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Bifolco, chiesti 3 anni e 4 mesi per chi lo uccise

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Il pm chiede una pena mite per il carabiniere che uccise il 17enne Bifolco. Sentenza il primo ottobre

di  Checchino Antonini

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Haidi Giuliani ricorda Davide Bifolco durante una manifestazione in Val Susa

Rinviata al primo ottobre la sentenza per  l’uccisione del 17enne Davide Bifolco, da parte di un carabiniere nel corso di un misterioso inseguimento.  Il primo ottobre prossimo, prima della lettura del dispositivo da parte del gup Ludovica Mancini, interverrà il difensore del carabiniere imputato, avvocato Salvatore Pane. Il Pubblico Ministero ha chiesto stamattina una condanna a 3 anni e 4 mesi per l’imputato Giovanni Macchiarolo. La richiesta ha suscitato molta rabbia sia dentro che fuori dall’aula. Polizia in assetto antisommossa schierata fuori dal tribunale e udienza sospesa fino alla decisione del rinvio.L’avvocato Fabio Anselmo, legale dei familiari di Davide Bifolco, ucciso a Napoli, mentre tentava di fuggire a un posto di blocco, il 5 settembre scorso, nel corso della sua arringa, ha contrastato la ricostruzione della Procura sostenendo che non si sia trattato di omicidio colposo e ciò soprattutto sulla base delle dichiarazioni dei testimoni e sulle registrazioni delle conversazioni via radio tra la pattuglia che era intervenuta e la centrale operativa. Per l’avvocato Anselmo «il processo è pesantemente condizionato dalla circostanza che i fatti si sono svolti al Rione Traiano dove c’è la camorra». Fuori dall’aula anche Ilaria Cucchi la sorella di Stefano Cucchi, il 31enne fermato per droga il 15 ottobre 2009, e ucciso dalle conseguenze di pestaggi tra carcere e caserme, morirà in ospedale una settimana dopo. «I familiari in casi come questi sono lasciati soli – ha detto Ilaria Cucchi – a unirci è l’unica forza che abbiamo». « Là dentro – ha aggiunto, indicando l’aula dove il processo per la morte di Davide si stava svolgendo a porte chiuse – si fa il processo alle vittime e non agli imputati e in questo caso parliamo di un ragazzo di 16 anni».

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