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Licenziata la cuoca dei bambini poveri

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Della Curry

Della Curry, ormai ex responsabile della cucina di una scuola del Colorado, è stata licenziata in tronco per aver servito da mangiare a dei bambini che non potevano permettersi il pranzo

Di Carlo Perigli

Della CurryLicenziata perché serviva il pasto a dei bambini che non potevano permettersi di pagarlo. Succede negli Stati Uniti, alla Dakota Valley Elementary School di Aurora, Colorado, e la vittima di questa storia assurda si chiama Della Curry, fino a qualche giorno fa responsabile della cucina della scuola.

«Avevo una bambina di prima elementare di fronte a me, che piangeva perché non aveva i soldi per il pranzo – ha dichiarato la donna alla stampa – e sì, le ho dato da mangiare». Un comportamento intollerabile per il distretto scolastico, che per i bambini che non possono permettersi di pagare il pranzo, e che non rientrano negli stretti parametri in vigore per ottenere la riduzione o la gratuità, prevede la distribuzione di un pezzo di formaggio su un hamburger e una confezione piccola di latte. Una situazione intollerabile che la donna, madre di due figli, ha affrontato dando da mangiare a tutti i bambini che non potevano permetterselo. «Non capirò mai come uno dei Paesi più ricchi del mondo non possa fornire il pranzo ai suoi bambini», ha commentato Della tramite il suo profilo facebook.

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I was let go today from my position as a kitchen manager for Cherry Creek School District. I was fired for giving food…

Posted by Della Curry on Venerdì 29 maggio 2015

Motivazioni indiscutibili, ma a quanto pare non sufficienti per il distretto scolastico, che ha deciso di licenziare la donna in tronco. Secondo quanto riportato da Abc, i dirigenti non hanno rilasciato alcun commento, limitandosi a  dichiarare che “la legge non prevede che il distretto fornisca il pranzo ai bambini che si sono dimenticati i soldi”.

In seguito all’evento, Della ha aperto una pagina facebook chiamata “No Child Goes Hungry”, dalla quale continua a dare aggiornamenti in merito alla situazione. Al momento è stata avviata una raccolta fondi in suo favore, ma la donna ha tenuto a precisare che userà quel denaro solamente per avviare campagne volte alla modifica dell’attuale regolamento distrettuale. «È il momento di rendere il pranzo a mensa parte integrante delle giornate scolastiche di tutti i bambini», ha scritto sulla sua pagina

Ebbene, se state pensando che certi episodi accadono solo altrove, ricordatevi di Filippo Bongiovanni. Non vi dice niente? Ebbene, si tratta del trentacinquenne sindaco leghista di Casalmaggiore, piccolo comune della provincia di Cremona, che lo scorso ottobre decise di escludere dai servizi di mensa scolastici tutti i bambini le cui famiglie non erano in grado di pagare la retta. A ben vedere, per perdere ogni traccia di umanità, non bisogna neanche guardare troppo lontano.

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