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Com’è finito il processo ad Alba Dorata

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Grecia, 13 anni di galera ai leader di Alba Dorata, ergastolo all’assassino del rapper antifascista Pavlos Fyssas

Una settimana dopo aver definito il leader e diversi ex parlamentari dell’Alba dorata “leader di un’organizzazione criminale”, i tribunali greci hanno pronunciato sentenze, tra cui 13 anni di carcere per il primo, Nikos Michaloliakos, e una condanna a vita per l’omicidio del rapper antifascista Pavlos Fyssas.

Il leader del partito neonazista Alba dorata Nikos Michaloliakos, negatore dell’Olocausto e ammiratore del nazionalsocialismo, è stato condannato mercoledì 14 ottobre a 13 anni di carcere dal Tribunale penale di Atene, che lo ha giudicato colpevole di aver guidato una “organizzazione criminale”.

Tra gli altri sei quadri del partito paramilitare, anche l’eurodeputato Ioannis Lagos, ex membro di Alba Dorata, rischia 13 anni di carcere. La sua immunità parlamentare sarà revocata dal Parlamento europeo, su richiesta della Grecia, una volta emesso il mandato di arresto.

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Il tribunale penale ha anche seguito le richieste del pubblico ministero condannando l’ex portavoce del partito Ilias Kassidiaris e l’eurodeputato Christos Pappas, il braccio destro di Michaloliakos, a 13 anni di carcere. Ha inflitto la stessa condanna ad altri due dirigenti di altri partiti condannati per “dirigere un’organizzazione criminale”: gli ex deputati Ilias Panagiotaros e Georgios Germenis.

Solo Artemis Matthaiopoulos, ex genero di Michaloliakos, è stata condannata a 10 anni di carcere, al di sotto delle richieste del pubblico ministero. Non sorprende che l’attivista dell’Alba d’oro Yorgos Roupakias, l’assassino del rapper antifascista Pavlos Fyssas, sia stato condannato all’ergastolo.

la manifestazione antifascista di una settimana fa, ad Atene. Caricata dalla polizia ellenica, infiltrata da sempre da elementi e gruppi nazi-fascisti
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