25 C
Rome
martedì, Ottobre 22, 2024
25 C
Rome
martedì, Ottobre 22, 2024
HomecultureGaza: sarà vera pace?

Gaza: sarà vera pace?

Siglato accordo per tregua duratura tra Hamas e Israele. Non tutte le richieste di Hamas però sono state accettate, se ne riparlerà il mese prossimo. Ma l’apertura dei valichi sarà immediata.

di Marina Zenobio

bimba con bandiera palestinese

In queste ore migliaia di palestinesi sono scesi nelle strade di Gaza per celebrare l’accordo per quella che si spera sia davvero una tregua duratura tra Hamas e Israele. E speriamo di non dover mai più pubbicare le drammatiche foto delle conseguenze dei bombardamenti sulla Striscia.

Circa due ore fa, prima dell’inizio del cessate il fuoco, un funzionario israeliano aveva confermato l’accordo tra le fazioni palestinesi e Tel Aviv, aggiungendo però che non tutte le richieste di Hamas sono state accettate: porto, aeroporto e rilascio dei prigionieri sono questioni – ha detto la fonte – che saranno discusse il prossimo mese. In sintesi l’accordo prevede lo stop agli omicidi mirati di leader di Hamas da parte di Israele, l’estensione della zona di pesca e l’apertura dei valichi di frontiera

A dare l’annuncio dell’entrata in vigore dell’accorso di cessate il fuoco, il presidente dell’Anp Mahmūd Abbās in un messaggio televisivo, in cui ha ringraziato l’Egitto, il Qatar e il segretario di Stato Usa Kerry.

Il Ministero degli Esteri egiziano ha fatto sapere che l’apertura dei valichi per Gaza sarà immediata “per permettere l’ingresso urgente di materiale da ricostruzione e aiuti umanitari per la popolazione civile”. Immediata anche l’estensione della zona di pesca a 6 miglia nautiche (seppure gli Accordi di Oslo firmati nel ’94 tra Olp e Israele ne prevedano 20).

palazzo-gaza

E mentre Hamas celebra l’accordo come una “vittoria della resistenza”, scrive uno dei leader dell’ufficio politico, Abu Marzouq, su Twitter, il gabinetto di sicurezza israeliano riporta una seria spaccatura i ministri in merito all’accordo di cessate il fuoco: il ministro degli Esteri Lieberman, il ministro dell’Economia Bennett e quello della Sicurezza Pubblica Aharonovitch si sono opposti alla tregua, ma il premier Netanyahu ha approvato la proposta senza far votare il gabinetto.

Col prolungarsi del conflitto con Hamas il sostegno al premier israeliano Benyamin Netanyahu per la conduzione delle operazioni militari e’ crollato. Ha toccato l’82 per cento il mese scorso con l’inizio delle operazioni terrestri a Gaza; la settimana scorsa, quando era in vigore un fragile tregua, era calato al 55%. Negli ultimi giorni, con la ripresa massicci lanci di razzi da parte di Hamas su Israele – secondo quanto riferito dalla tv Canale 2 – è arrivato al 38 per cento.

L’accordo è entrato in vigore nel 50° giorno di un conflitto che ha ucciso 2.130 palestinesi, la maggior parte civili, distrutto migliaia di case e di edifici in tutta Gaza, trasformando in sfollati 1,7 milioni di abitanti la Striscia. Da parte israeliana sono stati uccisi 64 soldati e cinque civili.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Ultimi articoli

Teatro d’evasione, undicesima stagione per le Donne del Muro Alto

La compagnia guidata da Francesca Tricarico esordisce al MAXXI per la Festa del Cinema di Roma. Domenica 20 ottobre, alle ore 16.00

Francia anni ’70, il mistero del “profeta rosso”

Storia di una "setta" maoista nel libro di una sociologa che Mediapart ha intervistato [Mathieu Dejean]

Il diario di un soldato di leva russo ai confini della guerra

“Esercito e confine del cazzo": la vita quotidiana in divisa, a Kursk, in un taccuino trovato in una postazione militare [Pierre Alonso]

Nè giustizia sociale, né climatica: ecco il piano di Draghi

Rapporto Draghi: l'ultimo lifting al progetto europeo. I rimedi proposti sono gli stessi del passato [Martine Orange]

Gaza: dopo la polio, il rischio è la carestia

Continua la campagna vaccinale ma Gaza registra “estrema carenza di cibo e esaurimento delle capacità di far fronte alla situazione”