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Calci, schiaffi,sgambetti pistole puntate: come ti blocco un evaso disarmato

Campobasso, la cattura di un evaso. Le modalità di ingaggio dei secondini. Un video diffuso da Osservatorio Repressione

In questo video segnalato a popoff dall’osservatorio repressione ci sono le immagini terribili del momento in cui un uomo questo pomeriggio, mercoledì 30 gennaio, ha tentato l’evasione dal carcere di via Cavour a Campobasso ed è stato fermato dalla Penitenziaria e riportato in cella.

Lo bloccano in tre, due hanno la pistola, uno, dopo avergli tirato uno schiaffo, gli punta l’arma alla fronte e successivamente gli tira un calcio mentre era a terra. È accaduto in centro a Campobasso tra un detenuto 37enne, originario della provincia di Roma, che si era dato alla fuga dopo una visita medica all’ospedale, e gli agenti di Polizia Penitenziaria che lo hanno rincorso per alcuni metri per poi raggiungerlo e fermarlo.

Il tentativo di fuga è iniziato quando il 37enne è sceso dall’automezzo della Polizia penitenziaria che lo aveva riportato in carcere, dopo una visita medica all’ospedale. Il detenuto a quel punto è riuscito a divincolarsi e a eludere il controllo degli agenti per poi fuggire in strada mentre il cancello di accesso alla struttura si stava chiudendo.

Ci aspettiamo che il garante dei detenuti del Molise si occupi della vicenda per sapere se al fuggiasco riacciuffato non sia capitato in sorte un passaggio nelle celle lisce, usanza denunciata spesso nelle prigioni italiane, dove gli agenti della polizia penitenziaria sarebbero soliti – sempre secondo le ripetute segnalazioni di legali e associazioni per i rititti umani – somministrare forme di tortura, una pratica contro la quale questo paese non ha adeguati strumenti legali malgrado 31 anni fa sia stata firmata la convenzione delle nazioni unite per scongiurarla come reato non prescrivibile, specifico del pubblico ufficiale.

Il video, probabilmente girato da un passante, ha scatenato una bufera al Dap. «Come trasformare un’ottima notizia in una situazione deplorevole e inaccettabile». Così il Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, Francesco Basentini, stigmatizza le immagini. «Non sono assolutamente ammissibili atteggiamenti di quel tipo, soprattutto perché – prosegue il Capo del Dap – il soggetto in questione, una volta arresosi, era ormai nella piena disponibilità dei tre agenti ritratti nel video, pronti a immobilizzarlo con le manette. Ringrazio l’agente che è intervenuto con determinazione e fermezza per riprendere l’atteggiamento deplorevole del suo collega. Nei confronti di quest’ultimo, svolti gli accertamenti necessari, saranno immediatamente presi i provvedimenti del caso».

Uno dei sindacati di categoria si schiera dalla parte di chi abusa imitando le sigle della polizia di stato che tributano applausi a scena aperta ai colleghi condannati, e anche in questo caso viene invocato lo stress, la stessa causa di morte indicata in celebri casi di malapolizia ma che stavolta avrebbe agito sulle guardie spingendole al plateale abuso: «Siamo contro ogni forma di violenza. Questo è un episodio che va stigmatizzato – afferma il segretario generale del Sindacato di Polizia Penitenziaria (Spp), Aldo Di Giacomo – ma che evidentemente è riconducibile allo stress a cui vanno incontro gli agenti. Sarà l’amministrazione penitenziaria a valutare eventuali iniziative, che andremo sicuramente a contrastare in quanto tutti i giorni all’interno delle carceri siamo costretti a subire violenze inaudite. Tutto questo – aggiunge – senza voler giustificare altre violenze».

 

tag campobasso, carcere, evasione, polizia penitenziaria, torura

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