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Marchionne ruba il Natale ai lavoratori. Alla Sevel si sciopera

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Abruzzo, lo Slai sciopera nei turni straordinari contro la mancata chiusura per le festività. Intanto a Termoli scontro interno alla FIOM sugli scioperi dello stabilimento FCA

da Chieti, Alessio Di Florio

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Torna caldo il fronte sindacale nelle fabbriche che fanno riferimento a FCA in Abruzzo e Molise. Dopo il licenziamento di un suo iscritto, di cui ci siamo già occupati su Popoff, lo Slai Cobas torna a contestare la gestione dello stabilimento Sevel in Abruzzo. “Il calendario produttivo Sevel,che sempre più spesso impedisce ai dipendenti di organizzare e conciliare le esigenze lavorative con quelle di vita e familiari,a dicembre sorvola sulle festività” scrive il sindacato di base sottolineando che “la concessione confaziendale di ridurre la contrattazione al secondo livello non ha sortito nel corso del 2015 adeguati aumenti retributivi, se comparati alle produzioni raggiunte grazie al peggioramento delle condizioni lavorative,sovraccarichi e accelerazioni furtive delle linee, i cui rischi per la salute restano invisibili ai confaziendali ed agli enti pubblici preposti ed interpellati”. Rileva lo Slai Cobas che l’obiettivo “record” previsto per il 2015 sarebbe stato “posticipato ogni mese”, nonostante l’apertura dello stabilimento “24 ore per sette giorni”, imponendo così per raggiungerlo ai lavoratori “ulteriori sforzi, mentre per gli stratosferici premi annunciati non equivalenti ad incrementi in paga base, i tempi di attesa restano lunghi e dalle modalità incerte”. Il sindacato di base sta quindi promuovendo uno sciopero dei turni straordinari, fino al 19 dicembre, chiedendo alla proprietà “redistribuzione dei carichi lavorativi per evitare l’insorgenza di patologie croniche, riduzione delle ore settimanali per assunzioni a tempo indeterminato,

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riconoscimento economico specifico per lo straordinario obiettivo produttivo raggiunto”.

In questi giorni il Coordinamento Lavoratori/ci FCA ha espresso solidarietà alle RSA e ai militanti della FIOM di Termoli, definendo un “caso singolare e forse unico nella centenaria storia Fiom” che ha “penalizzato e creato inutile confusione tra i lavoratori /ci dello stabilimento FCA di Termoli” quanto recentemente accaduto. Le RSA Fiom dello stabilimento a maggioranza (5 su 8) per il 21 novembre scorso avevano indetto lo sciopero dei turni straordinari. Il segretario della FIOM, unitamente alle RSA che non avevano votato per l’indizione dello sciopero, il giorno prima hanno diffuso un comunicato nel quale si è dissociato, ritenendolo superfluo. Le 5 RSA hanno replicato duramente al segretario sindacale contestandogli “la mancanza di rispetto per una decisione della maggioranza della Rsa Fiom che rappresenta a tutti gli effetti l’organizzazione a livello di fabbrica”.

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