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Centocelle, miracolo al contrario: una Spa al posto di un parco

Centocelle (Roma), a pochi metri da dove è andata a fuoco la Pecora Elettrica, i salesiani progettano di trasformare un parco in una Spa

di Giorgio Coluccia

Alcuni cittadini e cittadine residenti in Via Castore Durante ci hanno contattati per segnalarci ciò che sta avvenendo da qualche mese alla fine della via in cui abitano. Questa via si trova a ridosso dell’ex Forte Prenestino ed è chiusa da un parco naturale alberato ed abitato da numerose specie di volatili che concorre a rendere meno inquinata la zona ed a tutelare la vita dei cittadini che sono già vessati dalla vicinanza con le trafficatissime Via Prenestina e Via Palmiro Togliatti. Questa persone ci vogliono raccontare ciò che sta avvenendo proprio nella zona adiacente la fine di Via Castore Durante e di proprietà del Borgo Ragazzi Don Bosco dei Salesiani che temono porterà ad uno stravolgimento della loro vita quotidiana e ad un peggioramento significativo del quartiere.

Procedendo con ordine partiamo dal racconto dei fatti certi e documentati.

Nella zona che va dal “Forte Prenestino” alla via Prenestina Vecchia da un lato, Via Castore Durante dall’altro, vi è la Casa Salesiani Borgo Don Bosco, proprietà ecclesiastica,  detenuta  dagli anni ’50, acquistata poi  nel 1991, dal Demanio dello Stato, con un rogito  trascritto nel 1998. Cosa sta avvenendo adesso, in sintesi, non è dato di sapere esattamente perché sono stati fatti degli accertamenti in via ufficiale nell’ufficio delle entrate e ciò che è stato trovato nei documenti ufficiali è un atto del 14 marzo 2017 con il quale la “Casa salesiana di San Giovanni Bosco denominata Borgo Ragazzi Don Bosco” fa un’operazione, che è permessa dal 2014 con il decreto sblocca Italia, in cui si parla di concessione del diritto di godimento di un immobile in conto di vendita futura. In pratica il Borgo Ragazzi Don Bosco ha dato tutta la parte del complesso sportivo, a cui si accede da via Prenestina vecchia, quindi i locali della piscina, degli spogliatoi; tale contratto aveva una durata di 18 mesi, termine ormai  scaduto da un anno e prevedeva la possibilità per i conduttori di realizzare interventi di ristrutturazione. L’area verde adiacente alla fine di Via Castore Durante, non è menzionata nel contratto, così come il vicino campo di calcio, chiaramente non si può sapere se ci sono in atto dei preliminari riguardanti tale parte in quanto essi non sono trascritti se non in casi eccezionali. Questi sono dati certi inconfutabili, ad essi si affiancano una serie di notizie informali che si sono susseguite negli ultimi mesi. Partiamo con  la denuncia di alcuni abitanti negli appartamenti confinanti e con affaccio sul parco che vedendo movimenti di camion e macchine per sbancare il terreno e tracciare una strada sino alla posa dell’asfalto hanno provveduto a scattare delle foto anche perchè in questi mesi si è avuto un certo andirivieni su via Castore Durante di mezzi pesanti e persone estranee, non residenti nella via o collegate con residenti; la via in questione, nel solo tratto finale è strada privata. Al susseguirsi  degli interventi, non sono mancati atteggiamenti velatamente intimidatori nei riguardi di quei residenti che, fotografavano  i lavori.

Alla richiesta di spiegazioni sono state date varie risposte; c’è chi si è sentito dire che si stava lavorando per l’edificazione di una SPA, Centro Benessere; ad alcuni, invece, è stato detto che si lavorava per costruire una rotatoria per consentire l’inversione di marcia delle automobili che transitano su via Durante, chi, ancora, si è sentito dire che vorrebbero fare un parco per bambini. Queste sono le risposte fornite ai residenti che chiedevano ai responsabili dei lavori che accedevano al parco attraverso un cancello posto nel muro di cinta che chiude la strada privata e che era stato costruito per consentire vie di fuga o di accesso di vigili del fuoco e quant’altro solo in caso di emergenza e quindi non può essere usato come accesso al parco senza il preventivo consenso degli abitanti proprietari. Alcuni residenti, invece, hanno chiesto spiegazioni direttamente ai prelati che gestiscono il Borgo Ragazzi Don Bosco e si sono sentiti rispondere che loro hanno venduto e quindi non sanno ciò che sta accadendo. Ciò è evidentemente falso in quanto non risulta registrato alcun atto di compravendita e per cui sino a che non c’è la formalizzazione della cessione i gestori del Borgo Ragazzi Don Bosco sono ancora ufficialmente proprietari e quindi responsabili di ciò che accade

Sino a questo punto gli intervistati ci hanno parlato di ciò che sta avvenendo e di ciò che è formalmente rilevabile ora essi ci esprimono dei dubbi che non sono suffragati da prove documentarie, ma sono sostenuti da numerose notizie informali. Da ciò che si dice sembra che i gestori del Borgo Ragazzi Don Bosco abbiano difficoltà a gestire l’intera proprietà acquisita dal Demanio negli anni 90 ,ma gestita dagli anni 50 ; i capannoni e le opere realizzate al tempo , contengono probabilmente amianto. Il problema è che con i lavori che stanno facendo, i residenti hanno notato anche il transito di muletti che, hanno scaricato materiale edilizio di risulta in più punti del prato già menzionato ; in ogni caso, non sono stati visti mezzi delle aziende  preposte allo smaltimento di rifiuti, ordinari e non.

In relazione al parco in questione gli intervistati ci fanno notare che su uno dei lati estremi opposti al confine con le abitazioni di via Castore Durante, sono presenti, ed ancora fruibili, i tradizionali cunicoli ( fosso del forte Prenestino ) che servivano come via di fuga dalle fortificazioni (non dimentichiamo che l’area di cui stiamo parlando è proprio alle spalle del “forte prenestino”), e purtroppo essi sembra che siano attualmente usati dagli spacciatori di stupefacenti. A supporto di ciò, ci dicono che nel 2006 in quel luogo fu fatto un intervento in grande stile delle forze dell’ordine per sgominare quello che era considerato “un fortino della droga”. Questo episodio ed altri di cui si narra in giro legati a quel luogo, lascia perplessi gli intervistati sul fatto che quel terreno e quegli immobili siano stati ceduti dal demanio a privati senza prima bonificarli e renderli non atti a traffici loschi.

Tornando alla questione attuale, si sottolinea che la proprietà del prato è formalmente e sostanzialmente del Borgo Ragazzi Don Bosco, mentre  i lavori li stanno realizzando dei privati ; non è noto invece  chi abbia richiesto permessi ed autorizzazioni per la realizzazione degli interventi.

L’ ultimo spunto che ci forniscono riguarda il piano regolatore del comune di Roma risalente al 2018 nel quale tutta l’area di cui stiamo parlando e catalogata come “verde e servizi privati”.

Gli abitanti di via Castore Durante hanno condiviso questa problematica con la “Libera Assemblea di Centocelle” che per il 12 dicembre ha indetto la terza passeggiata di autodifesa popolare a Centocelle con lo slogan “Combatti la paura, difendi il tuo quartiere”, partita da Piazzale delle Gardenie alle 18,30 per raggiungere la sede del Municipio all’incrocio tra via Prenestina e Viale Palmiro Togliatti passando per i luoghi simbolo dell’attacco, di questi ultimi tempi,  alla qualità della vita del quartiere ed anche da via Castore Durante proprio a sostenere la richiesta degli abitanti per la preservazione del parco.

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