Non solo una voce del sud, una voce del mondo ci ha lasciato. Pino Daniele è morto questa notte colpito da un infarto. Aveva 59 anni
di Mirna Cortese
Napul è. Correva l’anno 2011, Pino Daniele e Eric Clapton insieme sul palco dello stadio di Cava dei Tirreni duettano i loro maggiori successi, una fusione di stili ed esperienze . Un anno prima Pino Daniele era stato l’unico ospite italiano al Crossroads Guitar Festival organizzato proprio da Eric Clapton.
L’unicità di Pino Daniele, la capacità di fondere la sua anima napoletana con il rock, il blues, il jazz con sonorità etniche, hanno fatto di lui un musicista e cantante amato non solo in Italia ma in tutto il mondo. Amato e ricercato dai grandi della musica internazionale, sempre pronti a collaborare con lui. I primi, nel 1982, sono il bassista statunitense Alphonso Johnson e il sassofonista di origini afro-cubane Wayne Shorter per l’album Bella ‘mbriana
La sua sete di sperimentare e fondere lo conducono su sentieri sempre nuovi. Nel 1980 apre il concerto milanese di Bob Marley, prende parte ai festival jazz più prestigiosi, si esibisce a Cuba, in Canada, a Parigi. Il suo incontro con il musicista statunitense Richie Havens diventa, nel 1986, un altro album di successo in Italia, Common Ground. I suoi tour in Europa e in Francia confluiscono nel disco ….. Bonne soirèe dell’87, dove si aggiungono le contaminazioni dell’arab rock. L’album Che Dio ti benedica del ’93, contiene due pezzi scritti e prodotti da Chick Corea. E ancora le collaborazioni con Pat Metheny, il percussionista Carol Steel, Noa.
Nel 1998 esce The best of Pino Daniele Yes I know my way, una raccolta con i primi vent’anni di carriera che vede la partecipazione di Jim Kerr dei Simple Minds. Nel 2013 è il primo italiano a suonare nel tempio della black music americana l’Apollo Theatre di New York dove registra il tutto esaurito.
L’amicizia con Massimo Troisi
Pino Daniele aveva seguito la carriera di un altro indimenticabile, Massimo Troisi, fin dagli anni del Teatro Off, a San Giorgio a Cremano. Non è un caso che tre film di Troisi hanno la musica di Pino Daniele, sin da Ricomincio da tre. Quel film non fu però la prima colonna sonora del musicista partenopeo. Già nel 1978, un anno dopo a pubblicazione dell’album Terra mia aveva composto le musiche per una commedia partenopea di Corbucci, La mazzetta, con Nino Manfredi.
Per l’amico Trosi, Pino Daniele avrebbe composto altre due colonne sonore, per Le vie del signore sono infinite e, soprattutto, Pensavo fosse amore e invece era un calesse, per il quale compose la celebre canzone Quando di cui Troisi rimase entusiasta.
Il ricordo dell’amico James Senese
James Senese, uno dei “lazzari felici” di Pino Daniele, l’amico di una vita, uno dei più grandi interpreti musicali del “Neapolitan Power”, che lo ha accompagnato nell’ultimo tour in cui Pino Daniele stava riportando Nero a metà negli stadi e nei palasport, lo ricorda così: “ Pino era una parte di me e io una parte sua. Ci siamo conosciuti quarant’anni fa. Lui ha fatto parte del mio gruppo, Napoli Centrale. C’è stata subito simpatia tra me e lui e da quel giorno non si siamo più lasciati. Credo che non nascerà un altro Pino perché Pino, a livello di sentimenti, ha dato alla nostra città, a Napoli, dei sentimenti forti, puri. Ma non solamente a Napoli, al mondo. Pino ha scritto delle cose molto difficile da scrivere. Ci siamo salutati all’ultimo dell’anno, m’ha detto guagliò statt bbuono, ci vediamo al prossimo concerto…”.