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Cgil santifica Expo. Polizia ferma dirigenti dissidenti (video)

I dirigenti della minoranza Cgil fermati dalla polizia mentre manifestavano contro il direttivo confederale riunito nei padiglioni di Expo

di Francesco Ruggeri

Che la Cgil decida di tenere un direttivo nazionale dentro Expo è sembrato una beffa ad alcuni dirigenti della minoranza del sindacato che s’aggiunge al danno della kermesse milanese ai danni dell’ambiente e dei diritti del lavoro. Anche la Cgil, il più grande sindacato italiano, ha siglato, infatti,  l’intesa che consente il lavoro gratuito all’interno di quei padiglioni. Per questo quei dirigenti de “Il siindacato è un’altra cosa” hanno messo in scena un flashmob pacifico che la polizia non ha gradito. Eliana Como della Fiom, SergioBellavita (coordinatore nazionale dell’area)  e altri loro compagni sono stati fermati dalla polizia mentre manifestavano nel “decumano” dell’Expo per esprimere democraticamente il loro dissenso con la vergognosa e assurda decisione assunta dal vertice della Cgil di far svolgere l’odierna riunione all’interno dell’esposizione milanese.

“Expo è il luogo simbolo delle “grandi opere” che devastano il paese, che alimentano la corruzione, che regalano cifre colossali agli speculatori fondiari ed edilizi, è il luogo del lavoro gratuito santificato da un accordo sindacale, il sogno da sempre dei padroni, dello spionaggio contro i lavoratori, è l’emblema dell’ipocrisia di chi vuole trasformare anche la “lotta contro la fame” nel mondo in un’occasione di profitto e di potere. Expo è il distintivo nel mondo del presidente del consiglio Matteo Renzi, il presidente più antioperaio, antipopolare, antisindacale e antidemocratico della storia della Repubblica. Con la riunione di oggi la segreteria della Cgil condona a Renzi tutti i suoi atti passati (il Jobs Act, i tagli alla sanità, i tagli ai servizi locali, le “riforme” della scuola e della pubblica amministrazione – spiega in un comunicato Sinistra Anticapiotalista esprimento solidarietà già pochi minuti dopo il fermo – La Cgil deve protestare contro il fermo di suoi dirigenti che stavano esprimendo un loro dissenso in modo democratico e pacifico. Deve sospendere il direttivo e abbandonare i locali di Expo.

“E’ vergognoso che l’EXPO, palestra per aziende e istituzioni per ridurre i diritti dei lavoratori, sia diventata la sede scelta dalla Cgil per una riunione del suo organi dirigenti – dice anche Usb – E’ altrettanto vergognoso che si ricorra al fermo di polizia nei confronti di chi esprime il proprio dissenso”.

“Siamo stati rilasciati verso le 15 – spiega Eliana Como – dopo circa 3 ore in un posto di polizia dentro Expo. Siamo indagati per manifestazione non autorizzata e resistenza a pubblico ufficiale. Per ora nessuna denuncia. Lo striscione è stato sequestrato, sigh! Prima che arrivassero le forze dell’ordine, però, per circa mezz’ora, è rimasto aperto nel decumano (la strada principale di Expo) e abbiamo volantinato alle persone che passavano. Grazie a tutte e a tutti per la solidarietà!”.

Nicoletta Dosio, per il movimento No Tav, denuncia “il partito trasversale degli affari, che porta avanti i propri sporchi profitti ad Expo come al cantiere TAV di Chiomonte e negli innumerevoli cantieri delle grandi male opere, ha colpito ancora. Cinque compagne e compagni, militanti sindacali, che questa mattina, in dissenso con la scelta inaccettabile della CGIL di tenere dentro EXPO il direttivo nazionale, (proprio come il PD e la Confindustria) distribuivano volantini di critica e controinformazione nell’area Expo, sono stati malmenati e fermati dalla polizia, e si trovano tuttora in stato di fermo. Il movimento NO TAV che ben conosce, quotidianamente e sulla propria pelle, soprusi e repressione, è a fianco dei compagni fermati”. 

“Non è tempo – continua- di stare a vedere lo scempio di quella sovranità che dovrebbe appartenere al popolo e che è stata ridotta ad ostaggio del malaffare annidato più che mai nel cuore dello stato. La guerra all’uomo e alla natura, la mercificazione del presente e la negazione del futuro non possono essere un orizzonte né per noi né per chi verrà dopo di noi. Dobbiamo recuperare la ragione e la forza e lo possiamo fare solo col conflitto generalizzato e collettivo contro i padroni di sempre e i loro leccapiedi”.

«Ricordiamo che in Italia la Costituzione garantisce la libertà di manifestare – dice, solidarizzando con i sindacalisti, Paolo Ferrero, segretario Prc – ed è francamente intollerabile che la polizia invece che per difendere l’ordine pubblico venga utilizzata per reprimere il dissenso. La differenza tra uno stato democratico e uno stato di polizia dovrebbe rimanere chiara e invece è ogni giorno meno visibile, specie di fronte alle grandi opere costeose, inutili e dannose come l’EXPO e la TAV in Val di Susa».

4 COMMENTI

  1. Kein Wunder, la gente è amorfa, instupidita dalle promesse, smentite, proclami e anche i sindacati si stanno vendendo, in Germania esiste un solo sindacato, senza sfumature di colore ma solo una ideologia, proteggere i lavoratori, comunque il buon Civati, per i motivi di cui sopra, non ha raggiunto il quorum di firme, ma…….anni orsono Di Pietro raccolse un milione di firme ma la consulta bocciò il referendum, e Beppe Grillo, sempre anni orsono raccolse 400 mila in una mattinata…per cacciare i politici inquisiti e condannati, oltre che la richiesta di due mandati e basta….basta carriera politica…..no pasaran

  2. Al punto 5.4 relativo alle “Regole di accesso e permanenza presso l’esposizione universale” all’interno dei “Termini e condizioni dei biglietti di Expo 2015” viene fatta una lista lunghissima di cosa non è consentito introdurre. Vi risparmio il lungo elenco peggiore e più dettagliato che se si stesse salendo in aereo, ma quello che a noi interessa è questo: sono vietati striscioni, cartelli, stendardi orizzontali, banderuole, documenti, disegni, materiale stampato o scritto, contenenti propaganda a dottrine politiche, ideologiche o religiose e via di seguito…
    Al punto 5.5 fra le altre cose si vieta qualsiasi comportamento contrario all’ordine pubblico che possa, in qualsiasi modo, disturbare il regolare svolgimento dell’Esposizione, fra le varie attività è negata la possibilità di attività o proteste legate a sindacati.
    Al punto 5.6 si dichiara che comprando il biglietto si autorizzano i controlli di sicurezza includenti una limitata perquisizione personale, ispezione di bagagli o altri oggetti trasportati dal Detentore del Biglietto e non vado oltre per non tediarvi ma è ugualmente interessante comprendere cosa è Expo. Expo incarna il nostro futuro prossimo venturo. Una vera schifezza! Prepariamoci …

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