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Grillo si fa ridere dietro in Europa [e a Roma]

Promemoria per chi ha votato Grillo alle europee stilato dall’autore di “Heil Beppe! Manuale libertario contro un partito autoritario” scritto con Carlo Gubitosa

di Alessio Spataro

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10 promemoria per chi ha votato M5S alle europee:

[1] Siccome uno vale uno, il ricco razzista Grillo sceglie da solo il programma elettorale delle europee senza consultare nessuna assemblea democratica interna al suo partito di merda;

[2] Il programma è un bignami di propositi ripetuti e irrealizzabili in cui comunque, come per le politiche di un anno prima, non esistono immigrazione e politica estera;

[3] Il M5S crea una lista di corrotti, che sottoscrivono col privato cittadino Grillo un patto totalmente illegale e fascista che nega a priori la libertà individuale della persona eletta legando il comportamento politico a Strasburgo dei candidati a 5 stelle all’approvazione di uno staff nominato dal privato cittadino Grillo, pena una multa di 250.000 euro totalmente illegale e impossibile da riscuotere;

[4] Il ricco (c’è chi lo accusa di essere razzista e bugiardo) Grillo, dopo aver promesso che in caso di sconfitta sarebbe “andato via” e dopo aver preso la metà dei voti del Pd, non s’è premurato di spiegare da cosa sarebbe andato via;

[5] Il ricco Grillo, dopo aver promesso (in qualità di non si sa bene cosa) che gli eletti M5S avrebbero deciso in rete le alleanze, ha promosso in prima persona un’alleanza con l’EFD, cioè con partiti razzisti (come l’Ukip inglese) e neonazisti (come i Ds svedesi), favorendo e influenzando di fatto il risultato di un televoto controllato da Casaleggio e favorevole per il 78% a ratificare la decisione di Grillo;

[6] La formazione del gruppo, scongiurata in modo decisivo da una deputata indipendente del partito razzista francese Front National, ha consentito alle componenti del gruppo un maggior guadagno di soldi pubblici;

[7] In cambio della legittimazione politica e dei maggiori finanziamenti pubblici di partiti razzisti e neonazisti, il M5S ottiene una vittoria storica: l’EFD modifica il nome in EFDD per richiamare il concetto di “democrazia diretta” storpiato ormai da anni dai ricchi (c’è chi li accusa di essere razzisti) Grillo e Casaleggio;

[8] Il deputato italiano Manlio Di Stefano ammette in un’intervista all’Huffington Post che il suo partito s’è alleato a Strasburgo con partiti favorevoli al genocidio di Israele su Gaza, come lo definisce lo stesso Di Stefano, in cambio di un’altra vittoria storica: la libertà di voto su singoli punti;

[9] L’unica cosa buona fatta dal M5S in Europa è stata fatta tardi: licenziare Messora;

[10] Stamattina esce dal gruppo EFDD una deputata della Lettonia, decisiva per la formazione del gruppo, decretando in modo democraticamente diretto lo scioglimento dell’EFDD e la conseguente dimostrazione che il M5S è utile solo a farsi ridere sopra, proprio come accadrà a Roma da Hellnation sabato 18 alle 18 in via Nomentana 113 (ci sarà la presentazione di Heil Beppe!, ndr)

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