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Danza, il festival dentro un altro festival

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Genova, Michela Lucenti e Nour al Sharq Festival chiudono Resistere e Creare, rassegna di danza contemporanea al Teatro delle Tosse 

Un festival dentro un festival. E’ quello che ha chiuso la quarta edizione di Resistere e Creare, rassegna di danza contemporanea al Teatro delle Tosse di Genova. Il Nour al Sharq Festival nasce nel 2014 dalla collaborazione fra l’italiana Hania, danzatrice genovese, e il maestro Yousef Constantino (Egitto/Argentina) per diffondere il valore artistico della danza mediorientale (www.nouralsharqfestival.com). Lontano dall’ideale di una bellezza femminile quasi anoressica dei canoni occidentali di oggi, il festival ha dato l’occasione di un importante momento di conoscenza del mondo arabo. Delle tradizioni e delle sue danze, interpretate sul palco da danzatrici decisamente “curvy”, come usa dire oggi. Ma di un’eleganza e anche di una sensualità antica.

Nella stessa sera Michela Lucenti, cocuratrice del festival Resistere e Creare, ha portato in scena il suo ultimo lavoro Madre. Primo studio. Sconvolgere il sistema che ci ha generato.
Una produzione Balletto Civile e Fondazione Luzzati- Teatro della Tosse che si declina come un’indagine sull’aspetto fantasmatico del personaggio di una danza risolta in una drammaturgia fortemente fisica. E una tensione verso un teatro totale, che si destreggia tra discorso danzato e parlato, cercando una terza via nella visione. E questo con l’ausilio di una colonna sonora cinematografica, zoomate e campi lunghi, dove il suono diventa immagine e l’immagine e il movimento dei performer danno origine ai suoni. Il tutto per una discesa nel corpo che è anche discesa nell’inconscio della specie. E del corpo collettivo della civiltà occidentale. Dei sui miti e dei suoi riti più ancestrali, ancorati anch’essi – proprio come quelle culture di interesse antropologico che ha studiato e spesso svalutato – alla matrice originaria di un momento di violenza fondatrice.

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