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Ciao Dondero, l’uomo che scriveva con la luce

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In morte di Mario Dondero, uno dei più grandi narratori per immagini del secolo [fotogallery]

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«A me le foto interessano come collante delle relazioni umane, o come testimonianza delle situazioni. Non è che a me le persone interessino per fotografarle, mi interessano perché esistono». Mario Dondero. Era nato a Genova nel 1928. E’ morto oggi, 13 dicembre, a Fermo. E’ stato un comunista, uno dei più grandi narratori per immagini di questo secolo, ha fotografato strade, lotte, scrittori e perfino un toro albino. Non sono un esperto di fotografia sebbene ogni giorno, come quasi tutti, ne osservo moltissime e ne scatto anch’io. Ma di Dondero ho conosciuto anche la voce, il sorriso, la stretta di mano e stanotte ne piango l’assenza riguardando foto sue e foto che lo ritraggono.

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Anche Mario Boccia, scrittore anche lui con la luce, lo ricorda così: «Oggi ci ha lasciati Mario Dondero, compagno, amico e maestro.
Un abbraccio fortissimo a Laura, ai suoi familiari e un saluto a pugno chiuso a lui, come nei nostri sogni, come quello di Saverio Tutino sul suo petto in questa foto (Pieve S.Stefano, 2010)».

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