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Nella fabbrica del Kalashnikov

Nonostante le sanzioni contro la Russia, dagli Usa la richiesta di Kalashnikov è in aumento. Un giro nella fabbrica dell’arma più conosciuta al mondo (video)

Mijaíl Kaláshnikov, creatore dell'AK-47. Quando progettò l'arma era il 1947 ed era sergente. É morto a 94 anni, il 23 dicembre 2013, con il grado di generale di divisione
Mijaíl Kaláshnikov, creatore dell’AK-47. Quando progettò l’arma era il 1947 ed era sergente. É morto a 94 anni, il 23 dicembre 2013, con il grado di generale di divisione

Con buona pace dei pacifisti di ogni dove, lo scorso 5 dicembre il Business Week ha inserito nella sua lista delle invenzioni che hanno cambiato il mondo il leggendario fucile d’assalto Kalashnikov AK-47. Al 26esimo posto, dopo la televisione, i microchip, il sistema Gps, persino dopo i fast food, ma c’è. E’ il fucile ufficialmente adottato dagli eserciti di 55 paesi e frutto dell’ingegno di Mijaíl Kaláshnikov che lo creò nel 1947. Da allora di cambiamenti ce ne sono stati, da produzione sovietica oggi fa parte della produzione bellica russa e la fabbrica Kalashnikov è diventata un super-consorzio che ha voluto comunque mantenere il nome storico. Quando avvenne questo passaggio, nel 2012, il presidente russo Vladimir Putin dichiarò: “Vorrei sostenere la creazione di una società mediante fusione in cui potremo concentrare il potenziale industriale e costruire una fabbrica moderna di armi da fuoco”

Oltre che nella lista di Business Week, l’AK-47 figura nel Libro dei Guinness dei primati come l’arma più nota al mondo, pubblicizzata per la sua semplicità e potenza e come simbolo di affidabilità. Ma resta comunque l’arma leggera più letale del pianeta di cui finora sono state prodotte oltre 100 milioni di unità.

Uno dei dirigenti della Kalashnikov Corporation ha assicurato all’agenzia Rt che la quantità di modelli prodotti è duplicata rispetto al 2013 e che la fabbrica è pronta a mettere sul mercato, a disposizione degli eserciti, il nuovo AK-12.

Dmitri Tarásov, direttore di produzione del consorzio, ha precisato che l’aumento del dollaro e dell’euro ha reso i “prodotti” Kalashnikov più attraenti. “Il mercato globale sta crescendo e i nostri prodotti sono sempre più richiesti e per l’anno che sta arrivando stiamo programmando un’ulteriore produzione sia per uso militare che civile” ha concluso il direttore aggiungendo che, inoltre, “i dati dimostrano che nonostante le sanzioni contro la Russia, quindi di conseguenza anche contro il consorzio produttore di armi, la richiesta di Kalashnikov da parte degli Stati Uniti è cresciuta”.

Nel video una passeggiata nella fabbrica dell’arma che ha provocato milioni di morti

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