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Casa, per gli sfrattati è emergenza Lupi

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Linea della fermezza da parte di Lupi, il padre del Piano Casa. Niente proroga per gli sfratti. Protestano inquilini e amministratori locali

di Isabella Borghese

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Lupi ministro insiste: niente proroga, nemmeno mini, per gli sfratti per finita locazione. “Apprendiamo dalle agenzie – interviene sul tema Walter De Cesaris, Segretario Nazionale Unione Inquilini – che il ministero delle infrastrutture in queste ore sta lavorando a un emendamento, fermo restando il no a qualsiasi proroga, anche limitata, per gli sfratti per finita locazione e solo per le famiglie in gravi difficoltà sociali e personali. Se non fosse che la questione coinvolge persone in carne e ossa con pesanti drammi, potremmo parlare di una farsa: il governo ha assunto una decisione così grave, senza avere idea della soluzione da adottare per far fronte alle conseguenze che si producono!”

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Sono stati giorni importanti e tragici per gli sfrattati. A Roma da diversi giorni, possiamo dire, che ha preso il via uno sfratto dietro l’altro, non ultimo quello in via dei Gracchi, di Vito Quinto Paolo, cardiopatico, sessantenne, senza reddito, che pochi giorni fa ha ricevuto una proroga per poche notti: per lui lunedì sarà sfratto coatto.

Ma è solo un caso quello di Vito Quinto Paolo. La preoccupazione non è poca perché a Roma secondo quanto dichiarato settimane fa dal Prefetto Pecoraro nel 2015 ci saranno più di 7000 sfratti. Ci sono già famiglie che perdono casa e l’Assessore Danese ancora una volta si è fatta sentire con forza.

“Vediamo che il ministro Lupi corregge il tiro – ha osservato ieri Francesca Danese, assessora alla Casa e alle Politiche sociali di Roma Capitale – quarantadue giorni fa, con altri assessori di grandi città metropolitane, avevamo lanciato l’allarme per la mancata proroga e lui aveva assicurato che sarebbero bastate le misure del Piano Casa. Il ministro ammette, invece, che “sta ancora studiando” una nuova norma per il passaggio da casa a casa delle famiglie sfrattate per fine locazione ma in particolari condizioni di disagio sociale. Nel frattempo – ha aggiunto – gli sfratti sono già in corso col loro portato di sofferenza per le persone coinvolte. Le preoccupazioni di inquilini e pensionati sono le stesse che ci avevamo spinto a chiedere misure urgenti. Confido – conclude – che il Parlamento abbia le antenne sintonizzate sui bisogni più urgenti delle nostre città”.

“Il Ministro Lupi – aggiunge De Cesaris – continua nella sua opera di depistaggio, in particolare rispetto a un decreto (comunque ancora non pubblicato) che stanzia 25 milioni di euro a favore di queste famiglie. Si tratta, in realtà – spiega – di una minestra riscaldata: non sono fondi nuovi ma si sottrae il 25% del fondo sociale affitti per il 2015 (100 milioni in tutto, due terzi in meno di quanto fosse lo stanziamento 15 anni fa, con la metà degli sfratti di oggi) destinato alle famiglie “border line” per il rischio morosità. Una sorta di guerra tra poveri”.

Tanta è l’indignazione e la preoccupazione che il sindacato dell’Unione Inquilini questa mattina ha inviato anche una lettera alle organizzazioni sindacali dei pensionati, dei portatori di handicap e alle associazioni per la tutela dei minori. “Riteniamo che sia veramente utile e importante in queste ore – ha scritto nella lettera De Cesaris – che ognuno faccia sentire forte la propria voce al fine di impedire che nel ventre molle delle nostre città venga innescata una nuova bomba ad orologeria che minerà ulteriormente la coesione sociale, già duramente messa alla prova dalla crisi economica più pesante dal secondo dopoguerra”.

La battaglia a Roma proseguirà lunedì mattina dalle 8,00 sotto casa di Vito Quinto Paolo per un picchetto antisfratto. Una dirigente del Commissariato di zona martedì è stata chiara: “Lunedì veniamo coi blindati , sfondiamo la porta e ti mandiamo via. ti carico io sulle spalle e ti butto in mezzo alla strada”. Sarà più forte “la spalla” della solidiarietà

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