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Che cosa abbiamo imparato dalla pandemia

Da oggi a domenica La lezione del 2020. Spunti per il futuro, cento voci on line per un “quasi festival” della sinistra

Da Vittorio Agnoletto a Marco Revelli, da Luca Casarini a Fabrizio Barca, Marco Bersani, Raffaella Bolini, Francesca Danese, Nicoletta Dentico, Eleonora Forenza, Francesca Fornario, Deborah Lucchetti, Sandro Medici, Sandro Mezzadra, Tomaso Montanari, Michela Murgia, Livio Pepino, Francesco Vignarca, fino ad Alberto Zoratti e molte e molti altre/i. Così, tanto per citare perché l’elenco dei relatori e dei temi di La lezione del 2020. Spunti per il futuro, è impossibile da condensare in un articolo ma è disponibile qui. Lezione_del_2020_Programma_210407 (pdf)

Da domani a domenica sarà un flusso di dialoghi on line, tra oltre cento ospiti, sulla domanda che ci poniamo tutti da quando è scoppiata la pandemia. Ci sentiamo ripetere “Niente sarà come prima”. Ma sarà vero? E come sta cambiando?

I promotori lo hanno definito un “quasi festival”, il “webinair della sinistra” organizzato da un gruppo di persone (intellettuali, militanti della solidarietà, dell’impegno civile e della sinistra) per mettere a fuoco in forma critica quello che la pandemia ha fatto emergere. Un evento che prende forma attraverso il web, e vuole avviare una riflessione a 360 gradi che affronti questioni fondamentali come la sanità, il welfare, la politica, l’ambiente, l’economia, i diritti, le responsabilità individuali e collettive, le libertà.

«Ambiti focali, squassati dall’emergenza Covid – si legge nel comunicato stampa – così come le vite di milioni di donne e uomini che ne che hanno subito le conseguenze. Un’iniziativa politica con l’intento dichiarato di alzare lo sguardo dalle sole necessità dettate dall’emergenza della pandemia, per confrontarsi su cosa è stato per le vite di tutti e tutte il 2020 ed insieme cercare di indicare un modo per uscirne. Un momento di riflessione comune tra le tante e i tanti che in questi mesi hanno cercato di capire che cosa ci è veramente successo, in un anno – il 2020 – che nel bene e nel male ha rappresentato uno spartiacque in tutto il mondo.

Uno scenario in cui le gerarchie di valori consolidate sono state stravolte, così come le scale di importanza imposte dalla globalizzazione. Uno scenario che, ha visto la fragilità affermarsi come un sentimento planetario e che ha fatto diventare improvvisamente realtà quotidiana di miliardi di persone temi e questioni patrimonio della sinistra e di movimenti per la giustizia ambientale e sociale.

La pandemia come esperienza collettiva mondiale che ha toccato tutte le libertà individuali, tutte le politiche pubbliche, tutte le strategie di mercato, evidenziando la contrapposizione sempre più acuta tra lavoro e salute, cura delle persone fragili e necessita finanziarie, libertà individuali e tutela della salute pubblica».

 

Il “quasi festival” sarà articolato in tre sessioni.

La prima sarà focalizzata sulla natura della crisi provocata dal Covid, la seconda titolata “cosa ci e successo” per analizzare ciò che si è modificato nelle vite quotidiane di tutti, ed una terza sessione dedicata a “quel che vorremmo che succedesse” con discussione su Recovery plan e riforme di contesto.

Gli eventi saranno trasmessi online su: FacebookYoutubesito web:

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