Dalla Palestina al mondo: Sumud ArtFest è a Roma

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Dal 20 al 22 Giugno al Circolo Arci “Concetto Marchesi”, musica, canti, mostre e incontri che testimoniano la vivida realtà del mondo femminile di Palestina e del medio-oriente

Dal 20 al 22 giugno a Roma, al Circolo ARCI “Concetto Marchesi” (via del Frantoio 9c), il festival si annuncia come momento culminante delle proteste, delle mobilitazioni e delle iniziative della società civile che fronteggia l’ignavia complice del governo italiano e il riarmo dell’Europa e fa eco alle proteste mondiali contro il genocidio perpetrato dal governo Netanyau. I tre giorni offrono un denso calendario di musica, canti, mostre e incontri che testimoniano la vivida realtà del mondo femminile di Palestina e del medio-oriente in cui confluiscono sonorità e sensibilità arabe, curde, libanesi, in una strepitosa estetica mediterranea di contaminazioni.
Il cuore della manifestazione batte in due tempi che scandiscono il pulsare etico ed estetico della cultura e della bellezza delle genti di Palestina.
Si inizia venerdì 20 con Beat SB Roma, una performance di musica, skateboarding e arte urbana. Saranno quindi presentati due libri importanti: Questa terra è donna, di Cecilia Della Negra dedicato ai movimenti femministi e Il loro grido e la mia voce. Poesie da Gaza, con Antonio Bocchinfuso, Mario Soldaini e Leonardo Tosti.
Seguirà l’incontro con Humans Rights Defenders sulle pratiche di interposizione umana nei territori occupati.
L’altro tempo da vivere e ascoltare nei tre giorni è quello di una riflessione sul “Modello Israele” di potere sulla vita, esempio neo-coloniale di guerra cosmica intrapresa a partire dal secondo decennio di questo secolo.
Dalle 18,00 Modera Federica D’Alessio (fondatrice di Kritica) con Raffaella Bolini (Campagna Stop ReARM), Marianna Lentini (Sociologa e Scrittrice), Patrizia Cecconi (Sociologa e Giornalista free lance), Alba Nabulsi (Giornalista e Docente), Francesco Romeo (Giurista, “A pieno Regime”).
A seguire lo scintillante concerto di Toufiq Koleilat con la CIP Orkestra: musica tradizionale, folk e sonorità mediterranee; la comicità di Marco Passiglia e poi ancora musica con Los 3 Saltos.
Sabato 21: manifestazione STOP REARM EUROPE, il Festival si trasferisce in piazza e partecipa al corteo nazionale. Al ritorno, alle 18,30 “Voci dalla Palestina”, testimonianze dirette da Gaza e dalla Cisgiordania, quindi presentazione del progetto ACQUA PER GAZA.
Alle 19,00 presentazione della mostra BE MY VOICE di e con Marcella Brancaforte e Alhassan Selmi. In diretta da Gaza interverranno il giornalista Alhassan Selmi e da Trieste il giornalista Raffaele Oriani. Insieme presenteranno Hassan e il genocidio con i testi dei due autori e le immagini in mostra. Modera Clara Habte (Rete NO Bavaglio).
Dalle 20,00 sul palco Alessandra Ravizza e Tareq Abusalameh racconteranno con il canto storie tra Genova e Gerusalemme. Lei, cantautrice genovese e autrice del libro Il maestro di Gaza. Lui, musicista e cantautore palestinese, raccoglie memorie collettive e le trasforma in canzoni con l’oud.
Alle 21,30 è la volta di Lavinia Mancusi con “Voci e suoni dal Sud del mondo”. Cantante e polistrumentista romana, Lavinia Mancusi intreccia folk e musica mediterranea in una performance che è memoria e resistenza. Alle 22,00 sale sul palco Francesca Fornario, Autrice, giornalista e voce brillante della satira italiana 5 giorni alla settimana con “Un giorno da pecora” su RadioRai.
Domenica 22 ci saranno gli artisti di strada e il magnifico FRENTE MURGUERO ROMANO Carnaval, resistenza e tamburi in marcia. A seguire DABKA Rouh el Dabke, gruppo di danza tradizionale palestinese con sede a Roma.
Alle 17,00 presentazioni di La storia nascosta del sionismo, del filosofo statunitense Ralph Schoenmann, scomparso nel 2023, con Karim Farsah e Maria di Gaza e Onde di terra di Ibrahim Nasrallah, nato in un campo profughi e autore di numerose raccolte di poesia, romanzi, saggi; legge Amma Maria Bruni.
Alle 18,00 è tutto da seguire il dibattito Libere tutte: dalla Palestina al mondo. Culture, resistenze, decolonizzazione, con Francesca Cusumano (giornalista), Maya Issa, attivista e presidente del movimento degli studenti palestinesi in Italia, Yasmine Aljarba, artista palestinese, specializzata in pittura ad olio e acrilico, fotografia concettuale e video arte, Sabreen Mukarker fotografa e artista visuale di Beit Jala, Rawa, (Revolutionary Association of the Women of Afghanistan) organizzazione femminile afghana indipendente affermata tra i rifugiati in Afghanistan e in Pakistan (videomessaggio registrato da CISDA), Zilan Diyar giornalista e attivista del movimento delle donne curde, Jin Jiyad Azadi (Donna vita libertà, in collegamento), Parisa Nazari iraniana, interprete, mediatrice culturale e attivista femminista.
La sera alle 20,00 va in scena Gaza siamo noi dell’autrice e attrice Anna Maria Bruni: la sua voce dà corpo alle responsabilità collettive, alle lotte dimenticate, ai territori che resistono.
A seguire Yallarabì, musica migrante e suoni di resistenza e Nora Tigges con Zenìa, canti antichi per mondi liberati. Nei tre giorni lo spazio cineforum sarà affollato di incontri, scambi e gioia di stare insieme. Assolutamente da vedere From Ground Zero, un film antologico del 2024 diretto da 22 registi palestinesi sulla situazione attuale della popolazione della Striscia di Gaza e Naila and the Uprising di Julia Bacha (2017), un documentario incentrato sulla storia della femminista palestinese Naila Ayesh, che si trova a dover conciliare amore, legami familiari e lotta per la libertà, e di altre donne palestinesi che hanno avuto ruoli di primo piano nella Prima Intifada.
Tra le mostre permanenti nei tre giorni segnaliamo BE MY VOICE di e con Marcella Brancaforte, presentata in diretta da Gaza dal giornalista Alhassan Selmi e da Trieste dal giornalista Raffaele Oriani. E SGUARDI un progetto intenso e intimo, nato dall’incontro umano e artistico tra Roberta Pastore e Souleyman Barry a cura di Baobab Experience.
Da non perdere le cene di cucina popolare palestinese di Samir che porterà in tavola i sapori della tradizione gastronomica palestinese.
Da visitare gli stand delle associazioni che tanto hanno contribuito in questi mesi.
Tra le realtà presenti e promotrici dell’evento: Defend Gaza & Rojava, Un Ponte Per, Assopace Palestina, Cultura è Libertà, BDS, CISDA, Baobab Experience, Biblioteca Livio Maitan, ARCI. 
La lunga diretta di SUMUD Radio proporrà interviste agli ospiti del festival, incontri con giornalisti e analisti, approfondimenti e una rassegna stampa quotidiana.
Contatto SUMUD ArtFest:
📞 Telefono / WhatsApp: +39 351 5430778
📱 Social media: Instagram → @sumud_artfest_roma –
Facebook → Sumud ArtFest
 Tutto il ricavato sarà destinato ai progetti di solidarietà internazionale in Palestina.

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