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Un Pulitzer per Hashim che filmava i crimini sauditi (con le bombe italiane)

E’ morto il ragazzo con la telecamera, Hashim, che aveva filmato i bombardamenti sauditi sui civili effettuati con le bombe vendute dall’Italia. Ecco il video

di Ercole Olmi

In gergo si chiama “dual tap” ed è una pratica criminale di guerra (come se la guerra stessa non fosse già di per sé un crimine) e consiste nel bombardamento doppio, prima e durante l’intervento dei soccorritori. A documentarlo, un video caricato in parte su you tube, girato da Hashim al-Homran, 17 anni nello Yemen, governatorato di Sadaa. Hashim, come documenta Famiglia Cristiana, è morto il 22 gennaio. Stava documentando con la sua videocamera gli effetti di un bombardamento dell’aviazione dell’Arabia Saudita sulla popolazione civile di Dhayan, 20 km dalla città di Sadaa. Viene ferito gravemente, ma non molla e continua a documentare l’incredibile: un terzo attacco e anche il bombardamento dell’ambulanza di Medici Senza Frontiere dell’ospedale Al Gomhoury che, dopo il secondo bombardamento, è riuscita comunque a raggiungere la zona. L’autista dell’ambulanza muore e Hashim, il giorno dopo, morirà anche lui a causa delle terribili ferite.
Il settimanale cattolico ricorda che il Relatore speciale delle Nazioni Unite sulle esecuzioni extragiudiziali, Christof Heyns, già nel 2012 aveva qualificato gli «attacchi secondari sui soccorritori che stanno aiutando i feriti dopo un attacco iniziale, un crimine di guerra».
Amnesty International e Human Rights Watch hanno più volte denunciato queste pratiche all’Onu ma le pressioni saudite hanno finore bloccato la partenza di un’inchiesta indipendente. Il governo italiano è complice di questa ferocia, complice diretto, perché fa affari con chi massacra civili.
L’ultimo carico di bombe per l’aviazione saudita è partito da Cagliari non più tardi del 16 gennaio, diretto alla base aerea di Taif, da cui il 22 gennaio sono decollati gli aerei che a Dhayan hanno ucciso Hashim e colpito i soccorritori, assieme a decine di altri civili inermi.
Una lettrice di Popoff, segnalando questa storia, lancia un’idea: perché non assegnare un premio Pulitzer al piccolo Hashim al-Homran? Via mail abbiamo girato la proposta al comitato della Columbia University di New York che assegna ogni anno il premio a 14 categorie di giornalismo.

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