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Arte contro cultura

A Genova, il Festival Testimonianze Ricerca Azioni, giunto alla sua 14a edizione

Sabato pomeriggio in centro, per un appuntamento con i 9 stadi di decomposizione di una donna. Che, insomma, detto così non pare così attraente ma se  si tratta di una performance  della giapponese Yuki Kaseki, ispirata al Kusōzu come forma d’arte che metaforizza  la contemplazione buddista dell’impermanenza dell’esistenza, vale la pena di accompagnarla nei suoi 9 passi verso la polvere  (9 steps to dust).  E le convulsioni del suo corpo sul pavimento di marmo gelido della Sala del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale a Genova valgono un memento mori a una città già proiettata nella bulimia di shopping delle incombenti festività natalizie.

AKROPOLIS 23 – Apocatastasi_Roberta Campi e Giulia Franzone_ph Clemente Tafuri

Nella stessa giornata era stata l’italiana Alessandra Cristiani con LINGUA_DA CLAUDE CAHUN, con la sua riflessione in prima assoluta sulla relazione fra arte e corporeità, a  trascrivere sulla sua pelle con un pennello  intinto di inchiostro nero, parole come Senso, Segno, Eros, Tatto, Desiderio…  Porgendo poi il pennello agli spettatori e invitandoli a evocare essi stessi tutte quelle parole mute, vergate  a inchiostro invisibile sui nostri corpi, veicoli di carne e sangue del nostro essere nel mondo. Uscendo infine dalla scena per sedersi tra loro e contemplare lo spazio vuoto,  riempito unicamente  dalla traccia luminosa della sua stessa assentazione. E vengono in mente i versi di Friedrich Holderlin: “Un segno siamo, che nulla indica…”.

 

AKROPOLIS 23 – guido_mencari_rovereto_oriente_occidente

Un’attenzione alla danza giapponese butō che ha pochi eguali in Italia  e che è diventato ormai un appuntamento fisso del Festival TESTIMONIANZE RICERCA AZIONI, giunto alla sua 14a edizione.  Che in 12 giorni di spettacoli ha allestito  un palinsesto di eventi tra danza, teatro, performance, circo, cinema, musica, libri  e incontri, principalmente nel ponente del capoluogo ligure. Come  a Villa Bombrini, nella delegazione (ex) industriale di Cornigliano, con  lo straordinario teatro di burattini per adulti di Gigio Brunello, che con BEATI I PERSEGUITATI A CAUSA DELLA GIUSTIZIA PERCHÉ DI ESSI È IL REGNO DEI CIELI mette in scena  un dialogo tra Gesù Nazareno e Pinocchio incarcerati  in uno spazio ristretto, separati e vicinissimi a un tempo, in un dialogo serrato. Rinchiusi In due celle separate, senza mai riconoscersi, si parlano attraverso i muri. Oppure il sorprendente teatro da tavolo di  Claudio Montagna che,  con il solo ausilio di un desktop, il cui schermo utilizza come supporto per piccole scenografie ritagliate nel cartone, racconta la storia di un Tarzan immalinconito, deluso dalla civiltà degli uomini e che tenta la scommessa di un ritorno alla giungla che lo vide crescere. Fallendo tuttavia il suo tentativo di rientro nell’innocenza dello stato di natura di quegli “dei che sognano” che sono gli animali selvatici. Troppo tardi per lui, che si scopre ormai consegnato per sempre al destino dell’unica specie animale nata nella libertà di scegliere. E che deve scegliere ogni giorno.

AKROPOLIS 23 – Apocatastasi_Roberta Campi e Giulia Franzone_ph Clemente Tafuri

Arte contro Cultura è la provocazione intellettuale che ispira una manifestazione che in questa contrapposizione intende svelare il senso più profondo della Rappresentazione: essere significante di per sè e innescare un rapporto dialettico con lo spettatore invece di collocarsi dentro un sistema preordinato di generi, di temi e di categorie che, oggi più che mai, fanno prevalere il facile sul complesso. Un match senza esclusioni di colpi sul ring del Teatro Akropolis di Sestri Ponente. In campo tanti danzatori, attori, musicisti, intellettuali,  tra cui Paola Bianchi, Marco Martinelli, Carlo Sini, Pietro Borgonovo, Yuko Kaseki, Vincent Giampino, Giovanna Velardi, Proton, Alfonso Cipolla, Eleonora Sedioli, Mario Bianchi, Città di Ebla, Masque Teatro, Milo Scotton, Parini Secondo, Cie Tanmis, Donatella Pau, Carlo Massari con la C&C Company, Maria Dolores Pesce, Alessandra Cristiani, Marco De Marinis, Nicola Galli.  Arbitrano Clemente Tafuri e David Beronio, direttori artistici della kermesse. Unico giudice dell’incontro: il pubblico.

 

Tutto il programma degli eventi del Teatro Akropolis

 

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