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Come si disegna la crisi? Lo sanno a Komikazen

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La 11° edizione di KOMIKAZEN si terrà a Ravenna dall’8 al 12 ottobre 2015. KOMIKAZEN è un festival non una fiera

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La 11° edizione di KOMIKAZEN si terrà a Ravenna dall’8 al 12 ottobre 2015. KOMIKAZEN è un festival non una fiera, ma di un’opportunità di scambio, discussione e creatività.

Nato nel segno della ricerca e dell’indagine sui rapporti tra rappresentazione del reale e letteratura disegnata 11 anni fa, quando l’espressione Graphic Novel non era entrata nell’uso collettivo, Komikazen Festival ha scelto per l’edizione 2015 di indagare il modo in cui la crisi economica e politica viene rappresentata attraverso il disegno. Saranno ospiti speciali del festival un nutrito gruppo di disegnatori e giornalisti greci, ma anche l’icona del Graphic Journalism americano Ted Rall che terrà per la prima volta un workshop e il disegnatore sudanese Khalil Albaih.

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Il 2015 è stato un anno difficile per il concetto di “Europa”. Apertosi con il drammatico attentato di Charlie Hebdo che ha sconvolto lo scenario culturale europeo, è stato poi segnato dalla difficile relazione tra il governo greco e la Troika: anche in questo caso lo stesso concetto di Europa è stato messo sotto assedio. L’edizione 2015 del Festival ha dunque come obiettivo principale quello di analizzare come disegnatori satirici, politici, autori di Graphic Novel o reportage, hanno rappresentato e inteso questa sfida. È sempre più fatto condiviso che il disegno smuove e commuove, intercetta paure e dona forme ai fantasmi: il rischio della traccia è sempre stato un tema particolarmente caro al Festival Komikazen, che negli anni ha seguito per primo in Europa e da vicino l’evoluzione del fumetto e della satira in paesi come la Turchia, l’Algeria, l’Egitto e il Libano.

Gli eventi espositivi centrali del festival saranno organizzati presso la Galleria d’arte Mirada e le Cantine di Palazzo Rava, mentre le iniziative satellite saranno dislocate in altri punti di interesse della città. Saranno presenti artisti di provenienza internazionale e nazionale che hanno incentrato il proprio operato in maniera assidua, consapevole e lungimirante sull’osservazione e sull’elaborazione critica dei contesti sociopolitici di riferimento.

Uno degli ospiti speciali di Komikazen 2015, sarà Ted Rall, vignettista, giornalista, fumettista e illustratore statunitense. La satira politica di Ted Rall, che collabora con più di 100 testate giornalistiche statunitensi, si è espressa in questi anni attraverso numerosissime vignette in cui prende di mira i paradossi della politica interna e della politica estera americana, nonché i cliché dello standard culturale “dell’americano medio”. L’autore terrà un workshop venerdì 9 ottobre a numero chiuso.

Sarà poi presente il vignettista turco Cem Dinlenmiş le cui graffianti storie trattano temi legati ai diritti civili e alla libera espressione in un paese in cui spesso tale libertà è negata. Altra personalità di spicco sarà Khalid Albaih, vignettista sudanese in esilio in Qatar, i cui disegni, di forte impatto politico, sono in prima

Con Kara Sievewright ci sarà l’occasione di conoscere un’artista e un’attivista sui generis : la sua mostra personale sarà ospitata da Galleria Mirada. Kara, che vive in un arcipelago nel nord del Pacifico rivendicato dal Canada in cui risiede la popolazione indigena degli Haida, è anche un’attivista per i diritti dei popoli e per la difesa dell’ambiente. E Komikazen non sarà solo presidio di chi le storie le fa, ma anche da chi studia, analizza e progetta, come Gary Embury, illustratore e docente all’università West Anglia, che è anche editor del magazine reportager.org, completamente dedicato al reportage disegnato, e Augusto Paim, ricercatore brasiliano di stanza in Germania – anche lui disegnatore.

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Ma il focus di Komikazen 2015 sarà la crisi greca rappresentata attraverso le storie disegnate, in particolare apparse sul quotidiano Efimerida Ton Syntakton. Per 55 settimane appariva sull’inserto del sabato uno storia realizzata da un disegnatore diverso sullo stesso tema “Il giorno della crisi”, che in greco suona anche come “il giorno del giudizio”. Le storie saranno esposte nella collettiva a Palazzo Ravaioli “La linea della crisi” e sarà disponibile anche un catalogo completo tradotto in italiano: un’analisi sociologica in sequenza di cosa significa vivere nel regime dell’incertezza. Oltre alla garanzia di politiche sociali quantomai urgenti, la crisi greca ha tra le sue vittime anche la pluralità dei mezzi di informazione. Dalla chiusura repentina della tv statale, a quella di uno dei quotidiani nazionali più importanti e storici come Eleftherotipia, la libertà di stampa e la possibilità di analisi e rappresentazione si sono notevolmente ridotte negli ultimi anni. Dal ground zero degli spazi d’opinione sono nate alcune esperienze di costruzione cooperativa come appunto Efimerida Ton Syntakton, quotidiano finanziato dai giornalisti. La rete statale è stata ripristinata, ma la situazione è ancora fragile. E i disegnatori? Non sono stati a guardare. Una nuova generazione, ma anche quella storica, ha dovuto ridisegnare il proprio modo di lavorare e scegliere un maggior engagement rispetto alla notizia. Il lavoro di mappatura e analisi di quanto prodotto in questi ultimi anni, dalle Graphic Novel che indagano la storia novecentesca del Paese come la guerra civile o la disfatta dell’Asia Minore, al memorandum dei disegnatori, l’edizione 2015 presenterà per la prima volta un panorama vasto e documentato della nona arte ellenica.

Per tali ragioni, gli ospiti d’onore dell’undicesima edizione del festival Komikazen saranno i disegnatori e i giornalisti greci, tra cui il fumettista Soloup, il vignettista Ghiannis Ioannou, inoltre Ghiannis Michailidis e Ghiannis Koukoulas, giornalista di Efimerida Ton Syntakton, di cui cura l’inserto interamente dedicato al fumetto. Gradito ritorno inoltre anche quello di Carlos Latuff, presentato per la prima volta proprio a Komikazen nell’edizione del 2012. Oltre agli ospiti internazionali, saranno anche presenti diversi autori e ricercatori italiani, tra cui Laura Silvia Battaglia, Marta Gerardi, Lucia Biagi, Alessia Di Giovanni, Nicola Gobbi, Matteo Stefanelli, Andrea Plazzi, Marco Gastoni e Carlo Gubitosa.

Komikazen, infine, non sarà solo indagine politica e sociale: parte infatti anche la sezione “Yoga e fumetto”, nonché “Disegnatori nella bellezza” in cui sarà possibile seguire gli artisti mentre lavorano in monumenti della città. image

Dall’edizione pilota del 2005 Komikazen, Festival Internazionale del Fumetto di Realtà giunge nel 2014 alla sua 11° edizione e nel periodo fin qui trascorso molte cose sono cambiate. In particolare il ruolo e l’importanza che il fumetto di realtà, inteso non solo come genere della letteratura disegnata, ma anche come strumento per il racconto giornalistico, ha assunto presso critici e studiosi e presso il grande pubblico. In questa crescita di attenzione e consapevolezza Komikazen ha giocato un ruolo significativo a livello nazionale e internazionale in quanto esperienza unica nel suo genere. La stessa espressione “fumetto di realtà”, da noi coniata nel 2005 per descrivere ciò che intendevamo presentare, è diventata comune non solo per gli addetti di settore, ma anche per i giornalisti e il pubblico attento.

La tendenza memorialistica, storica e di reportage del reale è sempre stata presente ed è sempre stata connaturata in molti dei grandi maestri dell’arte sequenziale, ma ha richiamato l’attenzione del grande pubblico in particolare negli ultimi dieci anni soprattutto con l’affermazione presso il grande pubblico di autori come Marjane Satrapi e Joe Sacco, per citare due dei più noti, permettendo di elevare il fumetto tra le cosiddette “arti maggiori”.

 

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