Stefano Fassina, candidato sindaco di Roma per Sinistra italiana, sconcerta gli alleati del Prc con un’uscita a sorpresa: «Se il Pd accorpa amministrative e referendum, sono pronto a ridiscutere l’alleanza»
di Checchino Antonini
Eppure, Fassina aveva iniziato il suo intervento al convegno ammettendo che i percorsi nelle città – Torino, Bologna, Napoli e Roma – dove Si e Prc partecipano alla medesima coalizione, sono «più ricchi di quello nazionale» che domenica prossima proclamerà la nasciya del nuovo partito.
Nel corso del suo intervento, in cui comunque ha esortato Rifondazione a sciogliersi per prendere parte al processo costituente di Sinistra italiana, ha ammesso che questo avviene «a secco», nella «debolezza delle mobilitazioni sociali» e nemmeno è «abbastanza plurale» visto che lui spera in un’iniezione di cattolicesimo democratico nella cosa che sta contribuendo a fondare. Ma in questo caso, ci si è chiesti in sala, chiederebbe al Vaticano di sciogliersi?