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Dopo la libertà Israele si prende tutta la terra dei palestinesi

È iniziata l’invasione di terra da parte dei carrarmati israeliani dentro la Striscia di Gaza. Tel Aviv: «il nostro obiettivo non è quello di rovesciare Hamas». Ancora morti e feriti.

di Massimo Lauria

gaza1

L’invasione ti terra tanto temuta è cominciata. Dopo sei ore di tregua, il cessate il fuoco è finita e i bombardamenti israeliani sono ripartiti. Ma all’Aviazione e alla Marina si sono aggiunte anche le truppe di terra, che hanno cominciato l’invasione della Striscia di Gaza. I carrarmati di Tel Aviv sono penetrati a nord del territorio palestinese.

L’offensiva militare israeliana è la più vasta degli ultimi cinque anni. A dirlo è il portavoce dell’esercito israeliano, Peter Lerner, citato dall’agenzia italiana Nena News. I caccia dal cielo e i cannoni dal mare hanno intensificato i bombardamenti su Gaza, in appoggio a quella che promette di essere un’invasione sanguinosa. Intanto altri civili sono stati colpiti e gli ospedali della Striscia sono nuovamente in emergenza.

Sarebbero ottomila i soldati israeliani penetrati nella Striscia. E per le operazioni, fanno sapere ancora fonti militari israeliane, non è prevista una fine certa. L’obiettivo di dei tank di Tel Aviv «non è quello di rovesciare Hamas», ma di distruggere tutti tunnel nei quali i militanti della formazione jihiadista si nascondono e dove sono tenute parti delle sue armi.

La decisione di invadere il territorio palestinese «è stata approvata dal gabinetto di sicurezza, dopo il rifiuto di Hamas di accettare il piano egiziano per un cessate il fuoco e il proseguimento del lancio di razzi verso Israele» da parte di Hamas, fa sapere Tel Aviv con un comunicato stampa.

«Aspettavamo con ansia questa operazione di terra» a Gaza «per impartire una lezione a Israele», fanno sapere dal quartier generale delle Brigate Ezzedin al Quassan, il braccio armato di Hamas. Una provocazione che rimanda alla memoria storica delle difficoltà miliari gli Stati Uniti durante la guerra del Vietnam.

Ma l’unico effetto certo dell’acuirsi dello scontro tra le truppe israeliane e i miliziani di Hamas, è la sofferenza delle migliaia di vittime civili palestinesi che continuano a soccombere sotto i bombardamenti di Tel Aviv. L’ospedale al-Wafa a Gaza è stato bombardato dai mezzi dell’esercito israeliano. Lo ha reso noto il direttore del centro ospedaliero, Basman Alashi, sottolineando che diversi infermieri sono rimasti feriti. Quattordici sono le persone ricoverate: alcune in coma, alcune disabili. L’edificio è stato danneggiato più volte dai bombardamenti di Israele, che nei giorni scorsi aveva chiesto di evacuarlo.

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