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Marcegaglia, 7 operai sfidano il colosso dell’acciaio, padrino del jobs act

All’alba di stamattina ai cancelli di Boltiere, tre giorni prima bloccate le merci a Lomagna. Lo stillicidio di lotte che sta cambiando il vento alla Marcegaglia

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Un messaggio a tarda sera dai sette operai della Marcegaglia: “Alla Marcegaglia di Boltiere, la Rsu ha indetto il blocco degli straordinari anche a sostegno della nostra battaglia. L’azienda sfida e convoca ugualmente gli operai per far lo straordinario. Domattina (sabato 3 ottobre, ndr), la Rsu di Boltiere ha indetto un presidio contro lo straordinario. A sostenerlo, chiaramente, ci saremo anche noi 7 di Sesto San Giovanni. I compagni che vogliono dare una mano sono ben accetti. Appuntamento ore 5 ai cancelli.

Il gruppo Marcegaglia è uno dei più importanti padroni siderurgici d’Europa. Trasforma 5 milioni di tonnelate di acciaio ogni anno. Influenza incredibilmente le scelte politiche in materia del lavoro da almeno 10 anni, è uno dei maggiori “padrini” del Jobs Act.

Nei suoi 50 anni di storia ha sempre fatto valere i suoi buoni rapporti con una certa sinistra per tenere in scacco il sindacato. Le lotte operaie sono state poche, sporadiche, e sempre facilmente domate. Oggi il vento sta cambiando.

Noi 7 abbiamo occupato la fabbrica e i tetti per giorni per poter guadagnare il tempo per organizzare un anno di lotta di lunga durata per il lavoro. I nostri compagni di Taranto si sono ripresi la fabbrica e stanno in assemblea permanente, bloccano le produzioni delle azienda vassalla del padron Marcegaglia. Nello stabilimento madre a Gazoldo si sciopera per le condizioni e l’organizzazione del lavoro. A Boltiere il clima di ribellione cresce a fronte del tentativo del padrone di controllarli con le telecamere e della sua indisponibilità a trattare aumenti salariali fissi.

Bisogna soffiare su questo fuoco, può essere uno stimolo alla ripresa delle lotte!

La lotta contro il jobs act e la precarietà permanente si fa facendo conflitto per posti di lavoro sicuri, per distribuire il lavoro che c’è lavorando meno e tutti.

Per questo lanciamo la parola d’ordine “Scioperiamo Marcegaglia!” operai_marcegaglia_tetto_240

Nell’ultimo incontro di lunedì l’azienda ci ha chiaramente detto che non ha nessuna intenzione di ricollocare i 7 che hanno detto di no alla deportazione o alla disoccupazione incentivata! Il giorno dopo ai cancelli dello stabilimento di Lomagna (Lc) un presidio per due ore ha scatenato l’ira funesta del capo delle risorse umane di tutto il gruppo, che era li per incontrare RSU e OOSS che gli chiedevano il nostro ricollocamento. È stata solo la prima iniziativa.

Per i nostri 7 posti di lavoro costruiremo uno stillicidio di iniziative di lotta dura ai cancelli dei 4 stabilimenti dove da accordo il gruppo dovrebbe “provare” a ricollocarci ma si rifiuta di farlo nonostante le migliaia di ore di straordinario lavorate ogni mese e l’uscita in pensione o per altre ragioni di decine di operai/e.

Questa lotta ha bisogno del sostegno di tutti e tutte, perché può essere la lotta di tutti e tutte contro il jobs act, contro l’attacco padronale ai diritti di tutta la nostra classe, che può piegare uno dei padroni più forti d’Europa, e dimostrare che uniti e combattivi si può vincere.

In ogni provincia dei 4 stabilimenti (MI-BG-LC) stiamo organizzando delle riunioni con altri operai/e, precari/e, compagni/e per costruire assieme i presidi e i blocchi di produzione, coinvolgendo i nostri sindacati.

Pensiamo che anche altrove si debbano organizzare assemblee di questo tipo, e soprattutto laddove è possibile organizzare presidi di protesta contro Marcegaglia appunto per “Scioperare Marcegaglia”.

Abbiamo almeno un anno di lotte davanti a noi. Vorremmo condividerle con quanti più compagni possibile, per cui siamo disponibili a partecipare ovunque nel paese ad assemblee, riunioni ecc. che abbiano l’obiettivo di rilanciare la lotta contro i padroni, il jobs act, la precarietà e immaginare un futuro diverso dall’austerità.

Chiediamo a tutti e tutte di sostenere la nostra piccola cassa di resistenza “RICARICA POSTA PAY N° 4023600585120662 INTESTATA A DE CLEMENTE ROSARIA”, organizzando, volendo, assieme serate solidali, di raccolta fondi, di discussione con la nostra presenza.

Per sentirci e organizzarci insieme: +393494906191 – fazzoletti rossi@gmail.com

Contro i padroni e il governo del JOBS ACT. Uniti si vince!

Ecco lenco completo degli stabilimenti Marcegaglia in italia: 

Marcegaglia Steel casa madre, via Bresciani, 16, Gazoldo degli Ippoliti, Mantova

Marcegaglia Boltiere, via Marcegaglia, 2 Boltiere, Bergamo

Marcegaglia Casalmaggiore, via Vanoni, 25 Casalmaggiore, Cremona

Marcegaglia Contino, via A.I.D.O., 3, Contino di Volta Mantovana, Mantova

Marcegaglia Forlì via E. Mattei, 20, Forlimpopoli, Forlì

Marcegaglia Lainate, via G. Alessi, 2, Lainate Milano

Marcegaglia Lomagna, via Milano, 41, Lomagna, Lecco

Marcegaglia Ravenna, via Baiona, 141, Ravenna

Marcegaglia Udine, via Enrico Fermi, 33, San Giorgio di Nogaro, Udine

Marcegaglia Padova, via Battaglia, 85, Albignasego, Padova

Marcegaglia Corsico, via Canova, 7/9, Corsico, Milano

Marcegaglia Asti, corso Industria, 42, Dusino San Michele, Asti

Marcegaglia Trisider Vicenza, via Basse, 15, Tezze sul Brenta Vicenza

Marcegaglia IMAT Pordenone, via P. Zorutti, 13/14/16, Fontanafredda, Pordenone

Marcegaglia Pordenone 2, via Giotto di Bondone, 79/a, Sesto al Reghena Pordenone

Marcegaglia Oskar Bologna, via Lumaca 3, Mezzolara di Budrio, Bologna

Marcegaglia Bologna 2, via Friuli, 9-11, Osteria Grande, Bologna

Marcegaglia Alessandria, strada Roveri, 4, Pozzolo Formigaro Alessandria

Marcegaglia Parma, via dell’Industria, 7, Basilicanova di Montechiarugolo, Parma 

Per sostenere i compagni di Taranto: via L. Ariosto, 10 Taranto – Italy

Firenze: SIGNA ELETTRICA, via Pistoiese, 155/A, Signa, Firenze

SIM TERAMO, zona Industriale S. Atto Teramo

TERMOVALORIZZATORE MASSAFRA, Contrada Console, Massafra Taranto

 

 

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