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Pkk: anche gli Usa dietro l’offensiva Isis in Iraq

I massacri dei jihadisti pianificati insieme a Usa, Arabia Saudita, Qatar, Israele, Turchia, sunniti fedeli a Saddam Hussein e curdi iracheni.

di Franco Fracassi

Cadaveri di soldati iracheni ammassati all'interno di un magazzino. Si calcola che siano stati giustiziati quasi duemila prigionieri.
Cadaveri di soldati iracheni ammassati all’interno di un magazzino. Si calcola che siano stati giustiziati quasi duemila prigionieri.

«Il primo maggio ad Amman, in Giordania, si è tenuta una riunione a cui hanno partecipato rappresentanti dell’Isis, degli Stati Uniti, dell’Arabia Saudita, del Qatar, di Israele e della Turchia, oltre che di un rappresentante del Partito democratico curdo. In quell’occasione si è decisa l’offensiva dello Stato islamico dell’Iraq e del levante». La denuncia viene dal giornale del Partito comunista curdo (Pkk), che si dice disgustato dalla partecipazione di curdi a una riunione del genere e totalmente contrario alla nascita del Kurdistan. «Si tratta di uno Stato frutto di un abominio imperialista. Almeno così com’è stato disegnato nelle mappe che abbiamo visto. Serve solo gli scopi dell’America».

L’offensiva dell’Isis si è svolta nella parte centrale del mese di giugno. L’esercito jihadista ha conquistato quasi tutto l’Iraq settentrionale, lasciando al partito curdo di Marsur Barzani il controllo della zona di Kirkuk. Video e fotografie hanno testimoniato i massacri compiuti dall’Isis. I prigionieri (ma non solo loro) sono stati giustiziati a migliaia, e poi gettati in fosse comuni. Il primo luglio il loro leader, Abu Bakr al-Baghdadi, si è autoproclamato califfo di un neonato Stato islamico.

«Il 27 maggio, sempre ad Amman, si è svolta una riunione preparatoria del vertice del primo giugno. A questa ha partecipato anche il capo dei servizi segreti del governo del Kurdistan iracheno Masrur Barzani», ha scritto “Özgür Gündem”. Il quotidiano curdo ha, poi, aggiunto: «Nella prima riunione era oresente anche l’ex vicepresidente del Partito Baat di Saddam Hussein e un delegato della formazione terroristica Ansar al Islam».

Una pagina del verbale della riunione del primo giugno ad Amman:

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