30.6 C
Rome
sabato 27 Luglio 2024
30.6 C
Rome
sabato 27 Luglio 2024
HomecultureIl pianerottolo delle vite parallele

Il pianerottolo delle vite parallele

L’uomo d’affari e l’uomo dal passo necessariamente lento

di Carmelo Albanese

maxresdefault

Nello stabile in cui abito, ogni mattina si alzano, tra gli altri, due signori della stessa età. Abitano sullo stesso piano.

Uno è un uomo per così dire, d’affari. Si alza alle cinque per motivi di lavoro. Gli capita spesso di dover andare all’aeroporto. In quei casi, vale a dire quasi sempre, scende a scapicollo le scale per raggiungere velocemente l’automobile ed arrivare puntuale al check-in. Poi via verso Milano. Dove lo attendono, come fossero una cambiale eternamente inevasa, riunioni molto importanti. Dalla velocità con la quale le raggiunge, direi decisive per le sorti dell’umanità.

Sempre alle cinque, minuto più minuto meno, si alza nell’appartamento davanti al suo, un altro signore. E’ affetto da una malattia invalidante che gli rende quasi impossibile camminare.

Quando il primo è già arrivato all’aeroporto di Malpensa, il secondo è appena arrivato al portone. Lo apre sempre con non poche difficoltà e lentamente raggiunge: prima il giornalaio, poi la panchina del parco. All’ultima ora utile per il pranzo, vale a dire verso le 14 e 30, minuto più minuto meno, raggiunge il bar adiacente al parco per consumare un pasto che ormai il barista gli lascia pronto in una consuetudine inalterabile. Con il barista scambiano frequentemente commenti sulla politica, o su qualche altro argomento a caso, preferibilmente di natura filosofica generale, o economica. I loro discorsi si protraggono sempre fin verso le 16.30.

A quell’ora, l’uomo d’affari è di nuovo all’aeroporto di Malpensa per il rientro a casa.

Non di rado, dopo aver pranzato al solito bar e prima di ritornare a casa, l’uomo dal passo necessariamente lento, va a farsi prescrivere una ricetta dal medico di famiglia.

Verso le 18.30/19, è di nuovo al portone; che riapre con la solita fatica, per tornare nella sua abitazione.

Qualche volta, nei pressi del portone, o direttamente sul pianerottolo, mentre prova ad aprire la porta con una chiave che cerca sempre per ore tra mille altre, gli capita di incontrare l’uomo d’affari, che rientra da Milano proprio verso quell’ora.

Si salutano sempre con ampi sorrisi prima di chiudere le rispettive porte di casa.

Si lasciano così alle spalle, nello spazio di qualche metro, due giornate e due vite incredibilmente differenti e distanti, ma vissute in parallelo nello stesso arco di tempo.

Ogni volta che mi capita di vederli, o di pensare a loro, mi viene in mente il principio della relatività di Einstein.

 

leggi anche su https://carmeloalbanese.wordpress.com/2015/03/21/il-pianerottolo/

 

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento, prego!
Inserisci il tuo nome qui, prego

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Ultimi articoli

Una cinepresa puntata sulle banlieue in rivolta

La guerra civile che avanza. L'arte per leggere le eterotopie delle banlieu parigine [Luca Cangianti]

Dietro lo stallo del Nuovo Fronte Popolare, due strategie opposte

Francia, la sinistra è lacerata su un governo destinato a durare poco. I socialisti stanno inviando segnali di apertura al campo macronista [Mathieu Dejean]

E’ sbagliato tifare per la Nazionale? Noi compagni e il calcio

Europei: football, politica e società. Uno sguardo con gli occhi di un socialista inglese [Dave Kellaway]

Francia, la gauche in stallo, cresce l’impazienza popolare

Duello Ps-LFI per chi guiderà il governo del NFP. Ma intanto Macron punta a dividerlo. Se resisterà sarà solo per la pressione dei movimenti

Il passepartout del sionismo

L'accusa di antisemitismo e altre sfumature retoriche per negare le responsabilità di Israele nel massacro di Gaza