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Capo militare ISIS addestrato in USA

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Excomandante della polizia del Tagikistan, colonnello Gulmurod Khalimov, addestrato in USA, in un fermo immagine del video con cui chiama a raccolta reclute per la jihad

In un video di 10 minuti il colonnello Khalimov, ex comandante delle forze speciali in Tagikistan, ora membro dell’ISIS, confessa di essere stato addestrato in USA

di Marina Zenobio

Excomandante della polizia del Tagikistan, colonnello Gulmurod Khalimov, addestrato in USA, in un fermo immagine del video con cui chiama a raccolta reclute per la jihad
Excomandante della polizia del Tagikistan, colonnello Gulmurod Khalimov, addestrato in USA, in un fermo immagine del video con cui chiama a raccolta reclute per la jihad

Il colonnello Gulmurod Khalimov, ex comandante delle forze speciali della polizia in Tagikistan addestrato negli Stati Uniti, è passato con l’Isis (o Daesh, in arabo). Lo testimonia un video di propaganda in cui Khalimov ne rivendica l’appartenenza e chiama a raccolta reclute per la jihad nella Siria di Bashar al-Assad. Per il quale neanche gli USA nutrono particolari simpatie.
La notizia è stata trasmessa ieri dalla CNN.

Nel video, rimosso da Internet, il colonnello Khalimov ammette di aver servito il Tagikistan come capo della polizia e che, in tre occasioni diverse, ha partecipato a programmi di addestramento per far fronte ad eventuali attacchi terroristici in USA. Uno di questi addestramenti è stato realizzato in Louisiana.

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Dal 2003 al 2004, il colonnello Khalimov ha partecipato a cinque corsi di addestramento di antiterrorismo negli Stati Uniti e in Tagikistan, attraverso il programma di di sicurezza antiterrorismo del Dipartimento di Stato statunitense. Lo ha confermato la stessa portavoce del Dipartimento USA, Pooja Jhunjhunwala

Un ufficiale statunitense ha spiegato alla CNN che Khalimov fu invitato in USA per potenziare le sue capacità nella lotta ai terroristi dell’ISIS, ai quali invece si è poi unito. In pratica è stato addestrato per rispondere a stati di crisi, gestione tattica di eventi speciali, formazione alla leadership tattica e azioni correlate.

“Ascoltate, porci americani, sono stato in USA tre volte. Ho visto come addestrate i vostri soldati ad uccidere i musulmani” afferma Khalimov in video parlando in russo. E poi aggiunge: “Voi insegnate ai vostri soldati come attaccare e sterminare l’Islam e i musulmani”.

Nella videoregistrazione l’integrante del Daesh racconta come, quanto visto durante le sessioni di addestramento, si è trasformato nel motivo per cui si è ribellato contro i suoi sponsor. Poi minaccia direttamente gli Stati Uniti: “Arriveremo fin nelle vostre case”.

Alla fine delle sue dichiarazione, Khalimov, vestito di nero e con un fucile da cecchino, mostra la sua destrezza, acquisita negli addestramenti negli Stati Uniti, sparando a un pomodoro ad una distanza di 22 metri.

Il programma di addestramento a cui partecipò Khalimov era gestito dal Blackwater Worldwide che, dal dicembre del 2011, è conosciuta come Academi, una compagnia militare privata statunitense fondata da Erik Prince, un ex-Navy SEAL, con sede in Virginia e con all’attivo numerose operazioni in Iraq e in Afghanistan.

Gli esperti americani sono preoccupati dalle dichiarazioni dell’ex comandante delle forze speciali della polizia in Tagikistan ora membro di Daesh, perché dimostrano che Khalimov ha tutte le informazioni interne sulla tattica disegnata dagli USA per combattere l’organizzazione terroristica, ed è più che probabile che le stia trasmettendo ad altri membri dell’ISIS.

Ma non è il primo caso di militari addestrati in Usa e poi finiti nelle fila dell’ISIS. E’ noto che diversi suoi membri, addestrati nel 2012 direttamente dalla CIA in Giordania, ora controllano grande parte dell’Iraq e della Siria. Come è noto che queste bande si sono trasformate nel pretesto, per Stati Uniti e suoi alleati, che l’anno scorso ha dato il via agli attacchi aerei contro questi paesi.

Se qualcuno aveva ancora dubbi sul fatto che l’ISIS non fosse un frutto avvelenato dell’Occidente, ha un altro elemento su cui riflettere.

Siamo riusciti a trovare alcuni frammenti del video su The Telegraph

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