Sei verbi contro la stupidità

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Cortellessa dialoga con Siti

Li propone Alfabeta, un programma della domenica culturale su Rai 5. Da amare a combattere, come cambia l’oggi. Stasera Andrea Cortellessa declina la voce spendere

Cortellessa dialoga con Siti
Cortellessa dialoga con Siti

di Maurizio Zuccari

«La rappresentazione della società contemporanea che vi propongono i giornali, la tv, i discorsi dei politici, le scienze economiche, la stessa scuola, l’università, sono soltanto contraffazioni della realtà, elaborate a uso e consumo delle classi dominanti. È la funzione che svolgono quotidianamente le dottrine neoliberali. E guai se uno osa contraddirle». A dirla così non è un neoteorico del marxismo, magari figlio della Scuola di Francoforte, ma Luciano Gallino. Professore emerito della facoltà di sociologia a Torino, già a capo del servizio studi dell’Olivetti ai tempi in cui direttore del personale era nientemeno che Paolo Volponi, il sociologo di simpatie vendoliane si esprime così nell’ultima sua fatica letteraria: Il denaro, il debito e la doppia crisi (Einaudi, 200 pagine, 18 euro). Dove tesi centrale del suo argomentare è: «Abbiamo visto scomparire due idee e relative pratiche che giudicavamo fondamentali: l’idea di uguaglianza e quella di pensiero critico. Ad aggravare queste perdite si è aggiunta, come se non bastasse, la vittoria della stupidità».

A fare da barriera alla vittoria della stupidità, più pericolosa del banditismo secondo gli enunciati di un economista distante anch’esso anni luce dal marxismo nel suo attualissimo Allegro ma non troppo, Carlo Maria Cipolla, una trasmissione Rai di nuovo conio. Alfabeta, ogni domenica sera su Rai 5 – non a caso il canale culturale della tv pubblica – si propone di controbattere all’assenza di pensiero critico e al dilagare della stupidità proprio attraverso il (quasi) vetusto strumento televisivo. Sei parole chiave per altrettante puntate sono declinate a più voci e letture corali, in una produzione firmata Boudu e nata dalle costole dell’omonima rivista Alfabeta2: amare, spendere, giocare, combattere, usare e creare. Stasera è la volta della seconda puntata, sul tema echeggiato da Gallino nel suo saggio, il denaro.

Dopo avere esplorato nella prima puntata il verbo Amare, da Saffo alle unioni civili, Alfabeta rivolge la sua attenzione a un vocabolo (ancora?) cruciale del consumismo. Chiusa l’epoca della spesa facile & felice, nel neoliberismo dominante il denaro resta un dio invisibile, onnipotente – il nuovo sole, per dirla con le parole del compianto Sebastiano Vassalli – e vendicativo verso una maggioranza che, nel tentativo di non farsi sommergere, ricorre al debito nelle sue innumerevoli forme. Un meccanismo a cui è non è facile sfuggire, dichiarano gli autori della trasmissione – Nanni Balestrini e Maria Teresa Carbone, insieme al critico letterario Andrea Cortellessa – pena l’esclusione da una società dove la paura di non avere né potere investe ogni stagione della vita.

A far da Caronte in questa traversata del contemporaneo lo stesso Cortellessa che entra nelle contraddizioni del termine con uno sguardo alle forme di opposizione alla pulsione verso la spesa, mettendo in primo piano nuove pratiche di mutuo soccorso e di solidarietà. E lo fa, come di consueto, chiacchierando con un pugno di ospiti, i filosofi Elettra Stimilli e Toni Negri, l’economista Andrea Fumagalli, il sociologo Lelio Demichelis e con l’ausilio delle letture degli scrittori Giorgio Falco e Lidia Riviello. Stasera alle 22.15 e durante la settimana in varie repliche (vedi sotto). E dopo aver dato un’occhiata alla borsa della spesa, magari alternativa, appuntamento con le altre parole cardine dell’oggi: giocare e combattere, usare e creare. Tra gli interlocutori del programma Umberto Eco, Luisa Muraro, Massimo Recalcati, Achille Bonito Oliva, Carolyn Christov-Bakargiev, Marc Augé, Gilberto Gil, Gianni Clerici, Marco d’Eramo, Walter Siti, Aldo Nove, Giulia Niccolai. Buona visione.

www.mauriziozuccari.net

PIANO DIFFUSIONE DELLE PRIME PUNTATE E DELLE REPLICHE

SPENDERE

18/10/2015    22:10

22/10/2015    16:40

24/10/2015    09:15

25/10/2015    13:25

GIOCARE

25/10/2015    22:05

29/10/2015    16:25

01/11/2015    13:25

COMBATTERE

01/11/2015    22:15

05/11/2015    16:10

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Maurizio Zuccari
Giornalista e scrittore, è nato il primo novembre 1963 a Poggio Mirteto, in Sabina, e vive a Roma. Dopo l’alberghiero a Rieti e la leva come ufficiale di complemento a Firenze, si è laureato in scienze politiche alla Sapienza di Roma (Comunismo e titoismo, con Pietro Scoppola, 1994) e si è specializzato in scienze della comunicazione (Il consenso videocratico: masse, media e potere nella transizione dalla partitocrazia alla telecrazia, con Mario Morcellini, 1996). Ha scritto su Paese Sera, il Manifesto, Diario, Medioevo, Archeo, Ragionamenti di Storia (dove ha provato, grazie a documenti inediti, l’uso dei gas da parte dell’esercito italiano nella guerra d’Etiopia). Ha ideato e diretto il mensile Cittànova (1996-97). È stato caporedattore dei periodici d’arte Inside Art e Sofà (2004-2014). È opinionista sul quotidiano Metro e su Agi. Ha pubblicato il Dito sulla piaga. Togliatti e il Pci nella rottura fra Stalin e Tito, 1944-1957, Mursia, 2008. Con questa casa editrice è uscito il romanzo fantastorico Cenere (2010), primo di una trilogia sul mito. Sito www.mauriziozuccari.net.

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