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Il 28 ottobre sia la liberazione per Predappio

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Nello stesso giorno, due anniversari molto diversi per la cittadina romagnola in cui nacque Mussolini: quello della Marcia su Roma e quello della Liberazione del ’44

di Cristina Quintavalla

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Un anno fa venne negata la piazza agli antifascisti, ma quest’anno, grazie ad uno sforzo collettivo di cittadini e dell’ANPI di Forlì-Cesena, la Liberazione di Predappio dal nazifascismo sarà adeguatamente festeggiata. Non è stato semplice scalfire la riluttanza delle istituzioni ma oggi, 28 ottobre, ci sarà finalmente una vera e propria festa, pubblica e popolare, rivolta a tutti e non confinata, come in passato, ad una formale e sbrigativa commemorazione. Noi dell’Altra Emilia Romagna saremo a Predappio e chiediamo fin da ora che la Liberazione di Predappio ogni 28 ottobre diventi una buona consuetudine, creativa, democratica e Costituzionale.

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Infatti, proprio nella ricorrenza della marcia su Roma, settant’anni fa, i partigiani ed un reparto polacco liberavano dai nazifascisti, “il paese del duce”, che con una resistenza tenace, anche durante il Ventennio, era rimasto fedele agli ideali antifascisti. Ma oggi nell’immaginario collettivo Predappio è di nuovo “il paese del duce”. Alcune centinaia di fascisti hanno manifestato l’altroieri col lugubre armamentario che contraddistingue il loro immaginario, oscurando completamente la sua storia di resistenza.

In questi mesi in molti Comuni della Romagna si sta commemorando e festeggiando il settantesimo anno della Liberazione dal nazifascismo, in ogni località i cittadini, le associazioni e le Amministrazioni Comunali promuovono eventi ed iniziative. E’ una scadenza importante, da non affrontare con rituali retorici, tanto più oggi che nel dispiegarsi della crisi, si affermano pericolose forme di pensiero antipolitico, populista e revisionista che possono facilmente sfociare in manifestazioni all’insegna del neofascismo, del razzismo e della xenofobia. E, mentre in tutta Europa si raffoezano liste dichiaratamente nazifasciste, la grande finanza, ad esempio Jp Morgan, dichiara esplicitamente che le Costituzioni nate dalle lotte di Liberazione sono un ostacolo ai suoi piani.

Il modo migliore per celebrare la Resistenza è dare forza a esperienze come quella dell’Altra Emilia Romagna, contro l’austerity, il razzismo e il liberismo che sono brodo di coltura sia per le sottoculture fasciste che per le tentazioni autoritarie delle classi dominanti.

 *candidata presidente per l’Altra Emilia Romagna

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