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Sospetta morte di una giornalista in Turchia. Forse è stata la Cia

Dopo essere stata accusata di spionaggio per i suoi reportage sulle connivenze tra Ankara e l’Isis e sul fatto che l’Isis stessa fosse frutto della Cia, la giornalista Serena Shim, corrispondente per la Press Tv iraniana, è morta in un un “strano” incidente stradale. Sospetti sulla Turchia ma anche sulla Cia.

di Marina Zenobio

Serena Shim

Trent’anni, madre di due bambini e reporter per l’iraniana Press Tv, la giornalista Serena Shim, di origini libanesi e cittadinanza statunitense, domenica scorsa è rimasta vittima di un incidente stradale, una collisione con un camion avvenuta nei pressi della frontiera turco-siriana, mentre era di ritorno dopo la videoregistrazione di un servizio sulla guerra dell’Isis contro Kobane, il suo cameraman è rimasto ferito.

A denunciare l’accaduto la stessa catena televisiva iraniana per cui Shim lavorava che ha dichiarato quella della giornalista una “morte sospetta”. Infatti pochi giorni prima era stata accusata di spionaggio dai servizi segreti turchi. L’autista del camion, secondo l’agenzia turca Hurriyet, sarebbe stato arrestato e il veicolo sequestrato ma, denuncia Press Tv, l’autista risulta irreperibile e il camion è scomparso.

Il direttore di Press Tv, l’iraniano Hamid Reza Emadi, dopo aver dichiarato la morte sospetta, ha chiesto che venga fatta ogni chiarezza sul tragico incidente, ammesso che di incidente si tratti. “ E’ necessario ricordare che Serena – ha dichiarato Emadi – è stata autrice di numerosi reportage sulle connivenze di Ankara con i terroristi dell’Isis, e su come fino a ieri Erdogan ha impedito l’accesso dei kurdi che volevano portare il loro aiuto ai fratelli e alle sorelle di Kobane”. Oltre a chiedere spiegazioni ad Ankara, il direttore di Press Tv aspetta la reazione degli Stati Uniti perché Serena Shim, di origine libanese, aveva la cittadinanza statunitense.

E però dietro la morte della giovane reporter, secondo Rodney Martin attivista e fondatore della radio American Nationalist Network, potrebbe esserci la lunga mani della Cia. “Dopo aver saputo delle accuse di spionaggio nei confronti di Serena, temevo l’arresto ma non la sua morte, tra l’altro in un incidente molto sospetto” ha dichiarato Rodney Martin aggiungendo “questo tipo di incidenti automobilistici sono una specialità della Cia e dei loro allievi del Mossad fin dagli anni Cinquanta. Inoltre la Cia ha preso di mira quelli che hanno puntato i riflettori sui loro inganni, l’Isis è un grande inganno della Cia” e Serena Shim lo aveva denunciato.

auto Serena Shim

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