia sociale. I vigili della Giunta Raggi hanno fatto irruzione nel palazzo del Rialto S.Amrogio e messo i sigilli alla sede del Forum dei movimenti per l’acqua

di Checchino Antonini

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Raggi contro il movimento per l’acqua pubblica. E’ la solita guerra tra il concetto astratto e ambiguo di legalità e quello più concreto di giustizia sociale. Stamattina dopo l’alba sono entrati i vigili urbani al Rialto S.Ambrogio, il palazzo al Portico d’Ottavia che ospita, tra gli altri il Forum dei movimenti per l’acqua, Attac!, il Cadtm (comitato per l’annullamento del debito illegittimo), lo storico circolo Gianni Bosio, Transform, il Forum ambientalista. I vigili urbani hanno apposto i sigilli a tutti i piani.  Il nucleo Fenomeno Degrado urbano e Sociale del I Gruppo Trevi, spiega una nota della polizia municipale, «ha eseguito un’ordinanza del tribunale di Roma e sequestrato il primo e parte del secondo piano dello stabile, impedendo l’accesso agli occupanti. I locali sono tornati così a disposizione del Dipartimento Patrimonio di Roma Capitale». Si tratta di una cosa gravissima, tanto più che non è la questura ma direttamente i vigili del comune di Roma e alla faccia di una mozione del consiglio comunale che aveva chiesto una moratoria degli sgomberi in attesa di un nuovo regolamento per gli spazi sociali! A mezzogiorno e mezza s’è tenuta lì sotto una conferenza stampa, diversi attivisti sono già confluiti in zona alla notizia diffusa dal tam tam social. La vicenda è il frutto avvelenato della delibera 140, scritta dall’allora vicesindaco Nieri di Sel, al tempo della Giunta Marino. L’idea è quella di mettere a valore gli spazi del comune indipendentemente dall’utilizzo che se ne fa. Una scelta scellerata che tiene in bilico da un anno decine e decine di spazi e soggetti sociali nella capitale. Nel caso del Forum dei movimenti per l’acqua, la delibera calcola in 900 euro al mese l’affitto da pretendere per la stanza che, dal 2006, ospita il movimento per la ripubblicizzazione del servizio idrico.  La Giunta Raggi, che aveva promesso discontinuità con alcune politiche liberiste, si caratterizza per l’ambiguo immobilismo oltre che per le opache vicissitudini della sindaca e del suo staff. Così, dopo aver nominato un ultraliberista veneto, Colomban, a dirimere la sorte delle partecipate (tra cui Acea), ora avalla la spedizione punitiva dei pizzardoni contro la sede di associazioni prestigiose. In nessuna delle città in cui governa il M5s ha ripubblicizzato l’acqua e, nella Capitale, cannoneggia il luogo in cui s’è svolta la storia del movimento italiano per l’acqua, come ricordano in una nota il Forum Italiano dei Movimenti per l’acqua e Decide Roma, la coalizione di spazi e movimenti sociali. «È qui che si è fatta la storia del movimento dell’acqua che ha portato alla vittoria del referendum del 2011, spesso rivendicato dalla stessa giunta Raggi e dal Movimento 5 stelle… – continua la nota – evidentemente la loro prima stella si è prosciugata. Nessun contatto c’è stato con l’amministrazione Raggi nonostante le parole dell’assessore Mazzillo a cui chiediamo un incontro immediato. Sono mesi che insieme alla rete Decide Roma e a decine di associazioni ci siamo battuti per trovare una soluzione alla vicenda patrimonio del Comune di Roma e riordino delle concessioni e chiedendo il riconoscimento del valore sociale delle nostre attività in questi spazi, che come l’acqua non possono essere messi a profitto. La mozione approvata all’unanimità la scorsa settimana dall’assemblea capitolina deve trovare immediata applicazione con una delibera di giunta che blocchi gli sgomberi di tutti gli spazi e che restituisca il Rialto a coloro che ne hanno avuto cura in questi anni». 

Replica dell’assessore Mazzillo, bilancio e patrimonio di Roma Capitale: «Domani verrà sottoposta all’approvazione della Giunta Capitolina una memoria che, sostanzialmente, recepisce l’ordine del giorno approvato all’unanimità dall’Assemblea Capitolina lo scorso 9 febbraio. Sulla base del provvedimento che verrà approvato, daremo mandato agli uffici di sospendere i provvedimenti di rilascio degli immobili dati in concessione per attività senza fine di lucro, nelle more dell’approvazione del nuovo Regolamento sulle concessioni attualmente in discussione presso la competente commissione Patrimonio di Roma Capitale». In merito allo sgombero spiega che «si tratta di un’attività già programmata da tempo dal dipartimento competente per riacquisire al patrimonio comunale un bene necessario allo svolgimento delle attività istituzionali del Municipio e ridurre quindi i fitti passivi a carico di quest’ultimo». «L’amministrazione si è comunque immediatamente attivata – assicura l’assessore – per individuare una collocazione alternativa a favore delle associazioni che operavano all’interno dell’immobile, in considerazione dell’importante attività di interesse pubblico e sociale svolta in particolare sui temi dell’acqua pubblica e dell’ambiente».

«Tutta la mia solidarietà alle compagne e ai compagni del forum dei movimenti per l’acqua pubblica, Attac e le altre associazioni la cui sede al Rialto occupato stamattina è stata sgomberata – dice Eleonora Forenza, eurodeputata de L’Altra Europa-gruppo GUE/NGL – basta sgomberi a Roma, gli spazi occupati vanno valorizzati e non criminalizzati e chiusi con la forza. Mi auguro che le istituzioni facciano di tutto per risolvere la situazione specifica e per smetterla con questa vergognosa logica repressiva contro spazi sociali e luoghi di partecipazione della cittadinanza». «Grillo dovrebbe chiedere scusa ai milioni di italiani che ha preso in giro. Aveva raccontato di un movimento che raccoglieva le lotte dei cittadini e invece manda nelle istituzioni gente incompetente ed estranea ai movimenti sociali e senza scrupoli – dice anche Rifondazione, tramite Paolo Ferrero, segretario nazionale – la giunta Raggi avrebbe dovuto in questi mesi affrontare e risolvere la questione degli immobili invece oggi ha mandato i vigili a sigillare un immobile che le associazioni e i movimenti hanno reso un punto di riferimento di livello nazionale e internazionale in campo culturale e sociale. Come per lo stadio anche in questo caso si continua a procedere sulla scia delle precedenti amministrazioni, in questo caso quello della delibera della giunta Marino che ha affrontava il tema degli immobili del Comune solo sul piano della valorizzazione economica senza tenere conto del ruolo di chi opera senza fini di lucro».

Annotazione di servizio: il circolo Bosio informa che il concerto di questa sera 16 febbraio “Es Kurdistan im” , in occasione dell’uscita del Cd omonimo, si svolgerà alla Casa Internazionale delle Donne in via della Lungara 19 – angolo via di S. Francesco di Sales, alle 21,30, perché questa mattina i vigili hanno messo i sigilli all’edificio di via di S. Ambrogio al cui interno ha la sede il Circolo Gianni Bosio.
«Grazie infinite alla CIdD per la solidarietà e l’ospitalità»![segue]

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