26 C
Rome
lunedì 16 Settembre 2024
26 C
Rome
lunedì 16 Settembre 2024
HomecultureFidel non è morto e non si fida degli Usa, ma si adegua

Fidel non è morto e non si fida degli Usa, ma si adegua

Lo storico leader cubano scrive in una lettera aperta di non confidare nella politica degli Stati Uniti, però appoggia il riavvicinamento condotto da Raul

di Mirna Cortese

Fidel-Castro 2014

Non confido nella politica degli Stati Uniti né ho scambiato una parola con loro, senza che questo significhi un rifiuto ad una soluzione pacifica dei conflitti”, ha scritto Fidel Castro lunedì scorso con una lettera diretta agli studenti dell’Università dell’Avana, letta da uno di loro e trasmessa dalla tv nazionale.

La lettera è il primo pronunciamento pubblico di Fidel Castro da metà dicembre, da quando Washington e L’Avana hanno annunciato la ripresa delle relazioni diplomatiche.

Il presidente di Cuba ha adottato le misure pertinenti in accordo alle prerogative e alle facoltà a lui concesse dall’Assemblea Nazionale e dal Partito Comunista Cubano” , scrive Fidel riguardo al riavvicinamento pattuito tra suo fratello Raul, presidente di Cuba, e il presidente statunitense Barak Obama.

In un breve testo il leader cubano ha così reso pubblica la sua “posizione essenziale” con la lettera diretta alla Federación de Estudiantes Universitarios (FEU), federazione a cui Fidel si iscrisse 70 anni fa. “Molti amici di Cuba – ha scritto il “lider maximo” – conoscono l’esemplare condotta del nostro popolo, e a loro spiego la mia posizione essenziale con poche parole”.

Scrive Fidel Castro: “ Difendere la pace è un dovere di tutti. Qualsiasi soluzione pacifica e negoziata dei problemi tra Stati Uniti e i popoli, o qualsiasi altro popolo dell’America Latina, non deve prevedere la forza o l’impiego della forza, dovrà essere trattata in accordo ai principi e le leggi internazionali. Difenderemo sempre la cooperazione e l’amicizia con tutti i popoli del mondo e tra questi anche quelli dei nostri avversari politici”. E conclude: “I gravi pericoli che minacciano oggi l’umanità dovranno cedere il passo a norme che siano compatibili con la dignità umana. Da questo diritto non è escluso alcun paese. Con questo spirito ho combattuto e continuerò a lottare fino all’ultimo respiro

Inquietudini e voci per il silenzio di Fidel

Finora Fidel Castro non si era pronunciato riguardo l’accordo sottoscritto il 17 dicembre tra Washington e L’Avana. I media cubani tanto meno avevano diffuso foto recenti dell’ex presidente, nemmeno quelle che si sa scattate con i tre cubani liberati dagli Usa come parte dell’accordo tra Obama e Raul Castro.

Il silenzio di Fidel, 88 anni, da qualche settimana causava inquietudine sull’isola. Il fatto che non apparisse da tempo in pubblico ha dato il volano a una nuova ondata di voci sulla sua presunta morte, in particolare sui media controllati dagli anticastristi in esilio a Miami e a Madrid.

Usa e Cuba hanno iniziato la settimana scorsa i negoziati per riprendere le relazioni diplomatiche dopo 50 anni di embargo. Entrambi i paesi hanno in programma un prossimo round di dialogo. Voci non confermate riportano che il segretario di stato USA, John Kerry, potrebbe recarsi a Cuba alla fine di marzo.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento, prego!
Inserisci il tuo nome qui, prego

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Ultimi articoli

Gaza: dopo la polio, il rischio è la carestia

Continua la campagna vaccinale ma Gaza registra “estrema carenza di cibo e esaurimento delle capacità di far fronte alla situazione”

Torna Vargas ma sulla pietra Adamsberg non risorge

Dopo sei anni torna il commissario di Fred Vargas con un dolmen e una storia ambientata in Bretagna, scombinata come poche

I bambini di Gaza moriranno sani

Ripartita la vaccinazione antipolio nella Striscia ma la violenza dell'IDF non si placa, anche contro gli umanitari

Il palio di Kursk

Ottant’anni fa, Hitler tentava l’operazione Cittadella in Russia. Oggi ci riprova Zelensky, col supporto Nato

Bayesan, ovvero non tutte le morti in mare sono uguali

Come cambiano narrazione e tempi di soccorso se ad affondare è un lussuoso yacht o se è un barcone di migranti [Dave Kellaway]