Nel primo anniversario della proibizione nucleare non c’è molto da festeggiare [Angelo Baracca]
Dear all, oggi è il primo anniversario dell’entrata in vigore della proibizione nucleare.
Dopo più di 40 anni di impegno costante contro le armi nucleari e i programmi nucleari (in)civili sono giunto a una conclusione molto drastica, che qualcuno di voi potrebbe legittimamente non condividere, ma della quale mi sono incrollabimente convinto.
Homo, che si è con somma superbia autodefinito Sapiens e la sola specie vivente che ha avuto invece preparato i mezzi per il proprio auto-annientamento!
Mi sono definitivamente convinto che la scelta di sviluppare la tecnologia per sfruttare l’energia racchiusa nel nucleo dell’atomo ha costituito il più grande errore della presunzione umana: errore capitale e irreversibile avendo prodotto quantità colossali di residui nucleari che rimarranno estremamente pericolosi per decine o centinaia di migliaia di anni, e sopravviveranno presumibilmente all’esistenza stessa della società umana. Nessun paese ha realizzato, in più di 70 anni un deposito finale per i residui nucleari [feci una rassegna circostanziata e documentata 5 anni fa], i danni dell’era nucleare erano stati valutati dalla grande Rosalie Bertell in 1 miliardo 200 milioni, 20 anni fa, quanti saranno ora? Anche se fosse una sopravvalutazione, le valutazioni dall’altra parte sono sicuramente sottostimate, basti pensare alla sottovalutazione delle piccole dosi.
Si badi bene, non dico che sia stato un errore la ricerca, lo studio delle proprietà del nucleo atomico, che ha dischiuso orizzonti scientifici e conoscitivi che hanno rivoluzionato radicalmente le nostre conoscenze: ma non c’era bisogno di sviluppare invece la tecnologia per estrarre e utilizzare le enormi energie racchiuse nei nuclei, fra l’altro in primis per fini bellici (le applicazioni che io chiamo comunque «incivili» vennero più tardi). Ma non c’era nessun bisogno di sviluppare l’energia del nucleo.
Aggiungo una considerazione sul TNP. È verissimo che non vi è conflitto fra TNP e TPNW, il quale ha portato a compimento l’Art. IV. Tuttavia sono convinto che, dopo più di 70 anni e 10 Conferenze del Riesame, sia assolutamente necessario arrivare alla conclusione che il TNP è stato una mistificazione, un vero specchietto per le allodole, dietro il quale gli stati nucleari non solo non hanno mai ridotto la minaccia, ma da più di 10 anni hanno ripreso la modernizzazione di tutti gli armamenti nucleari con investimenti di trilioni (!) di dollari! Credo che sia giunto il momento per gli stati parte del TPNW di assumere una posizione molto decisa: la minaccia, per lo meno, di uscire tutti dal TNP, denunciandone l’imbroglio.
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