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Belgrado non dimentica le bombe umanitarie

Manifestazione di massa a Belgrado nell’anniversario delle prime bombe sulla città. La destra ultranazionalista irrompe nella piazza. La stampa italiana si accorge solo di loro

Carlo Perigli, inviato a Belgrado

L'avvicinamento a UE e NATO non è condiviso da tutti

Il suono delle sirene invade di nuovo le strade, il rumore dei caccia che sorvolano la città precedono di qualche secondo le esplosioni, quelle bombe “umanitarie” che per 78 giorni martoriarono senza sosta il popolo serbo. Per pochi secondi Belgrado rivive il dramma di quei giorni, i volti dei presenti si fanno scuri, gli occhi diventano lucidi, in un’atmosfera che tocca anche il più disinteressato dei turisti. Nessuno dimentica, nessuno tace, si rimane in silenzio soltanto per un minuto, intorno alle 19, ora in cui, esattamente 16 anni prima, l’Angelo Misericordioso – nome dato dalla Nato all’operazione militare – iniziò ad abbattersi sull’allora Repubblica Federale di Jugoslavia, spazzando via oltre 2000 vite innocenti. Sullo sfondo, le rovine dell’ex ministero federale della Difesa; sul palco, allestito a pochi metri, i bambini intonano l’inno nazionale, a precedere il discorso del primo ministro Aleksandar Vucic.

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È soltanto la chiusura di una giornata il cui tempo è stato scandito dai presidi svolti in diversi punti della città; di fronte alla sede della Rts – Radio Tv Serba – dove una lapide ricorda i 16 lavoratori morti la notte del 22 aprile, quando la Nato decise di spegnere a suon di missili quella fastidiosa emittente, le cui immagini contraddicevano la bontà di quell’aggressione, assurda dal punto di vista morale e illegittima da quello legale; al parco Tasmajdan, distante poche decine di metri, dove si è reso omaggio al monumento eretto per ricordare tutti i bambini uccisi dalla guerra; in piazza della Repubblica, dove, come ogni anno, il Movimento Socialista ha steso un telo, sul quale alcuni passanti, tra i quali molti bambini, hanno iniziato a disegnare messaggi contro la guerra. Un’atmosfera piacevole, purtroppo rovinata dal corteo degli ultra-nazionalisti del Partito Radicale Serbo, la cui entrata in piazza ha nei fatti impedito lo svolgersi dell’iniziativa. Solamente qualche piccolo attimo di tensione, dopodiché il corteo, composto perlopiù da giovani e giovanissimi, ha lasciato la piazza, insieme alle loro bandiere delle “Aquile Bianche” e ad una manciata di celtiche cucite sulle giacche, l’ennesima dimostrazione di quanto possa essere assurdo il revisionismo storico che vuole dipingere i cetnici della II guerra mondiale come contrapposti militarmente all’invasore italo-tedesco.

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“Sfortunatamente oggi abbiamo vissuto una situazione poco piacevole – ha dichiarato a Popoff Nebojsa Petrovic, presidente della sezione di Belgrado del Movimento dei Socialisti e deputato all’Assemblea Nazionale – il Partito Radicale ha rovinato la manifestazione. Sta diventando chiaro a tutti il motivo per cui Seselj – presidente del partito, negli ultimi 10 anni recluso nelle prigioni dell’ICTY all’Aja – è tornato in Serbia. È assolutamente un elemento di disturbo – ha concluso – non è benvenuto nella società”. Un elemento di disturbo a cui la stampa italiana ha dedicato decine di articoli, appiattendo su di lui le commemorazioni del 24 marzo e tacendo sul resto, sulla stragrande maggioranza dei serbi, quelli che 16 anni fa sceglievano di diventare “bersagli umani” sui ponti di Belgrado e che ogni anno continuano a scendere in piazza, per chiedere a gran voce giustizia e verità.

16 COMMENTI

  1. Ricordiamo che Barbara Spinelli, fra gli altri, prendeva una posizione addirittura di giustificazione preventiva rispetto alle guerre umanitarie, giustificazione che propugnava una europeizzazione dei Balcani per evitare che altri dittatori post-comunisti imitassero il modello Milosevic. Susan Sontag approvò l’intervento armato. Norberto Bobbio scrisse che la guerra alla Serbia era un fatto positivo in quanto veicolo di un modello di convivenza liberale e democratico desiderabile e altri ancora … per chiarire i concetti, i presupposti e le ragioni della discussione sulla guerra alla Serbia consiglio il testo di Alberto Castelli “Critica della guerra umanitaria” Il dibattito italiano sull’intervento della Nato nei Balcani, si trovano delle spiacevoli sorprese!

  2. Diciamo che hanno pagato , e solo in parte , le bestialità commesse dai serbi a Vukovar, in Bosnia ed un pò ovunque nella ex yugoslavia, chi di spada ferisce ………Poi ognuno può cercare mille retroscena per giustificare ogni porcheria , ma direi che se la sono cercata, fosse dipeso da me sarei stato ben più pesante nell’intervento.

    • Come al solito paraocchi e andiamo avanti. Associare Vukovar e la Bosnia significa non capire assolutamente nulla di quanto è accaduto, ma va bene cosi…finchè ci si informa tramite “il Giornale” o “libero” tutto bene. Continuiamo cosi Pietro, a festeggiare le Foibe senza sapere il “perchè” sono accadute.Non ci siamo ancora accorti che La politica dei 2 pesi e 2 misure fatta da noi occidentali porta solo a Danni? Si è appoggiato l’UCK in Kosovo, si sono appoggiati i mujhaidin in Bosnia(tra parentesi: in Bosnia erano Serbi e Croati contro i musulmani tanto per essere precisi) ed ora ci siamo accorti che una delle basi dell’integralismo islamico in europa è in Bosnia….W l’aspirazione dei popoli a farsi una patria loro, quando a noi conviene…vedasi i separatisti Russi in Ucraina…con loro però noi appoggiamo il “governo legittimo”…chissà perchè eh? Poi piangiamo se qualche folle viene in casa nostra a fare massacri….saluti.

      • Caro Diego , penso che avendo i capelli bianchi e 48 anni di militanza politica sulle spalle sono in grado di farmi un opinione senza Libero o il Giornale ; il fatto poi che abbia commentato su questo foglio on line qualcosa dovrebbe pur voler dire………In realtà sono estremamente favorevole all’autodeterminazione dei popoli , trovandola – quando vi siano state dei liberi pronunciamenti in tal senso- la più alta espressione che un popolo sovrano possa avere verso il proprio destino.
        Quindi non è questione nè di UCK nè di mussulmani nè di ucraini o ceceni o politica dei 2 pesi come la chiami tu…..
        A mio modesto avviso i serbi hanno pagato pesantemente per il loro intervento che ha scatenato una guerra nei balcani che ha causato 50.000 morti , poi si sa che quando il fuoco arde gli atti criminali non sono mai solo da una parte , ma mi rifiuto di addossare anche ad altri la grande responsabilità che si è assunta Milosevic muovendo il suo esercito, trascinando con sè gli Arkan , i Mladic , i Babic , i Karadzic e risvegliando vecchi richiami e rancori nazionalistici che si pensava superati da un cinquantennio.
        In quanto alle foibe è stato un grossolano errore non averne mai parlato , (che ha dato fiato a propagande fasciste e qualunquiste per 60 anni ) per il semplice fatto che comunque si parla di un fatto storico acclararato che ha causato migliaia di vittime , non certamente tutte fasciste ; ne andava parlato spiegando anche cosa è avvenuto e perchè è avvenuto in quei luoghi , a partire da D’Annunzio in poi , solo così si può rendere un servizio a chi non c’è più e a chi ancora non c’era , non certo nascondendo i fatti .

  3. Per gli Stati Uniti il “libero mercato” viene spacciato sempre per “politica dei diritti umani” e un sacco di bravi democratici se la bevono, il loro modo per esportare la democrazia è sempre la guerra. Noam Chomsky scrive sulla impossibile “buona fede” degli Stati Uniti; basta ricordare gli interventi in Libia, Iraq, Afghanistan, in Siria, ed oggi in Yemen, ma possiamo anche volgere lo sguardo in America Latina e ricordarci come hanno spezzato il Cile di Salvador Allende, gli esempi sono troppi, per nostra sfortuna, partendo dalle bombe atomiche che hanno sganciato sul Giappone nel 1945 … che sviluppando un calore di 50 milioni di gradi uccisero 280.000 persone su una popolazione di 400.000, alcuni dei quali finirono di morire nel 1950 tutto questo per avere il pieno controllo sul Giappone! E il Vietnam? Lasciamo perdere, l’elenco è troppo lungo …

    • Concordo in toto con Eugenia e andrei anche oltre nell’elenco , ma che c’entra questo con la giusta punizione riservata a coloro che hanno compiuto atti criminali e genocidi contro l’umanità? Ripeto : fosse dipeso da me sarei stato ben più drastico

    • ci pensi prima che parli??? o lo fai solo per dire qualcosa, nel tuo caso ti consiglio il vecchio proverbio
      SILENZIO E D’ORO

  4. La “giusta punizione” della popolazione civile? Ma quanti atti criminali e genocidi contro l’umanità hanno perpetrato gli Stati Uniti? Pensi che sia così che debbano funzionare le punizioni? E chi decide chi e cosa?
    Il più forte punisce, il più debole subisce. La guerra si fa per espandere la propria influenza economica o per marcare un’egemonia politica; tutto il resto è falsa coscienza e manipolazione mediatica.

  5. Caro Pietro,che ne sai tu,chi ha fatto genocidio in ex Yu?Dove sono oggi I serbi che vivevano in Kosovo e che facevano la pulizia etnica?????E stato regalato stato ai Albanesi….Serbi li non ci sono più…E venivano bombardati per quello….E caro Pietro fai un giro in Serbia e vai vedere i bambini che sono malati di tumore come causa da uranuìium….Vergognati per tutto che hai scrito!!!!!

    • Scusate ma le migliaia di civili bosniaci assassinati e buttati nelle fosse comuni sono anch’essi una invenzione degli Stati uniti ? Loro sono meno degni di essere ricordati ? avevano colpe particolari per finire sottoterra? ho iniziato nei primi anni 80 a frequentare la ex Yug. (ci sono andato anche in piena guerra a portare vestiti e alimenti ) l’ultima volta è stata nel 2014 , forse qualcosa in questi 33 anni ho fatto in tempo a vedere ……. dato che uno dei più grandi fornitori della mia ex azienda era di Borovo ( dove iniziò il conflitto ).

  6. Il tentativo di dare una qualsivoglia giustificazione a quei 78 giorni di bombardamenti (e a tutto quello che provocarono e che stanno tuttora provocando) è qualcosa di becero e assurdo, probabilmente detto da qualcuno che la questione che non la conosce e che anche per questo “conia” parole nuove come “genocidio contro l’umanità”, forse cercando di darsi un tono. Non entro nel merito del collegamento Vukovar-bombardamenti perchè darei decisamente troppo spago all’assurdo e all’ignoranza.

  7. Pietro,secondo te,morti serbi non ci sono….???Croati crimnali di guerra non ci sono???Serbi morti in Kosovo non ci sono..?Serbi dalla Croazia e dal Kosovo perché sono andati via???Fosse piene di morti Serbi secondo te non ci sono?Bimbi Serbi buttati al animali di zoo di Sarajevo?MI sa che Croati lungo la intera storia prendevano la parte un po sbagliata…Serbi sono stati bombardati per Kosovo…Secondo te e normale che domani bombardano Milano perché Sicilia si deve dare ai Tunisini….Che ne sai tu,della ex Yu,che ne sai tu cosa e giusto e cosa no????Ancora vergognati del comento che hai fatto…Abbi rispeto per una popolo cristiano che e stato avellenato con uranium,in 21.secolo perché mondo per ineteresi di trafici illegali ha deciso di creare un stato muslimano fanstasma in cuore di Europa!!!!A chi hai portato tu i vestiti e cibo???Non hai rispeto ne per i morti,ne per le sofferenze di intere generazioni….Vai a vedere come e giusto quando in ospedale di Pavia si spengono le vite del bambini nati e crescitu senza colpe sulla la terra piena di veleno….Vai a fare un giro….Altro che parlare con il tuoi fornitori…..Sai tu dove inizio conflito…Sai tu la storia…hai visuto le bombe,hai visuto i bimbi presi dal braccio della madre e vivi messi nella pancia di maiale….hai visto monasteri ortodosi dal 12 secolo bruciare,Hai visuto la morte di bimba di 3 anni morta sull vasino in proprio bagno dalla bomba…Ignorante!!!

  8. Quando un popolo conduce una politica d’aggressione prima o poi ne paga le conseguenze , è successo coi Francesi in indocina ed in algeria , con gli Americani in Vietnam e con l’11 Settembre , con i Russi in Afganistan , succederà con Israele …….
    Del resto Milosevic , Karadzic,Babic ,Mladic ( definito boia persino dalla figlia ANA ) non sono stati condannati come criminali di guerra da me ma da un tribunale internazionale . E’ a questi che il popolo serbo avrebbe dovuto presentare il conto invece di aspettare che fosse un ente esterno a farlo………In quanto all’ignorante , l’insulto arriva di solito quando non si hanno argomenti seri e credibili.

  9. Caro Pietro,tuoi comenti sono altre tanto aggressivi,che per la colpa di un dittatore come Milosevic e giusto e anche poco amazzare i civili,inutile che critici Milosevic,Karadzic e altri…Anche bosniciai e Croati hanno avuto criminali di guerra ,pero Srebrenica non e un modo giusto per pagare…Come le bombe nn sono modo giusto da pagare per Milosevic…Finche ci sono quelli come te che sul agressione rispondono con agressione,questo mindo sara pieno di vittime…Ti auguro tutto bene,che a casa tua stai tranquillo ,e che trovi altro da fare e non a discutere di cose di qualle non hai visuto ne anche un minimo!

    • Cara Sandra , auguro tanto bene anche a te !
      Durante l’ultima guerra mondiale ho perso 2 famigliari , ma il mio risentimento non è verso chi li ha materialmente ammazzati anche se anche loro non avevano fatto niente , ma bensì verso i dirigenti italiani che hanno portato un popolo al disastro e al massacro facendo pagare a tutti le conseguenze , però dopo il 25 aprile un pò di questi criminali sono stati eliminati fisicamente.

  10. Fermo restando che continuo a rifiutare il collegamento tra i fatti di Vukovar e i bombardamenti di Belgrado, Pietro lei avrà anche viaggiato ma è evidente che i fatti li conosce poco. Senza dare giudizi di valore sui personaggi che lei ha indicato (preferisco premetterlo prima che lei possa accusarmi di “tifare” per questo o per quello), nè tantomeno sull’operato dell’Icty (sulla cui “imparzialità”c’è un’ampia e autorevole letteratura a cui fare riferimento), dovrebbe sapere (al contrario di quanto dice) che nè Milosevic, nè Karadzic nè Mladic sono stati al momento condannati (per Milosevic, come ben sa, sarà impossibile) da alcun tribunale internazionale. Anche sul caso Babic gli spunti di discussione sono molti, specie se confrontati con i procedimenti su Gotovina e Markac, ma non è questa la sede per un dibattito su tale tema. Comunque sia, la mancata consegna di un presunto criminale di guerra, così come l’eventuale condanna di questi, non è nella maniera più assoluta un motivo giuridicamente valido per avviare un attacco armato.

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