Istruzione, sanità, trasporti. Più nulla sarà in mano al pubblico. Oltre alla totale deregolamentazione del sistema bancario e di quello finanziario. Si chiama Tisa ed è un trattato segreto in discussione tra Bruxelles e Washington.
di Franco Fracassi
Sanità, asili nido, acqua, energia. Se l’Europa firmerà con gli Stati Uniti il trattato i servizi pubblici verranno privatizzati, anche in Italia. Si tratta di un trattato segreto che si sta discutendo a margine del più celebre (e altrettanto segreto, anche se conosciuto) Trattato transatlantico sul commercio e gli investimenti (Ttip). E non è tutto. Verrà anche imposta la deregolamentazione totale al sistema finanziario e a quello bancario.
A rivelarlo sono stati Wikileaks e la federazione mondiale dei sindacati.
Mentre l’Unione Europea e gli Stati Uniti lavorano in segretezza al Trattato transatlantico sul commercio e gli investimenti (Ttip), altrettanto in segretezza si lavora al Trattato sugli scambi nei servizi (Tisa) che coinvolge cinquanta Paesi, tra cui gli Usa, l’Ue e la Svizzera, e riguarda il 68,2 per cento degli scambi mondiali nel settore dei servizi.
![Il tweed di Wikileaks che annuncia la pubblicazione di alcuni stralci del Trattato sugli scambi nei servizi (Tisa).](https://www.popoffquotidiano.it/wp-content/uploads/2014/07/6-20-2014-7-28-16-PM1.jpg)
Il 19 giugno Wikileaks ha pubblicato la bozza che riguarda i servizi finanziari. Questa consiste nell’abolizione di tutte le ultime restrizioni per le grandi banche e gli hedge fund.L’aura di segretezza che circonda i negoziati emerge fin dalle prime righe dell’allegato sui servizi finanziari, dove si afferma che «deve essere protetto da diffusione non autorizzata» e «conservato in edificio, stanza o contenitore sotto chiave o assicurato». Inoltre, esso può essere desegretato «cinque anni dopo l’entrata in vigore del Tisa o, se non si giunge a un accordo, cinque anni dopo la fine dei negoziati».
L’accordo mira alla chiusura o alla privatizzazione di qualsiasi forma di servizi forniti dal settore pubblico, compresi la sanità, l’istruzione, i trasporti, servizi vitali per i cittadini, che non dovrebbero in alcun modo essere considerati come «merci profittevoli da essere scambiate liberamente». Persino i fondi pensione statali sarebbero proibiti, perché considerati monopoli.
![Sindacalisti inscenano una protesta contro il Tisa nel corso dell'ultimo vertice del Wto, tenutosi a Bali.](https://www.popoffquotidiano.it/wp-content/uploads/2014/07/azione1.jpg)
Public Services International (Psi), che federa circa 669 sindacati in tutto il mondo, ha pubblicato un allarmante rapporto in aprile, intitolato “Tisa contro i servizi pubblici”. Esso avverte che il Tisa impedirà ai governi di fornire i servizi pubblici vitali come la sanità, gli asili nido, i servizi postali, l’energia e l’acqua. «Il Tisa assicurerebbe la privatizzazione dei servizi pubblici. L’accordo proposto potrebbe anche impedire in futuro ai governi di ripristinare il controllo pubblico sui servizi, persino nei casi in cui i privati abbiano fallito». Inoltre, esso restringerebbe la capacità dei governi di regolare settori chiave come quello finanziario e quello energetico, le telecomunicazioni e il flusso di dati transfrontaliero.
Un’altra ondata di deregulation è anche al centro dell’allegato sui servizi finanziari del Tisa, che mira a ridurre quasi a zero la supervisione nazionale delle attività finanziarie. Ogni parte, esso afferma, dovrà elencare i diritti monopolistici esistenti e «avviare lo sforzo di eliminarli o ridurne l’ambito».