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Sì, ero al Rialto quando è stato liberato. Ero dalla parte giusta

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Denunciata per la “liberazione” del Rialto e per la riapertura del Valle. Sì, ho preso parte. E so da che parte stare: dalla parte delle donne e degli uomini che lottano per liberare i beni comuni

di Eleonora Forenza

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In ogni caso, nessun rimorso. Sono una militante che temporaneamente svolge la funzione di parlamentare europea. Credo che chi rappresenta le istituzioni debba stare dalla parte della giustizia, anche quando secondo “le autorità” non coincide con la legge. Sono stata denunciata per aver partecipato con altre e altri alla liberazione del Rialto a Roma, dopo lo sgombero avvenuto nelle scorse settimane. Nei mesi scorsi, sono stata denunciata per aver preso parte alla riapertura simbolica del Teatro Valle lo scorso giugno. Sì, ho preso parte. E so da che parte stare: dalla parte delle donne e degli uomini che hanno restituito il Rialto alla città di Roma in questi anni e portato avanti la battaglia per l’acqua bene comune. Così come dalla parte delle lavoratrici e dei lavoratori dello spettacolo che avevano reso il Valle un laboratorio culturale di importanza internazionale. A loro va il mio ringraziamento e tutta la mia solidarietà per la repressione che subiscono insieme ai tanti spazi liberati e ora minacciati di sgombero a Roma. Mi permetto di rilevare come la giunta romana del M5S, che usa a piene mani la retorica della “partecipazione dei cittadini”, sia stata finora protagonista di una serie di chiusure proprio degli spazi di partecipazione e di una concezione repressiva della legalità. La lotta non si arresta.

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