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Le stratificazioni culturali di Palazzo Ducale

Oltre 540 eventi in programma tra mostre, incontri e spettacoli per la stagione 2014-15 di Palazzo Ducale a Genova [Ludovica Schiaroli]

Genova. Non capita spesso di trovarsi, a metà mattinata, in una sala piena all’inverosimile per ascoltare il programma degli eventi culturali di una fondazione per la cultura. Accade a Genova dove Palazzo Ducale si conferma ancora una volta “spazio urbano aperto cosmopolita e allo stesso tempo interprete della città e dei suoi cambiamenti”. Lo ha detto il sindaco Marco Doria che insieme a Luca Borzani, presidente della Fondazione Palazzo Ducale e agli assessori alla cultura di comune e regione Sibilla e Berlangieri  hanno presentato la stagione 2014-15.

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Saranno oltre 540 gli eventi in programma. 15 cicli di incontri due “super” mostre (Frida Kahlo e Diego Rivera fino al 18 febbraio 2015 e poi l’Espressionismo tedesco, marzo/luglio 2015), il Festival di quelli che leggono, ovvero L’altra metà del Libro (14-16 novembre) che vedrà partecipare Tahar Ben Jelloun, Jonathan Coe, Michael Cunningham, Juan Gabriel Vasquez, Daria Bignardi, Michela Murgia, Antonio Pennacchi… e poi la Storia in Piazza (16-19 aprile 2015) questa edizione dedicata ai secolo del capitalismo dalla rivoluzione industriale ai giorni nostri.

Si parte subito con cinque incontri dedicati alla democrazia curati da Stefano Rodotà e Nicla Vassallo. Apre Rodotà il 2 ottobre e a seguire Maurizio Landini (23 ottobre), Anna Canepa, Elena Catteneo a novembre. E poi la scommessa e la novità della stagione: studiosi e filosofi raccontano e reinterpretano alcuni classici della filosofia. Arendt, Hegel, Cartesio, Sant’Agostino e Platone saranno riletti da Giulio Giorello, Massimo Cacciari Salvatore Veca, Nicla Vassallo Eva Cantarella. Dal 6 novembre all’11 dicembre sarà la musica la protagonista di quattro incontri con l’intento di avvicinare “profani” e appassionati. Apre Philip Daverio il 6 novembre con “Verdi nel secolo lungo della modernità”.

I numeri parlano chiaro – dichiara in chiusura Borzani –  cinquecentomila presenze nel 2013 di cui un terzo proveniente da fuori Genova sono un ottimo risultato. Un successo che è frutto del lavoro e della collaborazione di tante persone, associazioni, soggetti pubblici e privati che da sei anni sono al nostro fianco rendendo questo luogo trasversale e ricco di contaminazioni.

La sfida oggi – avevano detto poco prima Berlangieri e Sibilla –è di fare del turismo culturale uno dei motori economici della città. A guardarsi intorno, la città sembra pronta.

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