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Argentina: il senato rigetta la legge sull’aborto

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Nonostante il testo fosse stato approvato dalla Camera dei Deputati, la legge sull’aborto non ha superato il vaglio del Senato per sette voti contrari e due astensioni

di Marina Zenobio

Un brutto risveglio per le donne argentine. Dopo un dibattito che ha diviso profondamente il paese, il Senato ha rigettato all’alba di oggi, il progetto di legge per legalizzare e depenalizzare l’aborto entro le prime 14 settimane di gravidanza.

La sessione per decidere se le donne possano scegliere liberamente la maternità è durata quindici ore e alla fine la proposta non è passata per 38 voti contro 31, e due astensioni. L’Argentina del XXI secolo continuerà ad avere un debito storico con le donne: l’aborto legale.

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Per ore migliaia di attiviste del movimento Ni Una Menos, con i fazzoletti verdi simbolo della loro lotta hanno sfidato la pioggia e il freddo di Buenos Aires per seguire il dibattito dagli schermi giganti installati all’esterno del Congresso.

La maggior parte delle proteste sono state pacifiche ma ci sono stati momenti di tensione a cui la polizia ha risposto con lancio di gas lacrimogeni.

Spinta da un’ondata di manifestazioni organizzata da numerosi gruppi di donne, la Camera dei Deputati lo scorso 14 giugno aveva approvato il progetto di legge e il presidente argentino, il conservatore Macri, disse che l’avrebbe firmata se avesse superato lo scoglio del Senato.

L’Argentina permette l’aborto solo in caso di stupro o quando la vita della madre è in pericolo. Migliaia di donne, nella maggior parte non abbienti, ogni anno sono ricoverate per complicazioni dovute al ricorso di aborto illegale.

A più riprese negli ultimi anni il movimento Ni Una Menos ha sostenuto che legalizzare l’interruzione della gravidanza salverebbe la vita di molte donne che si sottopongono a pericolosi aborti illegali. Il Ministero della Salute ha stimato che ogni anno, in Argentina, si eseguono fino a mezzo milione di aborti clandestini, con consente morte di decine di donne.

Negli ultimi anni l’Argentina è stata l’avanguardia di movimenti sociali nel continente latinoamericano. Nel 2010 è stato il primo paese del continente a legalizzare il matrimonio tra persone dello stesso sesso e, più recentemente, la campagna femminista Ni Una Menos contro la violenza maschile sulle donne, si è trasformato in un fenomeno globale.

Le attiviste stiamo che in Argentina, dal 1983, oltre 3000 donne sono morte a causa degli aborti clandestini.

Nelle foto la rabbia e la disperazione della donne argentine.

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