-2 C
Rome
sabato, Dicembre 7, 2024
-2 C
Rome
sabato, Dicembre 7, 2024
Homeculture"The Beast", il whisky forgiato nel fuoco

“The Beast”, il whisky forgiato nel fuoco

Spike Baker mastro birrario e distillatore della Wood Buffalo Brewing Company.
Spike Baker mastro birrario e distillatore della Wood Buffalo Brewing Company.

Un incendio devasta la provincia di Alberta (Canada), dalle sue ceneri nasce The Beast un whisky decisamente torbato!

di Ludovica Schiaroli

Gli appassionati lo sanno bene, il gusto di ogni whisky dipende soprattutto dall’ambiente circostante: il microclima intorno alla distilleria è fondamentale così come l’arte di distillare i cereali da cui ne deriva la preziosa “acqua della vita”, ovvero uise beatha, come i druidi gaelici chiamavano appunto il whisky.

Eppure quello che è successo a Fort McMurray in Canada, è stata una sorpresa per tutti, soprattutto per Spike Baker, il maestro distillatore della Wood Buffalo Brewing Company!

Tutto ha inizio lo scorso maggio quando un incendio di proporzioni gigantesche sviluppatosi nella foresta a nord della provincia di Alberta cambia direzione e si abbatte sulla cittadina di Fort Murray. La città viene evacuata mentre le fiamme già lambiscono le prime case. Anche Baker è costretto alla fuga proprio mentre sta distillando una birra chiara, riporta the Guardian. L’incendio non si placa per più di un mese procede devastando gran parte della cittadina, il ritorno a casa per i novantamila cittadini evacuati è tragico, il fuoco si è portato via 2.500 case, della città non resta molto. Fatta eccezione per la distilleria.

Quando Baker torna, trova tutto ricoperto da una fitta coltre di cenere, butta via 500 litri di birra (prodotta prima di dover scappare in tutta fretta) e poi va a controllare il pallet di malto torbato che aveva ricevuto dalla Scozia qualche giorno prima che scoppiasse l’incendio. Sotto la cenere, sembra integro, lo fa analizzare e il risultato è sorprendente: è commestibile, nonostante sia stato completamente alterato dal fuoco. La tostatura è eccessiva, certo, i profumi sono intensissimi, il sentore della torba è prevalente… tutto questo lo rendono una “bevanda” unica: “una catarsi”, aggiunge Baker, che prontamente lo chiama “the Beast”, la bestia. Ne distilla 200 bottiglie che da qualche mese riposano in botti di legno, ma ci vorranno ancora cinque anni prima di essere pronte e immesse sul mercato.

Intanto c’è già stata un’asta dove sono state vendute le prime 10 bottiglie: “Abbiamo raccolto trentamila dollari che andranno in beneficienza per chi ha perduto la casa nell’incendio. E’ il nostro modo di vivere nella nostra comunità, durante l’incendio sono successe cose incredibili, questo whisky con il suo profumo acre e torbato ci ricorderà per sempre quei giorni”.

La Bestia è stata domata, alla fine, così sembra almeno.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Ultimi articoli

Dietro le quinte della rivoluzione spagnola

Diego Giachetti recensisce Morte dell’anarchico Durruti di Paolo Bertetto (Derive Approdi)

Licia Pinelli: un’assenza, una presenza

Poi, non l'ho più sentita. Sai come vanno queste cose, si rimanda sempre... E così arriva il primo 15 dicembre senza di lei [Francesco "baro" Barilli]

Camminare, vedere, raccontare

I viaggi "in bianco e nero" di Ivo Saglietti, fotoreporter, nella mostra in corso al Palazzo Grillo di Genova

Victor Serge, la memoria della rivoluzione

Leggere Serge è fondamentale sul piano storico, politico e umano [Maurizio Acerbo]

Lo squadrismo dei tifosi israeliani e il pogrom immaginario

Violenza ad Amsterdam: i fatti dietro le mistificazioni e le manipolazioni politiche e mediatiche [Gwenaelle Lenoir]