Lavoratori della Granarolo, studenti e precari contestano Renzi oggi in gita a Bologna. Città blindata. Manifestanti esclusi dalle passerelle del premier
di Francesco Ruggeri
Tra contestazioni e cariche la gita di Renzi a Bologna. Prima la visita del presidente del Consiglio al nuovo polo produttivo Granarolo a Bologna dove un presidio del sindacato – la Cgil aveva indetto uno sciopero per la giornata – ha esposto lo striscione «#80 euro zero diritti qua nessuno è fesso, neanche la Lola (la mucca della pubblicità Granarolo, ndr)».Ad attendere Renzi, oltre ai ministri Gian Luca Galletti, Maurizio Martina, Giuliano Poletti e all’ex segretario del Partito democratico Pier Luigi Bersani, una trentina di manifestanti che con trombette e fischietti hanno accompagnato l’entrata del premier nella Granarolo ma non è stato ammesso alla sala dell’inaugurazione.
Solidali con i lavoratori della Granarolo anche gli attivisti dei collettivi bolognesi Hobo, Labàs e Cua (alla vigilia c’è stata anche un’occupazione del rettorato) hanno organizzato una marcia in via dell’Indipendenza verso l’Aula magna Santa Lucia dell’Università di Bologna, in via Castiglione, dove era prevista l’inaugurazione dell’anno accademico 2015. Eccone la cronaca di Zic.it, quotidiano bolognese di controinformazione: Corteo dalla zona universitaria fino all’aula magna di Santa Lucia, ovviamente blindata. Poi di nuovo in cammino e blitz a Palazzo D’Accursio, con esposizione di uno striscione sulla facciata che dà su piazza Maggiore. Si è svolta così la manifestazione promossa da “Io non lavoro gratis” per contestare la presenza a Bologna del premier Matteo Renzi, che prima ha visitato la nuova sede della Granarolo e poi si è spostato in Ateneo per l’inaugurazione dell’anno accademico.
I manifestanti partono da piazza Verdi, imboccando via Righi e poi via Indipendenza. “Renzi non ha diritto di stare in Università”, si urla dal microfono, contestando “l’uso privatistico dell’Ateneo, che serve ai piani dell rettore Dionigi e alla sua candidatura a sindaco. Organizzare una passerella blindata è una provocazione, verremo a darvi una lezione magistrale”. E poi: “E’ finita per questo Governo che ci dissangua, è finita per l’Europa dell’austerità. Renzi pagliaccio, viene contestato in ogni città in cui si presenta, si nasconde dietro la Polizia e nei palazzi”. Tra i cori: “Renzi carogna, scappa da Bologna” e “Fuori la mafia dall’Università”.
Dopo aver percorso via Rizzoli, il corteo imbocca via Castiglione fino allo spiegamento di forze dell’ordine schierato all’incrocio con via Farini. Parte un fronteggiamento, al grido di “I mafiosi di Bologna siete voi”. Dalle file del corteo si alza un piccolo drone, mentre alcuni manifestanti indossano maschere di Grillo, Renzi, Salvini, Alemanno e Merola. Fumogeni, uova e coriandoli contro i cordoni: “Noi siamo la gioia, voi la tristezza”. Dal microfono: “E’ una militarizzazione vergognosa, gli studenti non possono partecipare all’inaugurazione dell’anno accademica, è questa la democrazia di Dionigi”. Poi il corteo indietreggia, mentre scoppia qualche petardo e i manifestanti lanciano uova contro le forze dell’ordine e innaffiano gli agenti con lo spumante. “Non siamo riusciti a passare lo schieramento con il drone, la prossima volta porteremo una flotta”.
Il corteo riparte percorrendo via Farini, via dell’Archiginnasio. Arrivati in piazza Maggiore, blitz all’interno di Palazzo d’Accursio: sulla facciata che dà sulla piazza viene esposte uno striscione con scritto “Dionigi e Renzi meritate una lezione magistrale. Stop mafia-Pd”. Dopo una serie di interventi davanti al Comune, la manifestazione si scioglie.