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L’autopsia su Brown: sei proiettili, di cui due alla testa, mentre aveva le mani alzate

L’autopsia di uno dei più celebri medici legali d’America è chiara: Brown è stato freddato da sei colpi di pistola, di cui due sparati in testa, mentre aveva le mani alzate. La rabbia dei neri del Missouri cresce. Il governatore dello Stato fa intervenire la Guardia nazionale. In favore del poliziotto killer si schiera il Ku Klux Klan.

 

di Franco Fracassi

Sei pallottole (ma forse sono otto), di cui due alla testa. La seconda autopsia non lascia dubbi. Il poliziotto ha freddato il diciottenne Michael Brown mentre aveva le mani alzate, scaricando l’intero caricatore della sua quarantacinque millimetri. «È stata un’esecuzione», ha dichiarato della famiglia Brown.

 

L’autopsia è stata fatta da Michael Baden, uno dei più celebri medici legali d’America, che aveva fatto parte anche dei collegi che esaminarono i cadaveri di Jfk e Martin Luther King.

 

Il poliziotto assassino si chiama Darren Wilson, ha ventotto anni e da sei porta la divisa (senza mai aver avuto un provvedimento disciplinare, ha precisato il capo della polizia di Ferguson Tom Jackson). Wilson non è stato ancora arrestato, perché secondo la polizia, non avrebbe fatto altro che reagire a un tentativo di aggressione fatto dal ragazzo nero. E per avvolarare questa tesi, la polizia ha pubblicato su YouTube un video nel quale si vede Brown entrare in un negozio e prendere per la collottola il proprietario (la polizia sostiene che abbia rubato sigarette per furto di sigarette per il valore di 48.99 dollari). Secondo Jackson, questo dimostrerebbe che Michael fosse un violento, «e quindi pericoloso».

 

Tesi che è stata smentita da molti testimoni oculari (ogni giorno ne escono di nuovi). Oltre al fatto che la famiglia afferma che il ragazzo che si vede nel filmato non sia Michael. Risultato: il negozio del video è stato assalito da una folla di duecento persone che l’avrebbero saccheggiato. Inoltre, l’atteggiamento reticente della polizia non ha fatto altro che far infuriare di più la comunità nera del Missouri, che dal 9 agosto protesta più o meno pacificamente. Una protesta che si allargata al resto degli Stati Uniti, coinvolgendo molte delle organizzazioni che si battono per il rispetto dei diritti civili.

 

E così, il governatore del Missouri Jay Nixon ha deciso di inviare a Ferguson la Guardia nazionale.

 

Come se non bastasse, ci si è messa anche la sezione locale del Ku Klux Klan, che ha deciso di finanziare le spese legali di Wilson, «perché questo episodio non è altro che l’ennesimo attentato alla libertà dei bianchi», ha dichiarato il Cavaliere del Nuovo Impero del Ku Klux Klan. «Wilson è un eroe. Abbiamo bisogno di più poliziotti come lui, che si battono contro lo strapotere dei neri e degli ebrei».

 

Ferguson si trova nella cintura urbana di Saint Louis, città che ha una lunga tradizione razzista. In passato il Missouri è stato uno degli Stati più segregazionisti.

 

I due terzi dei ventunomila abitanti di Ferguson sono neri. Ma si tratta di un’eccezione. L’area urbana di Saint Louis, che conta oltre un milione di abitanti, è abitata per il settanta per cento da bianchi.

 


La polizia di Ferguson, supportata dalla Guardia nazionale del Missouri, da quattro giorni non smette di sparare gas lacrimogeno sia sulla folla inferocita, sia sui dimostranti pacifici.

 


Questo video è stato pubblicato su YouTube dalla polizia di Ferguson. Mostra Michael Brown all’interno di un negozio di generi alimentari prima che riprendesse la strada di casa e venisse assassinato. Il video mostra Brown che prende per la collottola il proprietario del negozio. Secondo la polizia, avrebbe rubato qualcosa.

 


Alla messa celebrata in onore di Michael Brown nella locale Greater Grace Church hanno partecipato mille e trecento persone. Tra gli oratori, il cugino di Michael Ty Pruitt e il capitano della stradale del Missouri Ron Johnson, che ha chiesto scusa per il fatto di portare la divisa da poliziotto.

 


Con l’intervento della Guardia nazionale a Ferguson le forze dell’ordine hanno intensificato lancio di lacrimogeni.

 


Suggestive immagini notturne con la telecamera a infrarossi mostrano la polizia che spara sia le pallottole di gomma e che i lacrimogeni.

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