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Nucleare, la barba finta che piace a Renzi

Audizione surreale per imporre un candidato che la Ragioneria generale dello Stato definisce inadeguato.

di Giuseppe C.Janco

Nuclear Power Plant

«L’audizione in corso è a porte chiuse la scena che si sta svolgendo è surreale. Governo esce per parlare col candidato i senatori si guardano». E poi: «Il sottosegretario del Min. Amb. è appena uscita per chiedere al candidato dove, nel nuovo CV, è scritto che è esperto in radioprotezione». Così un tweet del senatore 5 Stelle Gianni Girotto svela i retroscena di un’audizione che il Governo aveva voluto blindare all’interno del Senato. Ad essere ascoltato dai senatori è Antonio Agostini, direttore generale del Ministero dell’Ambiente che l’esecutivo vorrebbe chiamare alla guida dell’Isin, il nuovo Ispettorato per la sicurezza nazionale e la radioprotezione.

Ma Agostini, si domandano i parlamentari che hanno chiesto l’audizione, è esperto di sicurezza nucleare e radioprotezione? È ancora Girotto a ironizzare sulla piattaforma di microblogging con diversi tweet: “Audizione ISIN: spunta in questo momento un nuovissimo CV, mai arrivato alla Commissione. Lo stiamo leggendo or ora”. E subito dopo: “Ho chiesto al dr. Agostini il suo ruolo nel progetto Ignitor e se questo fosse l’unica esperienza rilevante nel settore nucleare”. “Ha risposto: ho creato gruppo di lavoro con i migliori esperti nazionali del settore. Non ha risposto se è stata unica esperienza nucleare”. Ma l’ultima sparata arriva con il messaggio successivo: “Sulle domande del sen. Tomaselli: “Non ho le conoscenze per rispondere a tutto, sono solo un candidato, non ho approfondito!”.

I senatori, come già in mattinata i deputati, devono valutare l’idoneità di Agostini a ricoprire un ruolo così delicato in un Paese che col nucleare ha pesanti eredità in sospeso. E come se non bastasse a buttare benzina sul fuoco ci si mette un’articolo pubblicato oggi dal Fatto Quotidiano, che va avanti nonostante gli annunci di possibili provvedimenti contro i giornalisti coinvolti. Il riferimento è alla gestione e all’assegnazione di fondi europei quando Agostini ricopriva il ruolo di dirigente del ministero dell’Istruzione. Su quei fatti gli ispettori della Ragioneria dello Stato scrivono: “Inadeguato a gestire programmi così complessi (…), con profili di illegittimità suscettibili di determinare una configurazione di danno erariale e circostanze penalmente rilevanti”.

Quella nomina aveva già suscitato obiezioni da parte di Sinistra ecologia e libertà e del Movimento 5 Stelle nei giorni precedenti, tanto da polemizzare con la scelta del ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti. Le oltre 150 pagine del report degli ispettori del Mef sono inevitabilmente finite sulla scrivania della commissione, che dovrà tenerne conto. Che cosa accadrà ora è solo questione di ore. Le carte parlano di “procedure opache”, “scarsi controlli”, “valutazioni inesistenti”, “conflitti d’interesse” che hanno poi portato all’erogazione di centinaia di milioni di euro a chi non aveva i titoli.

Ora a quello stesso funzionario il Governo sta per affidare la gestione di una partita importante. In ballo ci sono lo smantellamento delle centrali nucleari e lo smaltimento dei rifiuti radioattivi di varia pericolosità, in mancanza di un deposito nazionale per l’immondizia atomica.

Ma Agostini ha o no i titoli per ricoprire quest’incarico? A detta delle opposizioni no, anche se il nuovo curriculum appena annunciato potrebbe chiarire alcune questioni. Per il momento dobbiamo accontentarci della versione precedente distribuita dalla ministra Maria Elena Boschi: classe 1964, con una laurea in giurisprudenza. Avvocato ed anche ex ufficiale dei Carabinieri, almeno fino al 1992, quando passa alla Presidenza del Consiglio dei ministri. Dal 1996 assume qualifica e funzioni dirigenziali, “con esperienze in affari strategici e responsabilità operative, a livello nazionale e internazionale, nel campo della controproliferazione e controllo all’export di armamenti, beni e materiali strategici”. Ma Agostini è anche stato segretario generale dell’Agenzia spaziale italiana, prima di essere chiamato dal Maria Stella Gelmini a dirigere il Miur.

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