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Nazisti del Varesotto, sequestro di sede e arsenale

Armi da taglio e armi improprie, emblemi e vessilli nazisti: sequestrata la sede della Comunità dei dodici raggi

di Ercole Olmi

Questa volta solstizio sottotono per i trecento nazi che si aggirano minacciosi nei dintorni di Varese. Pagani, a loro dire, ispirati alla struttura politica iraniana. E indagati. La Digos di quella città, d’intesa con la locale Procura della Repubblica, ha proceduto al sequestro preventivo della sede del sodalizio «Do.Ra. Comunità Militante dei Dodici Raggi», fondata nel febbraio del 2012 nel Comune di Caidate, a undici km dal capoluogo e una sessantina da Milano, dove è stato trovato materiale d’area, simbologia del fascismo e del nazismo, armi bianche e strumenti atti all’offesa. Nel corso delle perquisizioni della Polizia di Stato a carico di vari militanti è stato sequestrato abbondante materiale documentale e propagandistico del nazionalsocialismo, armi da taglio ed improprie, emblemi e vessilli nazisti nonché cartucce a salve. In bella vista nelle foto scattate in conferenza stampa, la runa Tiwaz, simbolo dei guerrieri di Odino, la stessa portata al monte San Martino nel 2016 per profanare il sacrario partigiano dedicato a chi si è immolato contro le SS nel ’43, durante la prima battaglia partigiana. Il fuhrer varesino – si legge negli archivi – si chiama Alessandro Limido. Sull’uscio di casa: “Non abbiate paura del cane… Preoccupatevi del padrone”. 34 anni, figlio di Bruno Limido, già calciatore nella Juventus poi coinvolto in una vicenda di caporalato e fatture false.

Lo stesso materiale trovato anche presso la sede, che si trova nel comune di Sumirago (Va) e che è stata quindi sottoposta a sequestro preventivo. Le Procure di Busto Arsizio e di Varese hanno aperto un’inchiesta per la “riorganizzazione del disciolto partito fascista”. Il simbolo è un “Sole nero”, Schwarze Sonne o anche Sonnenrad, ruota solare, “evocativo delle tradizioni religiose degli antichi popoli germani ma anche del misticismo nazista di stampo di ispirazione himmleriana” precisa la polizia. Il riferimento è al castello di Wewelsburg, sede operativa delle Ss, dove al centro della sala principale degli Obergruppenführer c’è un Sole nero con 12 raggi.

Spiega il sito Fascinazione, una sorta di wikipedia cliccatissimo nella fascisteria, che “il gruppo neonazista più noto in Italia ha pochi anni di vita ma una storia di lungo radicamento nel Varesino. DO.RA nasce infatti dalla unione dei principali esponenti di due realtà che hanno una storia più che ventennale: gli Skinheads Varese e gli Ultras 7 laghi, che sostengono le squadre cittadine di calcio e di basket. Tra i dirigenti del gruppo c’è anche lo storico capo di una altra prestigiosa sigla bonehead, legata alle realtà ultrà di estrema destra, Blood and Honour. Dai festeggiamenti del compleanno di Hitler alla celebrazione dei solstizi, dalle conferenze storiche all’ormai tradizionale sfregio al sacrario partigiano di Monte San Martino, la Comunità rivendica esplicitamente la propria fede politica e spirituale: nazista. Discreta la produzione editoriale (nell’ultimo anno 3 i volumi prodotti, in collaborazione con i bergamaschi del MAB, dedicati al pensiero di Hitler e alla storia del III Reich). Attivi anche un sodalizio sportivo, le ausiliarie, una banda oi, i Garrota. Quando l’anno scorso ha lanciato una petizione su Change.org chiedendo lo scioglimento dell’ANPI, l’Associazione Partigiani, DO.RA. in pochi giorni ha raccolto più di mille adesioni.

 

 

 

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