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Il lago nero di Baotou. Video e foto

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Smartphone, tablet, pc: persino nei pannelli fotovoltaici ci sono terre rare, la cui estrazione provoca quantità di residui tossici, che finiscono nel lago di Baotou

di Mirna Cortese

Si trova in Cina, più precisamente nella città di Baotou, città prefettura della Mongolia Interna, il lago artificiale considerato il più tossico e pericoloso del mondo. E’ risultato dei residui che innumerevoli tubature sversano ogni giorno in questa immensa discarica a cielo aperto. In città è normale vedere persone con mascherine per proteggersi dalle esalazioni che girano veloci e avvelenano i polmoni. Gli ambulanti le vendono per 2 yuan ai passanti.

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Dal momento che il luogo ospita una quantità di minerali essenziali per l’alta tecnologia, si può dire che l’origine di questo inferno sulla Terra è l’avidità della società contemporanea verso i beni hi-tech.

Il lago iniziò a formarsi nel 1958 e continua ad estendersi. Questo è dovuto al fatto che per l’estrazione di terre rare vengono utilizzati prodotti altamente tossici come l’acido fluoridrico, l’anidride solforosa e l’acido solforico. Inoltre, per ogni tonnellata di terre rare estratte si producono 240 metri cubi di acque residuali acide e una tonnellata di residui radioattivi. Molti di questi elementi tossici vengono scaricati nel lago, come ben evidenziato dalle immagini del video.

Questa regione settentrionale della Cina è ricca di terre rare, i nome con cui si definiscono 17 elementi chimici della tavola periodica, da cui l’umanità ha sviluppato una grande dipendenza per le loro particolari proprietà (magnetiche, catalitiche, luminescenti ecc.). Per Xu Guangxian (ex presidente della Chinese Chemical Society, conosciuto come «il padre della chimica delle terre rare cinesi»), è stato accertato che la zona è contaminata dal torio, che emette radiazioni, e da altre sostanze tossiche, che rischiano di inquinare il Fiume Giallo, fonte d’acqua per 150 milioni di persone. Il torio può provocare leucemie e tumori a pancreas e polmoni.

Sono minerali che si trovano in quasi tutti gli apparecchi elettronici, dai telefoni cellulari, alle automobili, ai frigoriferi. John Kutsh, direttore della ong internazionale Thorium Energy Alliance con sede principale in Illinois, ha dichiarato all’agenzia di news sull’energia, Oil Prince, che questi elementi chimici rendono i metalli più forti, i generatori più efficienti, i telefoni cellulari più piccoli, gli apparecchi televisivi più sottili e i computer portatili più leggeri. Sono importanti per l’industria moderna tanto quanto l’energia.

“La prossima volta che il vostro telefono vibrerà pensate a noi, perché il piccolo motore di vibrazione contiene un magnete al neodimio,” afferma Costantino Karayannopoulos, presidente della nordamericana Molycorp, tra i principali produttori al mondo di ingegneria che utilizzano terre rare.

Ma è la Cina leader mondiale di produzione di terre rare. Solo a Baiyun-Obo, località mineraria sotto la giurisdizione della città di Baotou, si trova il 95% di tutte le terre rare del mondo, e ogni anno si producono circa 120.000 tonnellate di metalli rari.

Il paesaggio è desolante e ostile, casa e campi abbandonati, e numerose fabbriche che vomitano fumo. Non si vedono piantagioni né animali, è’ impossibile sopravvivere all’atmosfera tossica che circonda Baotou. E’ il costo del crescente consumo di smartphone, tablet e altri dispositivi intelligenti, a cui si aggiunge la profonda ironia per cui alcuni minerali estratti qui si usano per la tecnologia verde, come per i pannelli fotovoltaici, le turbine eoliche o le automobili elettriche.

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