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Fotoleggendo, sguardi sul reale dalla capitale

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Al via la tre giorni del non-festival di fotografia di Roma. Dozzine gli appuntamenti durante l’estate a cavallo tra Garbatella, Ostiense e Trastevere. D’Itri: attenzione alla cronaca e all’impegno sociale

È un festival, ma anche no – questo non è un festival, recita infatti il logo – non sarà famoso come quelli di Lucca o Reggio Emilia, ma ha il suo perché e il fatto d’essere alla 14esima edizione lo dimostra. Da oggi all’11 giugno torna a Roma Fotoleggendo, il non-festival della fotografia organizzato da Officine fotografiche. Dozzine gli appuntamenti che si protrarranno per tutta l’estate, al di là dei tre giorni inaugurali, in strade, piazze, gallerie e spazi quali l’Istituto superiore antincendio, il coworking Cowall e il Museo di Roma in Trastevere, a cavallo di tre quartieri: Ostiense, Garbatella e, appunto, Trastevere.
In un momento in cui le tecnologie digitali trasformano radicalmente, a partire dagli smartphone, il modo di fare e intendere la fotografia, Fotoleggendo accoglie anche quest’anno artisti che mescolano attenzione alla cronaca e all’impegno sociale con un programma ancora più ricco, sottolinea il direttore artistico Emilio D’Itri.

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Dai traumi del Giappone terremotato di Mayumi Suzuki alla Losanna del traffico di droga di Mathieu Gaffsou, dalle Case parcheggio di Taranto di Andrea Petrosino alle metropoli contemporanee con il Buzz Project di Alessandro Cosmelli e Gaia Light, dalle band indie ritratte da Giulia Rizzauto alle immagini vintage di Weronika Gęsicka (nella foto) ce n’è per molti. Né manca l’attenzione ai fatti sociali e agli spunti di cronaca, come nelle corde della rassegna. Così lo sguardo di Stefano De Luigi e Michela Battaglia si sofferma sull’attentato al Bataclan, quello di Giovanni Pulice alla condizione dei rifugiati, la Monsanto è nell’obiettivo di Mathieu Asselin e l’espansione globale dell’obesità, diventata Globesity, in quello di Silvia Landi, mentre il lavoro minorile in Turchia è al centro del reportage di Valerio Muscella.

Ma sono decine i fotografi e gli eventi di questa edizione dove c’è spazio per i libri fotografici in collaborazione con l’International Photobook Dummy Award di Kassel, con la presentazione di La crepa, di Carlos Spottorno e Guillermo Abril, un caso editoriale da 25mila copie. Né manca l’attenzione ai lavori degli allievi della scuola di Officine fotografiche, in un allestimento sul ponte della metro B alla Garbatella. Il programma completo su www.fotoleggendo.it

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Giornalista e scrittore, è nato il primo novembre 1963 a Poggio Mirteto, in Sabina, e vive a Roma. Dopo l’alberghiero a Rieti e la leva come ufficiale di complemento a Firenze, si è laureato in scienze politiche alla Sapienza di Roma (Comunismo e titoismo, con Pietro Scoppola, 1994) e si è specializzato in scienze della comunicazione (Il consenso videocratico: masse, media e potere nella transizione dalla partitocrazia alla telecrazia, con Mario Morcellini, 1996). Ha scritto su Paese Sera, il Manifesto, Diario, Medioevo, Archeo, Ragionamenti di Storia (dove ha provato, grazie a documenti inediti, l’uso dei gas da parte dell’esercito italiano nella guerra d’Etiopia). Ha ideato e diretto il mensile Cittànova (1996-97). È stato caporedattore dei periodici d’arte Inside Art e Sofà (2004-2014). È opinionista sul quotidiano Metro e su Agi. Ha pubblicato il Dito sulla piaga. Togliatti e il Pci nella rottura fra Stalin e Tito, 1944-1957, Mursia, 2008. Con questa casa editrice è uscito il romanzo fantastorico Cenere (2010), primo di una trilogia sul mito. Sito www.mauriziozuccari.net.
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