14.4 C
Rome
venerdì 24 Marzo 2023
14.4 C
Rome
venerdì 24 Marzo 2023
FILLEA CGIL: una storia lunga 136 anni, vai alla landing page
HomemalapoliziaCaso Uva, solo un poliziotto rinuncia alla prescrizione

Caso Uva, solo un poliziotto rinuncia alla prescrizione

Fra 48 ore vanno in prescrizione i reati di arresto illegale, abbandono di incapace, abuso di autorità su arrestato. Resta, per i due carabinieri e i sei poliziotti l’accusa di omicidio preterintenzionale di Giuseppe Uva

di Checchino Antonini

images

Si è chiusa ieri a Varese l’istruttoria del processo di primo grado per la morte di Giuseppe Uva a sette anni dai fatti avvenuti la notte del 14 giugno 2008: l’arresto illegale, l’abbandono di incapace, l’abuso di autorità su arrestato e l’omicidio preterintenzionale, stando ai capi d’accusa formulati a carico di due carabinieri e sei poliziotti sul banco degli imputati dal 20 ottobre dell’anno passato.

Nell’udienza, poi rinviata al 15 gennaio 2016, è stato ascoltato l’ultimo degli imputati che hanno accettato di rispondere alle domande. Si tratta dell’agente di polizia Capuano, che quella sera portò in caserma Alberto Biggiogero. l’amico fraterno di Uva. Durante l’esame l’imputato ha riferito che Biggiogero si era lamentato fin da subito del fatto che lui e Giuseppe fossero stati malmenati già per strada.

FILLEA CGIL: una storia lunga 136 anni, vai alla landing page

Fabio Ambrosetti, legale della famiglia Uva ha poi chiesto – come già nell’udienza del 27 novemre, che si procedesse allo stralcio di quei reati [arresto illegale, abbandono di incapace e abuso di autorità su arrestato] che altrimenti vedranno la prescrizione dopodomani, il prossimo 14 dicembre.

giuseppe-uva-presidioLa Corte ha però rigettato questa richiesta e anche quella, fatta sia dalle parti civili che dalla difesa, di sentire ulteriori testi fissando la prossima udienza per il 15 gennaio con la requisitoria del Pm seguita dalle arringhe delle parti civili.

L’esame degli imputati sembrano sostanzialmente confermare il quadro di un arresto illegale visto che nessuno di loro ha saputo fornire motivazioni per il prelevamento dalla strada di Giuseppe Uva e il suo successivo trattenimento lungo in caserma. Il dettaglio, acclarato, dell’arrivo in caserma di Uva con le manette fa a cazzotti con le dichiarazioni di alcuni degli imputati sul fatto che Uva, in caserma, fosse un libero cittadino, non in stato di fermo. Anche la circostanza per cui uno dei poliziotti abbia rinunciato alla prescrizione potrebbe essere letta anche come la rinuncia a una linea difensiva comune da parte degli otto tutori dell’ordine coinvolti in questa storia di malapolizia.

Colucci, questo il nome del poliziotto, ha rinunciato alla prescrizione, specificando che i “domini” dell’intervento erano i colleghi dell’Arma.

L’avvocato Ambrosetti ha esplicitamente chiesto anche agli altri di rinunciare alla prescrizione ma solo Colucci l’ha fatto. Decisiva per ogni valutazione sarà la lettura delle motivazioni.

 

 

 

 

2B, malapolizia, prescrizione, polizia, carabinieri, hiuseppe uva, fabio ambrosetti, abusi in divisa

1 COMMENTO

  1. ora con l’emergenza isis, che se non ci fosse bisognerebbe inventarla, tutto passerà nel dimenticatoio………e la vittima di torture alla Mauthausen sarà incolpato di aver smesso di respirare……….e io pago……..polizia del popolo…….no pasaran

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento, prego!
Inserisci il tuo nome qui, prego

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Ultimi articoli

Gemini Network, la radio si può scrivere leggere cucinare

Gemini Day: sabato 25 marzo al Brancaleone la giornata delle radio indipendenti

L’odio dei fascisti per la memoria

"Fuori l'Anpi dalle scuole": lo striscione sulla Casa della Memoria di Milano. Nonostante l'amnistia, i fascisti non vinceranno un'amnesia

Spagna, alla polizia piacciono le palestre popolari. Per infiltrarsi

Identificata un'agente infiltrata nei movimenti di Madrid. Si aggiunge alla lista di poliziotti infiltrati a Barcellona e Valencia [Ter García]

Man Ray, arte surrealista per tempi surreali

Fino al 9 luglio Man Ray in mostra al Palazzo Ducale di Genova

La Francia ha la sua Fornero ma lì le piazze si riempiono

Forzatura di Macron: la riforma delle pensioni passa senza voto del parlamento. In Francia è la notte della rabbia