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Fisco: la stangata di giugno

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Tra Tasi, Imu, Tari, Irpef, Irap, Ires e Iva, a giugno famiglie e imprese dovranno sborsare all’Erario 56 miliardi di euro

di Mirna Cortese

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Mese nero, quello di giugno, per quanto riguarda la pressione fiscale. Lo comunica uno studio della Cgia di Mestre secondo cui entro la metà di giugno, famiglie e imprese saranno chiamate a versare all’Erario e agli enti locali oltre 56 miliardi di tasse tra Imu, Tasi, Irpef, addizionali sulle persone fisiche, Irap, Ires, Iva e Tari. Altri 33,6 miliardi sono attesi con la scadenza del 16 luglio.

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In termini assoluti, l’imposta che graverà maggiormente sui bilanci delle aziende italiane sarà l’Ires (l’Imposta sui redditi delle società di capitali): secondo i calcoli effettuati dalla Cgia, il versamento del saldo 2014 e dell’acconto 2015 porterà nelle casse dello Stato 10,5 miliardi di euro. Altrettanto “impegnativo” sarà il versamento delle ritenute Irpef dei dipendenti e dei collaboratori delle imprese: queste ultime dovranno sborsare 10,4 miliardi di euro circa.

Per le famiglie, invece, l’impegno economico più oneroso sarà dato dal pagamento della prima rata della Tasi: dei 2,3 miliardi di euro attesi dai Comuni, i proprietari delle abitazioni principali dovranno versare complessivamente 1,65 miliardi di euro. Per calcolarne il gettito, l’analisi della Cgia ha fatto riferimento alle aliquote e alle detrazioni del 2014.

Nonostante però si parli di una delle principali scadenze fiscali dell’anno, secondo il segretario della Cgia, Giuseppe Bortolussi “ancora una volta cittadini e imprenditori sono chiamati ad operare in un quadro estremamente incerto”.

Per Tasi e Imu, ad esempio, i Comuni avranno tempo fino alla fine di luglio per deliberare le aliquote da applicare quest’anno. Pertanto, il prossimo 16 giugno gran parte dei contribuenti verseranno la prima rata della Tasi o dell’Imu sulla base delle disposizioni riferite al 2014 e solo con la scadenza di dicembre sapranno realmente quanto dovranno pagare.

Per quanto riguarda invece le scadenze del pagamento per la Tari (tassa sui rifiuti), i Comuni ora ipotizzato il versamento in 4 rate invece delle 2 attuali, e una di queste dovrebbe scadere a giugno.

Dall’analisi dei bilanci consolidati dei Comuni elaborati dall’Istat, la Cgia ha stimato che il gettito complessivo della Tari per l’anno in corso si aggiri attorno ai 7,6 miliardi di euro: pertanto, dividendo questo importo per 4, il gettito medio della Tari di ciascuna rata e’ stato valutato in complessivi 1,9 miliardi di euro.

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