Poche ore dopo lo sgombero di via Nola, gli attivisti e le attiviste di Scup hanno occupato un altro stabile nei pressi della stazione Tuscolana
Non hanno perso tempo le compagne e i compagni di Scup (Sport e Cultura Popolare). Dopo aver assistito allo sgombero manu militari, con tanto di ruspe e martelli pneumatici, del loro spazio occupato a Roma, in via Nola 5; dopo aver passato buona parte della giornata in strada tra attività ludico-culturali e assemblea cittadina, alle 18 hanno organizzato un corteo partecipatissimo che li ha portati fino a via della Stazione Tuscolana 84.
Erano le 20, dodici ore circa dopo lo sgombero di via Nola, quando lì hanno occupato uno stabile di proprietà delle Ferrovie dello stato. Le forze dell’ordine, in assetto antisommossa hanno osservato da lontano l’operazione e poi, al termine dell’occupazione, hanno lasciato la via.
Li abbiamo lasciati mentre era in corso quella che hanno definito l’assemblea degli accolli, cosa fare e chi lo farà. Una assemblea organizzativa piena di entusiasmo nonostante la stanchezza fisica, ma anche emotiva per aver visto distruggere dalle ruspe quanto avevano costruito in questi ultimi tre anni. Intanto si attendeva la cena, preparata dalla trattoria del Corto Circuito i cui locali, proprio il giorno prima, erano stato sigillati.
Le prossime ore per la nuova occupazione saranno importantissime per capire se lo stabile, in condizioni piuttosto precarie, sarà adatto ad ospitare le molteplici attività ludiche, sportive, culturali e politiche che caratterizzano Scup. Ma la rapidità con cui hanno reagito allo sgombero fa ben sperare e “riprendiamoci la città” sembra sempre meno solo uno slogan.