L’omaggio di Popoff all’attore che ogni studente avrebbe voluto avere come professore.
«Lo so che giunti al termine di questa nostra vita tutti noi ci ritroviamo a ricordare i bei momenti e dimenticare quelli meno belli, e ci ritroviamo a pensare al futuro. Cominciamo a preoccuparci e pensare: “Io che cosa farò? chissà dove sarò da qui a dieci anni?” Però io vi dico: “Ecco guardate me!” Vi prego, non preoccupatevi tanto, perché a nessuno di noi è dato soggiornare tanto su questa terra. La vita ci sfugge via e se per caso sarete depressi, alzate lo sguardo al cielo d’estate con le stelle sparpagliate nella notte vellutata, quando una stella cadente sfreccerà nell’oscurità della notte col suo bagliore, esprimete un desiderio e pensate a me. Fate che la vostra vita sia spettacolare».
Vogliamo ricordarlo così Robin Williams, con queste parole. Parole che pronuncia nel film Jack di Francis Ford Coppola e che ci fanno pensare a tutti i ruoli superbi, istrionici, buffi, commoventi che la sua poliedrica carriera di attore ci ha regalato.
Morto a sessantatré anni per un probabile suicidio, soffriva da tempo di depressione ed era in riabilitazione per abuso di alcol. Ma non è con queste poche informazioni sulle sue ultime ore di vita che ci lascia uno dei più grandi attori di Hollywood. Ci lascia con il personaggio di John Keating de L’attimo fuggente, di Peter Pan in Hook – Capitan Uncino, di Sean McGuire in Will Hunting, di Adrian Cronauer in Good MorningVietnam , di Mork nella serie televisiva Mork & Mindy e di tanti altri.
La fotogallery di Popoff con le citazioni più belle per ricordarlo.
Popeye – Braccio di ferro, regia di Robert Altman (1980)
«Una cosa che mi ricordo di papà è che mi prendeva e mi buttava sempre su per aria! Ma non era mai lì quando tornavo giù…»
Come ti ammazzo un killer, regia di Michael Ritchie (1983)
Good Morning, Vietnam, regia di Barry Levinson (1987)
«Goooood Morning Vietnaaaaam! Ehi, non è una prova questa, questo è rock-n-roll!»
L’attimo fuggente, regia di Peter Weir (1989)
«Carpe diem, cogliete l’attimo ragazzi, rendete straordinaria la vostra vita».
«Continuate a strappare, ragazzi! Questa è una battaglia, una guerra, e le vittime sarebbero i vostri cuori e le vostre anime. […] Armate di accademici che avanzano misurando la poesia: no, non lo permetteremo! Basta con i J. Evans Pritchard! E ora, miei adorati, imparerete di nuovo a pensare con la vostra testa, imparerete ad assaporare parole e linguaggio. Qualunque cosa si dica in giro, parole e idee possono cambiare il mondo».
«Sono salito sulla cattedra per ricordare a me stesso che dobbiamo sempre guardare le cose da angolazioni diverse. E il mondo appare diverso da quassù. Non vi ho convinti? Venite a vedere voi stessi. Coraggio! È proprio quando credete di sapere qualcosa che dovete guardarla da un’altra prospettiva. Anche se può sembrarvi sciocco o assurdo, ci dovete provare. Ecco, quando leggete, non considerate soltanto l’autore. Considerate quello che voi pensate. Figlioli, dovete combattere per trovare la vostra voce. Più tardi cominciate a farlo, più grosso è il rischio di non trovarla affatto. Thoreau dice “molti uomini hanno vita di quieta disperazione”, non vi rassegnate a questo. Ribellatevi! Non affogatevi nella pigrizia mentale, guardatevi intorno!»
Risvegli, regia di Penny Marshall (1990)
«Sappiamo solo […] che lo spirito dell’uomo è più forte di qualsiasi farmaco, e che questo spirito ha bisogno di essere nutrito. Il lavoro, il gioco, l’amicizia, la famiglia: sono queste le cose che contano, e noi l’avevamo dimenticato. Le cose più semplici.»
Hook – Capitan Uncino, regia di Steven Spielberg (1991)
«Io avevo paura perché non volevo crescere…perché tutti quelli che crescono prima o poi devono morire…».
Mrs. Doubtfire – Mammo per sempre, regia di Chris Columbus (1993)
«Potete farmi donna?»
Jumanji, regia di Joe Johnston (1995)
«Nella giungla dovrai stare… finché un cinque o un otto non compare…»
Piume di struzzo, regia di Mike Nichols (1996)
Jack, regia di Francis Ford Coppola (1996)
«Lo so che giunti al termine di questa nostra vita tutti noi ci ritroviamo a ricordare i bei momenti e dimenticare quelli meno belli, e ci ritroviamo a pensare al futuro. Cominciamo a preoccuparci e pensare: “io che cosa farò? chissà dove sarò da qui a dieci anni?” Però io vi dico: “Ecco guardate me!” Vi prego, non preoccupatevi tanto, perché a nessuno di noi è dato soggiornare tanto su questa terra. La vita ci sfugge via e se per caso sarete depressi, alzate lo sguardo al cielo d’estate con le stelle sparpagliate nella notte vellutata, quando una stella cadente sfreccerà nell’oscurità della notte col suo bagliore, esprimete un desiderio e pensate a me. Fate che la vostra vita sia spettacolare».
Hamlet, regia di Kenneth Branagh (1996)
Due padri di troppo, regia di Ivan Reitman (1997)
Harry a pezzi, regia di Woody Allen (1997)
Flubber – Un professore tra le nuvole, regia di Les Mayfield (1997)
Will Hunting – Genio ribelle, regia di Gus Van Sant (1997)
«La libertà è il diritto dell’anima di respirare, e se essa non può farlo significa che le leggi sono cinte troppo strette. Senza libertà l’uomo è una sincope».
Al di là dei sogni, regia di Vincent Ward (1998)
«Mi dispiace, piccola, ci sono delle cose che devo dirti e mi restano solo pochi momenti. Mi dispiace per tutto ciò che non potrò mai darti non ti comprerò mai un hamburger gigante a quattro piani, niente supermega. Non ti farò mai sorridere. Volevo soltanto invecchiare insieme a te come due vecchie tartarughe che ridono contandosi le rughe insieme, al capolinea, sul lago del tuo dipinto, quello era il nostro Paradiso. Abbiamo molto da perdere: libri, pisolini, baci e litigi o Dio ne abbiamo avuti di straordinari dei quali ti ringrazio e grazie di ogni gesto gentile. Grazie per i nostri figli per la prima volta che li ho visti e per avermi sempre fatto sentire orgoglioso di te. Per la tua forza, per la tua dolcezza per come eri e come sei per come ho sempre desiderato toccarti, Dio eri tutta la mia vita! E ti chiedo scusa per tutte le volte che ho fallito con te,specialmente questa».
Patch Adams, regia di Tom Shadyac (1998)
«Se si cura una malattia, si vince o si perde; ma se si cura una persona, vi garantisco che si vince, si vince sempre, qualunque sia l’esito della terapia».
Jakob il bugiardo, regia di Peter Kassovitz (1999)
L’uomo bicentenario, regia di Chris Columbus (1999)
«Come robot avrei potuto vivere per sempre, ma dico a tutti voi oggi, che preferisco morire come uomo, che vivere per tutta l’eternità come macchina».
«E quindi, per seguire il proprio cuore, uno deve fare la cosa sbagliata…»
Insomnia, regia di Christopher Nolan (2002)
«Per me questo è il momento peggiore della notte. Troppo tardi per ieri, troppo presto per domani!»
The Final Cut, regia di Omar Naim (2004)
House of D, regia di David Duchovny (2004)
The Big White, regia di Mark Mylod (2005)
Vita da camper, regia di Barry Sonnenfeld (2006)
Una voce nella notte, regia di Patrick Stettner (2006)
«Sono uno scrittore, da anni saccheggio la mia vita per ricavarne storie. Come una gazza ladra, tendo a prendere quello che luccica e poi a scartare quello che resta…»
Una notte al museo, regia di Shawn Levy (2006)
«Ogni viaggio……anche il più lungo…inizia sempre con il PRIMO PASSO….!!!»
L’uomo dell’anno, regia di Barry Levinson (2006)
«I politici assomigliano ai pannolini, bisogna cambiarli spesso e sempre per lo stesso motivo».
La musica nel cuore – August Rush, regia di Kirsten Sheridan (2007)
«È come se mi stesse chiamando. Solo alcuni di noi sentono? Solo alcuni di noi ascoltano».
Licenza di matrimonio, regia di Ken Kwapis (2007)
«Dicono che per provare un dolore simile al parto un uomo dovrebbe tirarsi lo scroto fin sopra la testa!»
Daddy Sitter, regia di Walt Becker (2009)
Big Wedding, regia di Justin Zackham (2013)
The Butler – Un maggiordomo alla Casa Bianca, regia di Lee Daniels (2013)
The Angriest Man in Brooklyn, regia di Phil Alden Robinson (2014)
Boulevard, regia di Dito Montiel (2014)
Nella campagna pubblicitaria natalizia del 2012 di Sky
Nella sit-com The Crazy Ones
Un’altra immagine de L’attimo fuggente
“Quale sarà il tuo verso?” da L’attimo fuggente
La lezione sull’anticonformismo da L’attimo fuggente
Ci lascia quel sorriso che avevano i nostri giorni più belli, quelli che ricorderemo sempre, imparando da qui a capire che la vita, a volte ti costringe a indossare per sempre un’ostentata allegria, quando invece è solo un trucco, un inganno da obbligare a sé stessi. Per tamponare tutto il resto, per credere che quella bestia oscura che ti divora dentro magari fa parte del copione. E invece no. Ciao Robin…
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Ci lascia quel sorriso che avevano i nostri giorni più belli, quelli che ricorderemo sempre, imparando da qui a capire che la vita, a volte ti costringe a indossare per sempre un’ostentata allegria, quando invece è solo un trucco, un inganno da obbligare a sé stessi. Per tamponare tutto il resto, per credere che quella bestia oscura che ti divora dentro magari fa parte del copione. E invece no. Ciao Robin…
An actor really unforgetable