Scontri tra cittadini e minatori (spalleggiati dalla polizia). Ai loro padroni non piace la revoca della licenza per lo sfruttamento della miniera di Skouries. Syriza: «Bisogna democratizzare la polizia, siamo già in ritardo»
da Atene, Elena Sirianni
Scontri tra cittadini e minatori a nord della Grecia, spalleggiati dalla polizia, intorno alla miniera d’oro di Skouries, la Val Susa greca: una devastante miniera del potente gruppo economico Bobolas – Aktor a cui non è piaciuta la decisione, da parte del ministro Lafazanis, di sospendere due licenze correlate allo sfuttamento minerario, col risultato di fermare temporaneamente la corsa all’oro e la devastazione ambientale di uno dei paradisi naturali più belli dei Balcani.
A Skouriès, l’altroieri, ci sono stati incidenti gravi. Una manifestazione di protesta degli abitanti della zona è stata interrotta violentemente dalla contromanifestazione degli impiegati dell’Eldorado Gold, con lancio di pietre e travi e dal successivo intervento della polizia che ha dato man forte agli operai della società mineraria lanciando sostanze chimiche e lacrimogeni addosso ai manifestanti.
Ecco due video molto interessanti, con incappucciati e non, che lanciano sassi verso i manifestanti. Il comportamento tenuto dalla polizia greca è di nuovo al centro di polemiche, di malumori anche all’interno di Syriza. Ieri è uscito un comunicato della commissione per i Diritti di Syriza che condanna il comportamento della polizia a Skouriès. Come riporta il quotidiano Avghì: la polizia “continua a violare ripetutamente il diritto costituzionalmente garantito dei cittadini alle manifestazioni pacifiche”. Il lancio gratuito di lacrimogeni, la violenza contro i residenti e, cosa più inconcepibile, il fatto che i corpi anti-sommossa abbiano lasciato i dipendenti di El Dorado lanciare indisturbati pietre, legni e marmi contro i manifestanti, è una violazione dei diritti costituzionali. Per questi eccessi sono state sporte denunce contro singoli funzionari di polizia da parte della deputata di Syriza Katerina Inglezis. Il governo deve garantire il rispetto delle procedure legali per individuare e punire i responsabili dell’operazione di polizia, che è stato condannata in un comunicato del Comune di Aristotele.
Gli incidenti di Skouries “confermano l’evidenza”, dice la Commissione dei Diritti di Syriza e cioè “che il solo modo per avere una polizia che rispetti il cittadino, le leggi e la Costituzione è il processo di democratizzazione della polizia su cui siamo già in ritardo”.
Sugli incidenti di Skouries e sull’operato della polizia, il segretario di SYRIZA Tasos Koronakis, intervistato dal canale televisivo SKAI ha detto: «Sarebbe bene ai fini dell’informazione che vengano proiettate tutte le immagini. Guardiamo i video che circolano sulla rete. Mostrano lavoratori che lanciano pietre ai manifestanti. Ci sono responsabilità della Polizia. Ieri c’era una manifestazione degli abitanti, alla quale i lavoratori (n.d.t. della Eldorado Gold) hanno risposto con una contromanifestazione. In questi casi, il minimo che fa la polizia è impedire il contatto fra i due gruppi di manifestanti. Basta solo questo per andare alla ricerca delle responsabilità della Polizia. Il Ministero per la Protezione dei Cittadini deve stabilire quali sono le responsabilità degli ufficiali che ieri dovevano controllare l’ordine pubblico in quella zona. Non avremmo mai criticato la polizia se avesse provveduto a non far venire in contatto le due parti. In passato abbiamo criticato molte volte la polizia, perchè non interveniva a fermare squadre di violenti, così come l’abbiamo criticata perchè aggrediva i manifestanti insieme ad agenti in borghese».
«Per noi la lotta di Skouries è un simbolo – ha proseguito Koronakis – la lotta degli abitanti contro un investimento che uccide l’ambiente è un simbolo. Il ministero (dell’Ambiente) deve esaminare tutti i presupposti e garantire che non ci siano danni all’ambiente. Dagli elementi in possesso della commissione ambiente del nostro partito, risulta che questo investimento è catastrofico per l’ambiente e come tale non può proseguire. Si rispetti la legislazione, la compagnia rispetti i termini dello Studio Ambientale e vedremo che le cose non stanno così.Il sistema di estrazione che hanno scelto, dove è stato utilizzato, ha avuto conseguenze catastrofiche. Comprendo che i lavoratori vogliono proteggere il loro lavoro. Devono però capire anche loro che per loro stessi e per i loro figli, deve essere protetto il futuro di quella zona. Non vogliamo buttare olio sul fuoco. Vogliamo che questa storia finisca nel rispetto della legge. Le proposte che abbiamo avanzato e che sono note a tutti nella zona, riguardano il ripristino ambientale che genererà occupazione insieme ad un piano completo per la riconversione produttiva della regione».
«Gli abitanti – ha spiegato il nuovo segretario della coalizione della sinstra radicale – reagiscono perchè comprendono che è in pericolo il loro futuro e la loro vita. Anche voi, se questo succedesse a casa vostra, credo reagireste. C’è uno slogan che si usa nei cortei per la Palestina che dice: “non c’è pace senza giustizia”. Per placare gli animi, perchè si fermino le manifestazioni degli abitanti, la gente deve capire che si fa giustizia e si rispetta la legalità. Noi con i dati scientifici a nostra disposizione e sulla base dell’esperenzia mondiale diciamo che ci sarà una catastrofe nella zona. E’ possibile che ci sia lavoro in un settore per un breve periodo, ma si distrugge il futuro di tutta la regione, di tutti gli altri settori. Ma anche degli stessi lavoratori delle miniere, perchè ci sono conseguenze immense pure sulla salute. Uomini che hanno bisogno di lavoro rivendicando di non perderlo, molte volte finiscono per identificarsi con gli interessi dei datori di lavoro. Lo stato però ha una responsabilità maggiore e deve guardare a cosa succederà nella regione nei prossimi 20, 30, 50, 100 anni».