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La scrittrice che cura l’ufficio stampa di altri scrittori

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Isabella Borghese nel corso di un evento con Erri De Luca

Isabella Borghese, giornalista e scrittrice apre il progetto Media Book Media Events, agenzia a disposizione di scrittori e editori

a cura de Il Paese di Popoff

Isabella Borghese nel corso di un evento con Erri De Luca
Isabella Borghese nel corso di un evento con Erri De Luca

Editoria in crisi? Resistere, ma passare all’attacco è l’obiettivo e il progetto di Book Media Events, l’agenzia di Isabella Borghese  a disposizione di editori e autori nel fornire servizio di ufficio stampa, organizzazione di tour ed eventi letterari, e di volta in volta, a seconda del libro studiare un piano promozionale rispondente al testo.

Il mondo dei libri negli ultimi dieci anni è cambiato così come di conseguenza l’attività dell’ufficio stampa. “Si pubblicano così tanti libri – dichiara Borghese – che in ogni casa editrice, l’addetto stampa interno, non può oggettivamente disporre, da solo, delle risorse necessarie per lanciare e promuovere nel modo più completo possibile, un libro in uscita”.

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La figura dell’addetto stampa esterno alla casa editrice, ormai, è diventata necessaria se pensiamo alla quantità di libri che vengono pubblicati – da qui nasce “il problema” – e al lavoro che si potrebbe fare su molti di questi. Ma dedicarsi ai libri, anche come addetto stampa significa conoscere del testo ogni possibile promozione, ogni canale che può consentirgli di raggiungere il pubblico più adatto e il maggior numero di lettori che ne consentiranno poi il passaparola.

Per Book Media Events giocheranno un ruolo importante i social, in modo particolare facebook, twitter, ma anche la piattaforma di flickr per le foto, di you tube per i contributi video e di instagram, un’applicazione e un social network ricco di gruppi di lettura.

“Il web – spiega Borghese –  è un elemento importantissimo oggi per la promozione dei libri, non è la seconda scelta, no, è assolutamente necessario il loro utilizzo, fa parte del lavoro e qualche volta, per determinati circuiti si rivela persino più utile”.

A differenza del cartaceo che raggiunge la massa di lettori in un giorno, poi dipende dalle pagine e dai giornali in cui è attuabile la recensione, l’intervista all’autore o la segnalazione, se si studia un piano stampa ad hoc, prestando attenzione agli orari, ai giorni in cui far girare i contenuti, il web ha una potenza enorme grazie alla condivisione dei contenuti degli stessi utenti del web, detti prosumer, che da consumatori diventano produttori di informazione. E’ il così definito viral marketing. Importantissimo per i libri.

“L’agenzia – aggiunge Borghese – presterà attenzione anche al mondo editoriale digitale, una realtà che va osservata per scoprire il suo bacino di utenza. Lavorerò con piccoli-medi editori, come ho sempre fatto, ma valuterò proposte della grande editoria e di autori. Non ho intenzione di mettere le mie competenze a servizio dell’editoria a pagamento perché i libri, come chi scrive, devono essere rispettati. Se un autore sceglie di pubblicare a pagamento non è da me che potrà rivolgersi.”

“Metterò a frutto nuove idee di promozione, e rispolvererò anche un mio vecchio progetto, Livres & Bijoux, che mi ha permesso attraverso gioielli handmade, mie creazioni, di promuovere libri. Sono convinta che bisogna trovare nuove strade per avvicinare le persone ai libri, fare in modo che se non hanno il tempo di andare in libreria i libro possano riceverli tramite altri canali.”  

Non è possibile tralasciare alcuni dati: nel 2015 sono sei su dieci gli italiani che non hanno letto un solo libro. In particolare: il 45,5% legge non più di 3 libri l’anno e solo il 13,7% legge più di un libro al mese.

“Dobbiamo porci il problema di questo – conclude – e cercare strade nuove per avvicinare i libri a nuovi lettori. Forse, chi lo sa, bisogna iniziare a pensare a dei veri e propri corsi di lettura, da affiancare ad altro. Le idee non mancano”.

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il logo del progetto Book Media Events

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